“Dodo” Loccisano, se il buongiorno si vede dal mattino…
Due giorni dopo Edoardo va in trasferta a Padova e, sempre tra i prof, vince con Otto Brooke Bar ed è secondo con Spineda.
Risultato, 3 corse in professionisti con 2 primi e un secondo.
Con le corse allievi nella breve carriera siamo a 19 centri in 82 corse con percentuale vittorie superiore al 23%.
“25 anni fa, quando son nato… Mio padre era proprietario di cavalli, comproprietario di Zinzan Brooke Tur, che è stato ed è il mio cavallo del cuore, quindi sin da piccolo ho frequentato le scuderie, con il sogno di poter un giorno guidare un trottatore o allenarlo”.
“Sì, ho studiato fino alla seconda superiore perché mia mamma voleva che studiassi, e in quel senso Marco Smorgon (che per me è un secondo padre) assecondava mia madre dicendo che prima dovevo studiare; quando fui rimandato riuscii a convincerli che la mia vita era quella con i cavalli e non sui libri”.
“Sì, mi realizza ogni cosa che faccio con i cavalli, fare i box, attaccarli, dargli il fieno la sera, amo il mio lavoro che è proprio un amore e una passione più che un lavoro”.
“Il mio hobby sono i cavalli; nel tempo libero mi piace il venerdì e il sabato sera stare con la mia ragazza e i miei amici, andare a cena e svagarci ma senza eccessi, perché la mattina dopo voglio essere sempre concentrato nel fare un buon lavoro con i miei cavalli. Ho la fortuna che la mia ragazza Victoria, essendo figlia di un guidatore e quindi un’ippica da sempre, mi capisce al 100% e condivide con me questa passione da febbre da cavallo”.
“Sì, sapevo che Otto Brooke aveva una categoria in mano ma non volevo concedere metri in partenza, fatto l’avvio mi sono preoccupato solo di trovare la destra libera per andare presto sui primi; più che essere freddo cerco di adattarmi al cavallo”.
“Mi è dispiaciuto non aver vinto, dato che Spineda è una cavalla che ho in comproprietà con gli amici e mi sarebbe piaciuto vincere. Ettore Vairani una volta davanti era intenzionato a correrci (e vista come è finita aveva ragione) così quando dopo 600 metri è avanzata la cavalla di Fonte non ho anticipato pensando che anziché farmi un km scoperto sarebbe stato meglio per la mia Spineda aspettare il più possibile e cercare di farle poi trovare la luce, anche perché al largo è una cavalla Spineda che mi può anche abbandonare, è una tipica succhiaruote, stando sotto sapevo che male che andava un secondo lo prendeva. Io quando scendo in pista cerco sempre di correre secondo le caratteristiche dei miei cavalli”.
La tua vittoria più bella è stata, a mio avviso, la prima tra i prof a Milano: tra gli allievi con i nastri andavi sempre davanti, stavolta ci sei riuscito tra i prof dalla seconda fila riuscendo ad anticipare Andrea Guzzinati che era in prima. In Toscana abbiamo il mago dei nastri Edo Baldi; al nord Edo Loccisano … Sempre Edoardo …
“Mi piacciono molto le partenze con i nastri, seguendo Marco Smorgon in Francia ho avuto modo di vedere le partenze francesi e mi affascinano, cerco di carpire i segreti dei migliori”.
“Rotary Ok, Reine Du Zack e Ruty Grif; oltre a due puledri francesi”.
“Continuare in questa strada, fare la gavetta e provare a ripercorrere le orme del mio maestro e secondo padre Marco Smorgon, magari riuscendo a diventare un trainer e un driver del suo calibro”.
“Non sono pienamente d’accordo con ciò che dici Mario: tre anni fa quando Smorgon ebbe un infortunio ad una spalla ci siamo dovuti affidare a catch driver, anche bravissimi, con scarsi risultati rispetto a quelli ottenuti da Marco; io non ho la smania di guidare, mi piace prepararli con Marco e vederli vincere con lui; quando (come venerdì a Padova) mi dà partente per me è un onore e spero di far bene anche e soprattutto per lui che mi ha sempre dato fiducia trattandomi come un figliolo”.
“Abbiamo aspettato tanto il corso allievi dell’anno scorso … la sera ci ritrovavamo tutti insieme a studiare il regolamento, non potevamo fallire, e ora è bello trovarci a disputare un arrivo combattuto insieme, anche se in pista si è tutti avversari, poi passato il palo si torna amici come prima; con Alberto poi siamo proprio come fratelli”.
Ringraziamenti per il tuo magic moment?
“Innanzitutto a Marco Smorgon: gli devo tutto. Alla mia famiglia e alla mia ragazza Victoria che mi segue in tutta Europa anche se non guido; anche quando vado in Francia con cavalli di Marco lei solitamente viene essendo a sua volta innamorata (oltre che di me … spero, eheh) dei cavalli e di questo magnifico modo del trotto”.
“Sì, sì, lui vive di cavalli, loro hanno sempre la priorità su tutto e tutti. Li cresce e li educa come fossero suoi figli, ha preso due cavalli insieme a mio fratello, una quali è Spineda e devi vedere che trasformazione ha fatto questa cavalla in pochi mesi che l’abbiamo, non solo per il risultato in pista, ma proprio caratterialmente”.
“È sempre pronto a mettersi in discussione e a migliorarsi, un po' testardo ma ci sta. Ha guidato già di tutto, abbiamo girato mezza Italia tornando a casa qualche volta felici e altre volte un po' meno, ma è anche guidando il cavallo senza chance che fai esperienza. “
“Ci provo, oltre a me ha una bellissima famiglia che lo stima e lo appoggia in tutto ma non tralascia i cosiddetti cazziatoni nel momento del bisogno, ehehehe. Io spero solo che l ippica migliori perché persone come loro meritano l’ippica dei tempi d'oro. Non tutti fanno questo lavoro solo spinti dalla passione, anche se ormai da guadagnare è rimasto ben poco”.