26/06/2015

La sintesi dell’audizione di Castiglione in commissione agricoltura

di admin

Abbiamo sintetizzato in otto minuti quasi un’ora di audizione di ieri in commissione agricoltura di Castiglione, sottosegretario Mipaaf con delega all’Ippica. Qui tentiamo un’ulteriore sintesi. Castiglione ha detto:

1) Il Mipaaf non ha ricevuto i recuperi Iva (20 milioni di euro) che si attendeva e ha avuto un’altra serie di entrate mancate. Quindi c’è un buco di 26,9 milioni. Infatti ne ha incassati ne incasserà solo 6,3. In più c’è un aggravio di spesa di 2,3 milioni, quale costo della nuova struttura di controllo dei costi…
2) Per ripianare Castiglione pensa a tre strade e cerca in questo il parere (avvallo?) della commissione. A) Tagliare le giornate di corse del prossimo semestre, nella misura di 180 al Trotto e 80 al Galoppo ottenendo così un risparmio di 14 milioni (le risorse per il montepremi passerebbero da 101 milioni a 87) e contemporaneamente dare meno sovvenzioni agli ippodromi per altri 14 milioni, portandoli così a 43. B) Invoca un contributo straordinario dello Stato, ma è evidente che non ci crede nemmeno un po’ C) Pensa a riscrivere il decreto zozzeria in modo da dilazionare ulteriormente i pagamenti degli arretrati (e si capisce che questa è la soluzione che più gradisce).
3) Castiglione, anche se parla di montepremi da ridurre, sembra aver ben chiaro che le corse non vanno tagliate (come invece a noi pacerebbe), ma solo le giornate (come ripete spesso). Sostine – con imbarazzante ottimismo – che questo poterebbe comunque al risparmio voluto, in quanto si abbasserebbe l’incidenza del costo di antidoping e spettanze ippodromi per giornata.
4) Una parte positiva (se i dati sono veri) nel discorso di Castiglione c’è. Grazie ai sacrifici somministrati agl’ippici – i quali però non vengono certo ringraziati, anzi in pratica non sono mai menzionati – i debiti del ex Unire ed ex Assi sono scesi dai 206.796.000 euro del 31 gennaio 2012 a 55.367.000 euro. Questi non sono fatti loro, ma fatti nostri. Quando avranno ripianato il debito con i nostri sforzi, infatti sembra plausibile che rimanga qualcosa per far cresecre il montpremi.

In chiusura Castiglione fa anche alcune riflessioni su Lega Ippica, fin quasi balbettando. In sostanza dice che non credendo che gli ippici siano in grado di reperire le risorse (ovvero i soldi) per staccare totalmente o quasi il settore dalla mano pubblica, i decreti che dovrebbero istituire  la Lega Ippica (il termine fissato dalla Legge Delga era il 28 giugno…), andranno in qualche modo ritardati e ripensati in per garntire un distacco più graduale.