07/12/2015

Emendamento Russo-Oliviero, quota fissa si cambia mentalità (forse)

di admin

Più crescerà il volume delle scommesse a quota fissa, peraltro già in crescita, più gli scommettitori guadagneranno e più l’ippica otterrà finanziamenti per migliorare, montepremi, ippodromi e strutture di allenamento. È questa la bella notizia che arriva dalla Commissione bilancio che ha licenziato l’emendamento Russo-Oliviero alla legge di stabilità, ovvero la norma che regolerà tante cose tra cui l’ippica.
Se passa – e sembra possa passare – si tratta di una rivoluzione copernicana. D’accordo, il movimento a quota fissa non è granché e quindi l’impatto potrebbe essere più che limitato. Ma questo resterebbe pur sempre un cambiamento che indica una strada nuova. E poi si parla di alleggerimento sul prelievo, e quindi di dare quote più allettanti, per di più proprio su quelle scommesse dedicate a chi di ippica capisce. E questo è un altro punto a favore.
Non finisce qui, secondo l’emendamento, che dovrà comunque essere approvato in Camera e Senato, dal 2016 i concessionari potrebbero proporre autonomamente nuove scommesse, sia pure pare di capire sempre solo per la quota fissa. Insomma, la quota fossa potrebbe divenire un laboratorio di sperimentazione. Un sogno, che speriamo non muoia all’alba; un rischio che conoscendo il passato non va sottovalutato.

La proposta delle aliquote

La quota di prelievo da destinarsi all’ippica sulla quota fissa, da 0 a 200 milioni di raccolta sarà dell’8 %. Dopo di che seguirà i seguenti scaglioni relativi alla raccolta

a) superiore a 200 milioni di euro, l'aliquota è stabilita nella misura del 6,5 per cento
b) superiore a 400 milioni di euro, l'aliquota è stabilita nella misura del 5 per cento
c) superiore a 800 milioni di euro, l'aliquota è stabilita nella misura del 3,5 per cento