31/01/2013

Ministro Catania, un’amico per le elezioni…

di admin

Il ministro Mario Catania sabato a Verona ha detto, stizzito dalla contestazione di alcuni allevatori di trotto durante un congresso di coltivatori, che è «insensato dare soldi alle corse dei cavalli». Un'affermazione pesante, ma dimenticata (da lui). Infatti ora il titolare uscente del Mipaaf sembra essere schierato a fianco di quelle stesse imprese alle quali ha sospeso i pagamenti per sei mesi; anche se dice che la colpa è del Mef. A testimoniarlo le dichiarazioni in materia ippica rilasciate ieri alla agenzia di stampa Italpress. Cioè 5 (cinque) giorni dopo l'alzata di spalle di Verona. Vogliamo tranquillizzare i parenti di Catania: non è che è impazzito, è solo la campagna elettorale, il congiunto -come del resto sapranno – è capolista Udc in Veneto per il Senato.

Ecco le sue dichiarazioni di ieri a Italpress rilasciate a Italo Cucci
I SOLDI IN ARRIVO, PRIMA DELLE ELEZIONI
«Da parte mia c‘è particolare attenzione al settore. Quest’anno abbiamo inserito 250 milioni per l’ippica nel bilancio dello Stato e non era affatto scontato. Gli addetti ai lavori devono apprezzare questo e stiamo discutendo con il Ministero dell’Economia la disponibilità di cassa per questo stanziamento», ha concluso parlando di tre settimane necessarie per sbloccare i fondi, che quindi arriverebbero a ridosso delle elezioni. Infatti ha aggiunto «A breve arriverà la delibera del ministero dell’Economia per corrispondere i premi relativi alle corse del secondo semestre dello scorso anno»
 
CRISI: COLPA DEGLI IPPICI E DEL MEF
«La crisi del settore ippico ha principalmente due cause: non ha avuto la capacità di conservare in modo netto la credibilità del prodotto ed è cambiata la dinamica delle scommesse. Una volta l’ippica era l’unica scommessa sul mercato, poi sono nati altri concorrenti. Poi c‘é la politica fatta dal ministero dell’Economia sulla gestione delle scommesse che non ha aiutato l’ippica. Aams ha concentrato le scommesse ippiche e di altri sport presso gli stessi gestori e questo non aiuta il prodotto. Avevo proposto un’inversione di tendenza e credo si possa uscire dalla crisi, ma per farlo bisogna consegnare il prodotto scommessa nelle mani di un solo gestore
 
 
SCOMMESSE A UNICO GESTORE.
«Spero che vengano rimosse le ultime riserve da parte del Ministero dell’Economia ed è importante che il settore lo percepisca. Ma il comparto deve recuperare pubblico, scommesse e bisogna passare da un rilancio serio affidando la scommessa ippica a un gestore diverso dagli altri presenti sul mercato. Tutto rischia però di essere inutile se non accompagnato da uno sforzo della categoria per qualificare la prestazione sportiva e aumentare la credibilità delle corse».