25/11/2012

Capannelle incontro Galoppo e Trotto: adesioni a Lega Ippica

di admin


Di seguito un comunicato del Comitato di appoggio Lega Ippica. Condividiamo il contenuto, ma resta il dubbio su quali privati – e di quali capacità e obiettivi imprenditoriali – possano farsi carico dell'onere industriale di un settore in così grave crisi e con regole praticamente tutte da riscrivere. Se questi privati esistono (o esisteranno) ovvio che vorranno ampio e certo margine di manovra. E su questi due fattori, ampiezza e certezza dell'area di autonomia, a nostro avviso si gioca la reale fattibilità della Lega Ippica, che non solo si rivolge al privato ma che ad esso chiede un rilevante sforzo finanziario.


A. F.

"Dall’incontro svoltosi lo scorso giovedì a Capannelle è arrivata una prima grande apertura e condivisione da parte del mondo del galoppo al progetto Lega (o Unione) Ippica Italiana, per il cui comitato, allo scopo di illustrare i particolari del progetto, erano presenti Tomaso Grassi ed Elio Pautasso per gli ippodromi mentre Enrico Tuci ha rappresentato la folta schiera di Aziende dell’allevamento e delle Scuderie che hanno aderito all’iniziativa. Ciò che più premeva alla qualificatissima platea era l’iter della riforma, sul quale si sono soffermati l’ingegner Grassi e il dottor Masini, dichiarando che nel giro di pochi giorni (martedì 27, ndr) sarà approvato definitivamente il DDL Delega Fiscale che contiene anche l’emendamento che istituisce Lega (o Unione) Ippica Italiana e che nella prima metà di dicembre tornerà alla Camera per l’ultima lettura (atto, comunque, puramente formale).
Ma è stato quello della privatizzazione il tema che maggiormente ha colpito i presenti: l’uscita da un sistema pubblico, ingessato e burocratizzato cui seguirà l’entrata in un sistema privato, efficiente e competitivo, è vista come una assoluta necessità, così come di vitale importanza è ritenuto il ritorno degli ippici alla governance del settore: “Abbiamo perso il treno della riforma Zaia – ha detto Giuseppe Rosati Colarieti – e non possiamo perdere questa ultima occasione”. E anche Giuseppe Botti si è pronunciato sulla stessa linea: “Dobbiamo mettere assolutamente le aziende al centro del sistema e spingere il più possibile per una riforma di privatizzazione”. Inevitabili, poi, delle riflessioni sulla fallimentare gestione attuale e, soprattutto, sui deprecabili tentativi del Ministro Catania e del dottor Ruffo di mantenere le mani sul “movimento” ippico depredandone i profitti per mantenere il carrozzone Assi travestito da Mipaaf.
Non sono mancati commenti anche sul modo con il quale il Mipaaf ha presentato i dati relativi al 2013, affermando che lo Stato ha stanziato risorse per 250 milioni: non è vero, perché di quei soldi, una gran parte li produce il settore e non sono contributi. Casomai, regalati sono quelli generati dall’ippica e che Assi si “mangia” per mantenere in vita la sua mastodontica struttura che costerebbe 19 milioni solo per gli "impiegati" e il "funzionamento"… (che non funziona).
Tra i tanti temi affrontati, è giusto sottolinearne alcuni che stanno a cuore a molti:

1) Non è prevista la presenza degli allenatori nella governance, ma è altresì previsto che gli “allenatori imprenditori”, quelli, per intendersi, che sono anche proprietari e che dirigono importanti e qualificate strutture, possano entrare a far parte, oltre che della Consulta Tecnica, anche dell’assemblea elettiva e, quindi, della governance.

2) Bingo, Slot e altri giochi negli ippodromi: pur esercitando a parità di condizioni con quelli che si trovano fuori, potranno portare ingente reddito e risorse al sistema, che conseguentemente poi le userà al 50% anche per il montepremi.

Questa, quindi, la sintesi di un incontro molto produttivo, che costituisce un ulteriore passo importante dopo la forte presa di posizione di Agit (700 iscritti su 1100 professionisti del Trotto) e del suo presidente Enrico Dall’Olio, che ringraziamo per il suo determinante appoggio.

Da ora possiamo contare anche sulla presenza e, soprattutto, sul contributo, di una prima fetta degli amici del galoppo, che desideriamo incontrare in altre piazze d'Italia e con i quali potremo così costituire un fronte unico per protestare per l'incresciosa situazione attuale e per costruire al meglio il futuro della nostra ippica”.

Sabato 24 novembre 2012

 

Il Comitato Pre-Lega (o Unione) Ippica Italiana