15/02/2013

Tutti i No allo sciopero della Rappresentanza (che fu) Unitaria

di admin

Rappresentanza Unitaria dell’Ippica non è più tale. Dopo lo scollamento ufficiale di Federippodromi, anche tutto il resto dell’ippica reale sembra non riconoscersi più in quello che, di fatto, era un comitato ristretto dei rappresentanti delle sigle storiche. La mossa che ha fatto crollare la Rappresentanza è stato il documento stilato al termine di una riunione mercoledì 13 dove si prospettava il blocco delle corse, con un contorno di un fumoso progetto di interruzione anche del segnale Tv (come, occupando la sede ex Unire?).

Tutti almeno nel trotto, oggi stanno dicendo no al blocco. Ieri lo hanno fatto, in comunicati ufficiali e distinti, Anact (pure presente all’incontro del 13), Federippodromi e Comitato Pre Lega. Federippodromi dice invece sì al tavolo al Mef, patrocinato dal Sottosegretario Vieri Ceriani per il 22 febbraio, incontro che Rappresentanza invece vorrebbe far saltare. Di più:  Federippodromi ribadisce la decisione di partecipare al tavolo e annuncia che questo comprenderà anche Comitato Pre Lega, Imprenditori Ippici, Associazione Guidatori Trotto e Concessionari. Per le prime due sigle sarebbe il primo riconoscimento a livello ministeriale
 

RIEPILOGANDO
Giovedì 24 gennaio
Si è costituita la Rappresentanza Unitaria Ippica : è una sorta di Comitato delle sigle ippiche storiche. Rappresentanza dovrà per prima cosa parlamentare con il Mef nel contesto della manifestazione nazionale prevista a Roma di fronte alla Ministero stesso l’1 febbraio, dove Rappresentanza verrà poi in effetti ricevuta
 
Lunedì 11 febbraio
Rappresentanza Unitaria partecipa a un tavolo al Mef con il sottosegretario Vieri Ceriani. È la riunione promessa e programmata  il primo di febbraio al termine della manifestazione. A conclusione dei lavori, Rappresentanza firma un comunicato che stigmatizza il progetto di dilazione in fino al 31 gennaio 2015 il pagamento delle spettanze dell’ultimo quadrimestre 2012. Tale dilazione era prospettata da un decreto interministeriale Mipaaf e Mef del 31 gennaio, già all’esame della Corte dei Conti, e da poco divenuto di dominio pubblico. Nel decreto si chiarisce come i fondi per saldare il 2012 verranno prelevati dalle spettanze degli ippici per 2013-14 e 15, con conseguente decurtazione delle risorse per i prossimi anni. Nel comunicato di Unione però tutto questo sembra ancora essere prospettato come ipotesi Mentre invece, in poche ore, si capirà di essere di fronte a un atto amministrativo determinato e determinate. Nel comunicato in questione Rappresentanza Unitaria risultava composta da: ANAC – ANACT – ANAGT – UNPCPS – ASSOGALOPPO – UNAG – UPT – ARTI – AGIT – FENGAT – UIF – FIPT – ANAP – SNAPT – FEDERIPPODROMI – COORDINAMENTO IPPODROMI
 

Mercoledì 13 febbraio
Nella successiva riunione, dove si era già sfilata Federippodromi, Rappresentanza ha minacciato lo sciopero e ha chiesto l’annullamento del decreto, il che comporterebbe nell’immediato la sospensione dei pagamenti, previsti a giorni, degli arretrati di luglio e agosto.
 
Giovedì 14 febbraio
Queste dichiarazioni hanno portato alla protesta di Anact, dettasi contraria sia allo sciopero che all’annullamento del decreto. Infatti, pur contestando i tempi di pagamento che questo prevede, Anact non ne vuole il ritiro che comporterebbe la sospensione dei pagamenti di luglio e agosto.
Anact non si è però pronunciata circa la sua partecipazione al tavolo Mef del 22, una mossa che di fatto la farebbe uscire dalla Rappresentanza. Al contrario, stando a quanto riferito ieri da Federippodromi al Mef ci andrà anche Agit, associazione del gruppo di Rappresentanza.
 
Venerdì 15 febbraio
Attilio d'Alesio di Coordinamento ippodromi secondo voci autorevoli tra i più ferventi sostenitori del blocco delle corse rilascia un'intervista a Gioco News e in qualità di segretario di Unione ippica dichiara di aver chiesto un incontro con Catania che preceda il tavolo del 22. Obiettivo: scongiurare il blocco del quale sembrava essere fervido sostenitore, ma che al momento sembra non essere voluto da nessuno. Intanto, in tarda mattinata, Guido Melzi d'Eril si dimette dalla presidenza di Federippodromi. Secondo Gioco News la decisione è maturata per le pressioni di Lega Ippica al rinnovamento dei vertici delle istituzioni, sebbene in recenti dichiarazioni Melzi – già due volete a capo di Unire, sembrava appoggiare il progetto di riforma portato avanti dal gruppo.