21/05/2015

Lo Muzio: puntiamo tutto su un (nuovo) proprietario

di admin

Cari Amici di Vendopuledri,
ho visto il video da voi pubblicato sul sito e vorrei esporre la mia idea sulla futura riforma allevatoriale, in breve e molto sinteticamente propongo:
1) Premio allevatore solo ai possedenti di Aziende Agricole con terra di proprietà o in affitto e solo ai Gran Premi.
2) Rivolgere l'attenzione e premiare i proprietari, quindi stimolare l'acquisto del puledro, perché oggi non sono i puledri ad essere pochi, ma i compratori di puledri, cioè coloro che fanno girare l'economia allevatoriale.
Spero di aver fatto cosa gradita 
 

Ernesto Lo Muzio
Allevatore in provincia di Foggia

Caro Lo Muzio,
il problema di mettere al centro il proprietario (che nel Galoppo è sacro, a differenza che nel Trotto) è anche a mio avviso centrale; come del resto sta in tutti i libri di marketing, il proprietario infatti è il consumatore per l’allevatore.
Limitare il premio all’Allevatore ai soli Gran Premi però mi sembra eccessivo, andrebbe casomai limitato ai primi due classificati  nelle corse normali (e magari solo al primo in quelle di minima) e maggiorato sui Gran Premi. I soldi avanzati credo basterebbero a estendere i parametri per premiare chi vince all’estero, rendendo così più attrattiva la vendita fuori dall’Italia, il che creerebbe anche sul mercato interno concorrenza tra compratori con un qualche rialzo dei prezzi.
Per quanto riguarda la distinzione tra proprietari che allevano cavalli a pensione e chi invece lo fa su suoi terreni, per quanto detto al Convegno, la cosà è già stata studiata all’epoca del ministero Zaia, ma allora sembrò impraticabile a livello legale; la ragione di un simile divieto per legge a me sfugge e temo sfugga anche allo stesso Legislatore.
In ogni caso – e in questo non sono d’accordo né con lei né con i vertici Anact per quanto hanno detto a Milano – differenziare tra pensionari e chi investe anche su immobili mi sembra una misura depressiva, tanto più che la vendita delle pensioni dovrebbe essere un servizio offerto dagli allevatori con terra a chi invece non ha terreni. In genere su quest’ultimo punto mi contestano che le pensioni poi non vengono pagate. Io rispondo che allora prima ancora dei cavalli vanno selezionati gli uomini (che troppo spesso sono peggio). E questa crisi, almeno questo lo sta facendo, se poi alla fine della selezione non restasse più nessuno (ma non lo credo) sarà perché non meritavamo di sopravvivere.

A. F.