25/11/2015

Ferrero: privatizzazione, secondo me. Un chiarimento del candidato

di admin

Cari Amici de il Trotter di Vendopuledri,
vi scrivo quanto segue per chiarire la mia posizione sul tema della privatizzazione, a mio avviso più volte fraintesa da molti voi compresi.
Io auspico che i centri decisionali dell’ippica, specie riguardanti gli aspetti tecnici, tornino all’ippica, come ai tempi a Encat e Jockey Club, per intenderci. Non ritengo invece che sia possibile, stanti le attuali condizioni del settore, andare verso un’autonomia finanziaria, ovvero verso un regime privatistico, per attuare il quale ci vorrebbe un privato che non c’è. Ci fosse, sarei il primo ad accoglierlo a braccia aperte, ma programmare un totale distacco della mano pubblica nelle attuali condizioni sarebbe un salto nel buio che avrebbe dell’incoscienza.
Se invece riusciamo ad avere autonomia dispositiva almeno sui temi tecnici, possiamo operare quelle riforme che rimettano in sesto il settore. Un riassetto che allora, ma solo allora, potrebbe rendere il prodotto ippica appetibile sul mercato e quindi anche vendibile, ma non alle condizioni attuali, che sarebbero solo di svendita (operazione alla quale mai mi presterò).

Valter Ferrero
Candidato Presidenza Anact

Credo che questa lettera sia preziosa, specie per illuminare uno, quale io sono, che ha sempre detto e scritto che senza i soldi dei privati non si può privatizzare. Perlomeno a condizioni decenti.

A. F.