11/02/2013

Niente fino a metà marzo. Poi si paga luglio e agosto

di admin

La Rappresentanza Unitaria ippica ha terminato la riunione al Mef con questi risultati:
1) Pagamento di luglio e agosto nella seconda metà di marzo
2) Pagamento dei restanti arretrati dopo iter burocratico ancora da definirsi (forse attraverso un nuovo decerto del Mipaaf). Sui tempi non si sa.
3) Pagato il 2012, torneranno a pagare a 60 giorni. Ma ad alcuni è sembrata più una promessa che un'assicurazione.

È evidente che i voti degli ippici sono considerati pochi e di nessun interesse e che quei soldi siano dovuti per legge ed etica interssa ancora meno. Il problema, ripetiamo, è che siamo socialmente ininfluenti: tra di noi si è sempre detto che quello delle 60.000 famiglie che vivono di ippica è un numero gonfiato. Durante il fascismo si diceva: “Taci, il nemico ti ascolta”. E probabilmente la politica almeno in questo ci ha ascoltato… Comunque in ogni caso per scoprirlo non ci volva un gran spionaggio. 
Anche i voti degli appassionati sono considerati ininfluenti. Del resto che gli ippodromi siano vuoti, lo diciamo ogni volta che scendiamo in piazza a chiedere che ci paghino per quello stesso spettacolo che proclamiamo non interessare a nessuno. D'accordo non lo si potrebbe nemmeno negare: ma se ci fosse una proposta di rilancio dello spettacolo, un modello di comunicazione dettagliato, saremmo più credibili, almeno per l'opinione pubblica. Ma la promozione, al massimo, la si mette all'ultimo punto dei programmi più illuminati. Sta lì, tipo i Cordiali saluti in una letteraccia di tutela del proprio credito.

Di seguito il comunicato diffuso dall'Agenzia di Stampa Cavallo 2000.

Delusione e amarezza erano sui volti dei membri della Rappresentanza Unitaria dell'ippica al termine della prima riunione del tavolo di lavoro con i funzionari del MEF a Roma. Le proteste a raffica su tutto il territorio nazionale non hanno spostato di una virgola l'atteggiamento del Governo nei confronti di un settore che si è sempre autofinanziato e all'Erario ha sempre dato e continua a dare tanto. In parole semplici: i 30 milioni promessi da MIPAAF e MEF (bimestre luglio-agosto 2012) col decreto del 31 gennaio sono all'esame della Corte dei Conti, che ha 30 giorni di tempo per licenziarlo. Bene che vada, i soldi arriveranno nelle casse dell'ASSI alla metà di marzo. Per la rimanenza del 2012 è ancora più complicato: si dovrà aspettare la ratifica della Corte dei Conti dei bilanci 2011 e 2012 dell'Assi oppure sarà necessario un altro decreto come quello del 31 gennaio per poter saldare le spettanze. Questa seconda ipotesi prevede che il ministro Catania proponga un nuovo decreto ministeriale che verrà mandato al MEF e che seguirà lo stesso iter di quello del 31 gennaio. A quanto sembra , invece, si dovrebbe tornare a 60 giorni per il pagamento del 2013, cioè le spettanze di gennaio entro marzo e così via. Tomaso Grassi, presidente della Soc. Cesenate e presente in quanto delegato da Guido Melzi d'Eril, ha riproposto il progetto della Lega Ippica. Proposta che non sembra essere stata accettata dagli altri Rappresentanti dell'ippica: contestano soprattutto il fatto che il progetto sia stato presentato senza essere stato precedentemente condiviso dalla intera filiera ippica. Il MEF ha proposto un incontro per il 22 febbraio nel quale vedere quali eventuali correzioni apportare al progetto-Lega in modo da mettere tutti d'accordo e come affrontare la necessaria riforma delle scommesse. Prima però, sempre il MEF si farà promotore di un incontro con il ministro Catania per accelerare l'eventuale decreto e per affrontare le tematiche inerenti la crisi. Alcuni Rappresentanti hanno detto che non si presenteranno all'incontro del 22 febbraio al Mef qualora il tavolo con il ministro Catania non dovesse avere esito positivo.