18/02/2016

Riforma Ippica sì della Camera. Ma la strada resta lunga

di admin

Oggi la Camera ha approvato un emendamento al Collegato Agricoltura alle Deleghe al Governo per la semplificazione e razzionalizzazione, che dovrebbe dare inizio alla riforma ippica in senso privatistico, ovvero nella direzione di affidare la gestione a un gruppi proivati che in quanto tali si muoverebbero secondo schemi giuridici più snelli, in pratica la Lega Ippica, la cui ammissibilità e sul cui operato dovrebbe vigilare lo stato.
È quindi arrivato il tanto atteso momento? Non proprio, in pratica si è tornati a poco prima di Natale quando il provvedimento era già stato preso dal Parlamento, ma la delega da questo concessa al Governo non è mai stata esercitata e tutto è poi decaduto. Ora l’iter prevede una seconda lettura in Senato e, presumibilmente a settembre, i decreti attuativi. Prima nulla cambierà. Poi forse sì, se nel frattempo non cade il governo e se il ministero si dovesse dare davvero la pena di emettere i decreti. Lo scorso anno, come dicevamo prima, di ippica non si è occupato e tutto è caduto.
C’è però un modo per stimolare il Mipaaf, che non ha nulla a che fare con i facili proclami retorici fin qui stilati. Sarebbe trovare un piano credibile di finanziamento privato al settore, con le indicazioni dei soggetti finanziatori e loro relativo impegno. Una quisquiglia, tanto quisquiglia che finora non vi si è mai applicato nessuno.