26/12/2012

In due comunicati la fine di Milano e l’apertura di Torino

di admin

Di seguito il comunicato con il quale l'Ex Assi sostituisce Milano. A nostro avviso non è un male, visto che, come dice Trenno, vedi il comunicato seguente, alle corse non ci va più nessuno. A Torino la pensano diversamente, quindi giusto che corrano. Chi non riesce a fare spettacolo a nostro avviso deve andare fuori. Avremmo preferito che a dirlo fosse stata l'Unire (o ex Assi), invece lo ha fatto il mercato che è meno gentile. Pazienza. Che poi i milanesi, come si deduce dal comunicato Trenno, disertassero il trotto per andare al galoppo è cosa che non ci risulta.

Comunicato Ex Assi-Unire

ROMA 24.12.2012  "Si comunica che in considerazione della sospensione delle corse all’Ippodromo di Agnano, trotto e galoppo, e all’Ippodromo di San Siro trotto, il calendario del mese di gennaio 2013 è ulteriormente modificato come segue:
Aversa – inserimento di n. 2 giornate di corse in data 24 e 31 gennaio 2013;
Torino – inserimento di n. 5 giornate di corse in data 22, 24, 27, 29 e 31 gennaio 2013;
Roma galoppo – inserimento di n. 3 giornate di corse in data 25, 26 e 29 gennaio 2013.
Gli handicap principali Agnano e San Gennaro, già in calendario all’Ippodromo di Agnano il 27 gennaio 2013, verranno disputati il 26 gennaio 2013 presso l’Ippodromo di Roma galoppo sulle seguenti distanze: Agnano metri 2100, San Gennaro metri 1600."

 

Comunicato Trenno

MILANO 24.12.2012–– La Società Trenno Srl ha deciso di sospendere l’attività agonistica presso l’ippodromo del trotto di San Siro, a partire dal 1 gennaio 2013.

Il contesto dell’ippica italiana, sempre più precario nel corso degli ultimi due-tre anni, si va ulteriormente deteriorando. L’Assi, l’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, in gestione temporanea, ha nuovamente ridotto, per problemi di bilancio dovuti al minor gettito derivante dalla raccolta delle scommesse, il numero di corse in calendario rispetto agli anni precedenti, rendendo più onerosa la gestione di ippodromi largamente sottoutilizzati rispetto al passato. La stessa Assi, dopo aver comunicato a inizio anno 2012 la riduzione del 40% dei contributi previsti in favore degli ippodromi, deve ancora versare i corrispettivi dello scorso mese di giugno (mentre le società hanno regolarmente pagato i lavoratori e i fornitori), né ha indicato una data certa per la regolarizzazione dei mancati versamenti.

La raccolta delle scommesse ippiche ha registrato un costante calo, tanto che si stima di chiudere il 2012, a livello nazionale, con una raccolta di gioco pari a un miliardo di euro, con una diminuzione di oltre il 25% rispetto all’anno precedente.

Questa situazione di crisi ha messo in seria difficoltà, indistintamente, tutti gli ippodromi italiani, con situazioni di particolare gravità di città come Firenze, Padova (che ha già cessato l’attività) e Napoli (corse sospese). La gestione dell’ippodromo del trotto di San Siro genera perdite significative a carico della società Trenno (Gruppo Snai).

Con questo scenario e in assenza di prospettive concrete di inversione del trend, non è più sostenibile la prosecuzione dell’attività agonistica presso l’impianto del trotto di San Siro; di conseguenza la società Trenno ha scelto di concentrare impegno e iniziative sugli impianti dell’ippodromo del galoppo. Questa dolorosa decisione permette di garantire la tradizione ippica di alto livello nella città di Milano e di continuare a offrire spettacolari corse ospitate in un impianto di eccellenza, riconosciuto a livello europeo, limitando gli oneri di gestione.

Qualora, nel corso del 2013, lo scenario dovesse migliorare, in particolare per quanto riguarda le garanzie economiche e la continuità nei corrispettivi, la società Trenno è pronta a riconsiderare con tempestività le proprie scelte in merito all’ippodromo del trotto di San Siro.