11/11/2015

Moscati e la privatizzazione, un rapporto da chiarire

di admin

All'Assemblea di Anact Lombardia di ieri a Milano erano presenti i due candidati alla presidenza, Moscati e Ferrero. L’intervento del primo, ovvero Moscati, ha destato interesse e qualche stupore soprattutto in un passaggio nel quale è sembrato appoggiare l’attuale dipendenza dell’ippica dal settore pubblico e quindi, qui a nostro avviso, di conseguenza avvallare lo strapotere (o “stranarchia”, visto il vuoto dirigenziale) del Mipaaf.
Ripetiamo, il passaggio sulla privatizzazione, non era assolutamente netto (e per questo ci auguriamo che Moscati chiarisca la sua opinione, che da parte nostra ospiteremo con il dovuto interesse e risalto).
Va anche detto che questo passaggio oggi ci è stato sottolineato dai rivali di Moscati, Ferrero e il suo candidato vicepresidente Paolo Santulli (e a maggior ragione saremo felici di ospitare l’opinione di Moscati sul nostro sito). Ferrero e Santulli ci hanno anche annunciato che riprenderanno la cosa, già trapelata sui social network, questa sera in un incontro con gli allevatori di Padova.
Ovvio: non puntare su una privatizzazione stile Lega ippica o affini non è reato. Anzi, noi abbiamo sempre detto che la strada privatizzazione è pericolosa, almeno fino a quando non si trovi un investitore credibile.
Ora, non c’è nessun peccato capitale (meglio non c’è proprio peccato) nell'essere pro o contro la privatizzazione, ma a livello politico la convenienza di chiarire quella sì che adesso c’è. Le elezioni servono anche a questo. E siamo sicuri che ambedue i candidati si confronteranno su un tema così cruciale nei prossimi giorni, starà poi a loro scegliere dove.

Alessandro Ferrario