24/02/2015

Lega Ippica, spunta la bozza del decreto. Ma molti non ci credono

di admin
Sul blog di Beppe Grillo è stata pubblicato la bozza del decreto che, tra gli altri provvedimenti, dovrebbe istituire Lega Ippica, ovvero l’organo di autogoverno dell’Ippica sotto la vigilanza del Mipaaf.
In molti ci hanno detto oggi che la bozza (clicca qui per scaricarla) non è attendibile, perché destinata ad essere stravolta prima di arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri per l’approvazione.
Vero o non vero che sia, la bozza non dice nulla sui requisiti per entrare a fare parte dell’Assemblea che eleggerà il Consiglio direttivo (in passato si è parlato, ma nella bozza non vi è niente di questo, di una quota da versare e un impegno finanziario minimo, valutato in ragione di cavalli posseduti, giornate di corse organizzate e via dicendo, requisiti che bisognerà dimostrare di possedere da più anni. Insomma non basta comprare cavalli oggi per entrare domani). In ogni caso pare di capire che la determinazione dei requisiti dell’elettorato passivo e attivo sia demandata allo Statuto che dovrebbe essere promulgato da un’assemblea di ippici entro 60 giorni dall’approvazione del decreto. Se non ci si riesce, e questo nella bozza è chiaro, ci penserà il Mipaaf a fare lo Statuto (con quali competenze invece non ci è chiaro).
Un punto interessante è quello del presidente del Consiglio direttivo (l’unico ruolo a poter essere retribuito). La bozza dice che dovrà essere persona di “notoria indipendenza” e questo, a nostro parere, metterebbe fuori i candidati a capo di importanti aziende del settore. Poi resta da vedere se sia giusto rinunciare a chi conosce un mondo tanto particolare e strano come il nostro per un manager esterno, per quanto bravo: l’esperimento era già stato fatto con Panzironi (le cui virtù comunque erano più difficili da scorgere delle incompetenze) e i frutti sono stati deformi.
Per il resto è bello leggere che il calendario dovrà essere redatto per il 30 ottobre e approvato per il 30 novembre. Invece ci sembra un po’ bassa la soglia del 50 per cento di disponibilità da destinare al montepremi, tanto più che a partire dal 2017 le disponibilità saranno sempre più determinate dal volume di gioco, visto il previsto decrescere dei contributi statali, e quindi si potrebbe andare ben al di sotto dei livelli attuali.
Infine, una nota stilistica, tra i compiti della Lega, la promozione del settore è posta al punto B – dopo calendario e palinsesto TV – e non all’ultimo, come in tutti i proclami che fino a qualche anno fa le associazioni ippiche (qui relegate solo a ruolo consultivo) pagavano per pubblicare sulla stampa specializzata.