06/01/2013

Agnano dice di poter risorgere. Con un miracolo o giù di lì

di admin

Oggi Gaetano Papalia, gestore di Agnano, ha scritto una lettera (si veda l’allegato)  che chiarisce il suo punto di vista sulla via d’uscita dallo stato fallimentare in cui versa il “suo” ippodromo. In sintesi questo il Papalia pensiero: Agnano risorgerà più bella che mai se Assi pagherà ciò che deve, poco conta se nel 2013 Assi pagherà il 40 per cento in meno (causa tagli a tutti gli ippodromi). I soldi arretrati – Papalia non specifica l’entità del credito – saranno sufficienti a pagare sei mesi di stipendi arretrati a 125 dipendenti. Basteranno ad attirare investimenti privati per rendere l’ippodromo un’entità multifunzionale sinergica all’ippica. Il piano per questa trasformazione, informa Papalia, è stato presentato ad Assi poco prima di Natale e chiarisce come Napoli, grazie anche alle energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici? Ci chiediamo noi) possa già per il 2013 pareggiare il bilancio senza licenziare nessuno 8si parla solo di incentivazioni) e nonostante i tagli.
Ovviamente ce ne sarà anche per soddisfare tutti i fornitori, che se i dipendenti non sono pagati da sei mesi, figuriamoci loro (vedi taglio delle luce per, si dice, un paio d’anni di bollette saltate).
Ma perché tutto questo Papalia non l’ha fatto prima di accumulare quel credito? Del quale comunque Assi dovrebbe vergognarsi.