23/01/2013

Catania: «Per ippica non si fa abbastanza». Ma a chi importa?

di admin

Il ministro Mario Catania a parlato di Ippica durante una conferenza stampa di argomento più generale. Queste le parole di Catania: «Tra le cose che abbiamo avviato e non abbiamo portato fino in fondo, e che mi auguro vengano riprese dal prossimo Governo, c'è anche l'ippica. Abbiamo salvaguardato un'importante dotazione per l'ippica in termini di montepremi, ma purtroppo non siamo riusciti a raggiungere una visione comune con il ministero dell'Economia sul rilancio del settore». E sul fronte del rapporto con il Mef, Catania ha ribadito: «È un capitolo molto doloroso. L'ippica è stata danneggiata dalle politiche sui giochi. Bisogna dare al comparto una chance di recupero e mi auguro che la prossima legislatura riesca a elaborare una visione comune tra Mef e Mipaaf che evidenzi la peculiarità della scommessa ippica in relazione allo sport e allo spettacolo, smarcandola dal resto delle scommesse». Il ministro dimostra di avere chiara la situazione – anche se perdere il 40 per cento di montepremi non significa averlo "salvaguardato". Il problema è che l’ippica per il peso sociale che ha – specie in rapporto all'attuale momento di recessione – non è stata inserita tra le priorità ed è stata lasciata andare alla deriva. Il nostro timore è che – fermo restando il medesimo peso sociale per il prossimo governo e la medesima complessità di intervento congiunto che richiderebbe una riforma – l'ippica continui ad essere tra «le cose che non abbiamo portato fino in fondo». Probailmente questo è il nodo sul quale si giocherà la partita decisiva. Capitale per noi, marginale per l'Italia.