14/01/2015

Sentenza Tar: illegittimo il taglio delle giornate e del montepremi

di admin

Il Tar del Lazio ha emesso una sentenza secondo la quale il Mipaaf ha illegittimamente ridotto il numero delle giornate di corse. La motivazione sta nel fatto che il decreto che sottende il provvedimento non quantifica il risparmio legato al taglio e nemmeno considera il minor introito che conseguirebbe al taglio delle gare.
Il risparmio al quale il provvedimento tende, sia pure senza quantificazione, dovrebbe servire a recuperare i soldi necessari a pagare l’arretrato premi 2012, quello che secondo il cosiddetto  decreto “Zozzeria”, che in pratica la sentenza smonta, dovrebbe appunto essere conguagliato entro il 2015 (le promesse di fare prima si sono tutte rivelate sparate elettorali). La sentenza del Tar, che prevedibilmente sarà impugnata, potrebbe quindi minare questo meccanismo di rientro, che a nostro avviso qualche frutto lo stava producendo.
Ma il Tar si spinge oltre, dicendo che il taglio operato dal decreto del 31 gennaio non era legittimo e quindi ne conseguirebbe la necessità di recuperare i soldi tolti dal montepremi nel 2013 e 2014. Potrebbero essere alme36 milioni di euro, da riversare nel 2015. Ma a noi sembra che sia meglio non farsi illusioni: se c'è una cosa che quando non c'è non ci si può inventare sono i milioni di euro. Probabilmente ci sarà un ricorso al consiglio di Stato, che bloccherà il tutto. A ricorrere al Tar sono state le principali associazioni degli ippodromi, che ovviamente, essendo gravati da costi di manutenzione dell’impianto reso inoperoso dai tagli giornate, ne sono le principali penalizzate, assieme forse ai cavalli di minima. Se si scarta la possibilità che la sentenza porti milioni nelle casse ippiche, resta quindi un pericolo: che si dia via libera alla concessione di più giornate. E questo, a montepremi fermo, significherebbe correre per premi al traguardo ancora più bassi. Il che ovviamente è insostenibile per le corse di qualità, che con questo aggettivo non avrebbero più nulla a che fare, e per quelle di minima, dove non si tirerebbero a casa le spese nemmeno vincendo. Ma la sensazione è che alla fine non succedrà proprio nulla e che per l'autunno (magari prima) il 2012 verrà saldato, sia pure con i risparmi sui montepremi del 2013, 2014 e 2015. Assorbito l'arretrato ci potrebbe essere un leggero incremento dei premi, sempre che non subentri il taglio dei contributi statali previsto nel graduale passggio alla Lega Ippica, passaggio che comunque in attesa dei decreti attuativi non è ancora iniziato. E poi se il gioco continua calare, come fa da anni… Insomma, un caos. Come dicevano non cambia niente.