29/02/2016

Attenti a quelle due. Intervista al nuovo team Racca-Nätynki

di admin

di Mario “Amario” Alderici – A settembre 2015 era stata accolta con dispiacere dai molti suoi fans la notizia che Michela Racca si era presa una pausa ippica per dedicarsi a vita privata. La pausa in realtà è stata breve (e Michela ha sempre continuato a guidare) e a febbraio la ritroviamo a Migliarino Pisano a collaborare con una trainer altrettanto capace, carina e simpatica, la finlandese Marjo Nätynki.  Michela, non riesci a stare lontano dai cavalli eh …

Decisamente no, ce l’ho nel Dna, da mio nonno Giuseppe (gentlemen per i colori della sua scuderia Rivaltese) e mio padre Giovanni (driver) ci sono nata con la passione e sin da piccola non vedevo l’ora che finiva la scuola per stare con i cavalli, sono la mia vita.
Come mai hai preso una pausa riflessiva (fortunatamente durata poco)?

Avevo bisogno di staccare un po’ la spina, anche e soprattutto per un problema personale, ero stanca fisicamente e mentalmente.
Che per una ragazzina (ora 27enne) come te che girava in tutta Italia facendo anche la vannista è anche normale; da maligni ippici qualcuno (dall’esterno) ha ipotizzato che dietro l’allontanamento dalla Sant’Eusebio potesse esserci il fatto che Tino Roc nel Derby fu affidato ad Andrea Guzzinati.

Ecco, mi dai l’occasione per parlare di una cosa che ho letto anch’io; il Derby o correre un gran premio non c’entrano proprio nulla con la mia scelta che non è dovuta a niente di ippico ma a un mio problema personale. Io i Rocca li posso solo ringraziare, mi hanno dato la possibilità di guidare cavalli importanti, non dimenticherò mai gli anni con loro e sono felice che i nostri rapporti siano sempre stati e siano tutt’ora ottimi.
 

Cavallo del cuore?
Royal Roc, l’ho domata io, poi l’ho ritrovata alla Sant’Eusebio e con lei ho fatto la mia prima corsa a Parigi giungendo quarta, poi insieme abbiamo fatto seconde nel Città di Napoli Filly.
 

Come mai ti ritroviamo a Migliarino Pisano?
L’ambiente di scuderia mi mancava e la Toscana mi è sempre piaciuta tanto (peraltro mia mamma è di Follonica); parlando con la mia amica Marjo Nätynki mi ha detto che la sua scuderia stava aumentando gli effettivi e che se avevo voglia le sarebbe piaciuto lavorare insieme; ho preso la palla al balzo perché anche per me lavorare con quel clima di lavoro e amicizia che c’è con la Marjo e con gli altri ragazzi di scuderia è il top.

Prima guida Enrico Bellei guiderai un po’ meno?
E’ logico che la prima guida sia Enrico, ma l’importante (anche se guido meno) è lavorare con i cavalli e in un ambiente ideale, ho tanto da imparare sia da Enrico Bellei (anche se il mio driver preferito resta Roberto Vecchione che secondo me ha un talento unico) sia da Marjo. Marjo Nätynki che peraltro dopo 14 anni abbiamo avuto il piacere di rivedere in pista sia in sulky sia nel trotto montato che è la sua passione.

Marjo, al rientro al montato a Montecatini il cronista Cioni ha detto più volte che eri al debutto nella specialità, invece avevi già vinto sia al montato sia in sulky in Italia, si erano dimenticati di te? 
– Non è che si erano dimenticati, è che sono giovani; era il secolo scorso quando vinsi a Bologna in sulky a Zillis. Al montato qualche successo in più, poi per tanti anni quella specialità fu abbandonata. Sono contenta che sia ripresa perché mi aiuta a mantenermi in forma.

La licenza l’hai presa in Italia?
– No, in Finlandia, c’è una scuola di tre anni (che manca in Italia) nella quale ci si fa le ossa con i trottatori “sangue freddo”; poi nel 1998 sono venuta in Italia e ho fatto qualche corsa anche se la mia passione è allenare.

Hai una monta “vintage” battendo la sella … 
– Sì, ho gambe lunghe e quindi sarebbe una fatica immensa montare come i fantini del galoppo, mi trovo meglio così e i cavalli con cui corro solitamente sono quelli che ho io in scuderia quindi sono abituati al mio modo di montare. Fare il trotto montato è un po’ il mio hobby.

Quanti cavalli avete in scuderia? I migliori? 
– Una ventina di cavalli, soprattutto della scuderia Malù di Alberto Ferrero; i migliori sono Papandreu che è un vincitore classico (come Rodin Inn Ronco che però poi è stato ceduto), Tuono Laser e Rejna Inn Ronco.

Tra i puledri qualcuno che fa ben sperare? 
– Ursula Fb, una figlia di Ganymede e Musa Del Ronco (altra ottima cavalla che avevo io); deve completarsi fisicamente, non nego la speranza in futuro che possa affacciarsi in prima categoria.

Nel vostro futuro vi piace di più fare la driver o l’allenatrice? 
– Michela: Decisamente la driver. 
– Marjo: Senza dubbio la trainer.

Tra gli hobby vi piace anche andare a prendere l’aperitivo; praticamente sappiamo dove trovarvi, sempre in scuderia e se non siete in scuderia allora siete al bar, cosa bevete?
– Michela: Spritz! 
– Marjo: Prosecco!

Come hobby extraippici allora l’aperitivo? 
– Michela: No, andare tutti insieme a prendere l’aperitivo è per stare con gli amici; ecco stare con gli amici è un mio hobby, con un luogo di ritrovo dove approfondire la conoscenza di persone, dato che al momento qui in Toscana non ho ancora molti amici.
– Marjo: In primis fare la mamma, con Emily e Samuel che peraltro hanno una passione ippica ereditaria (e con il cognome Bellei non poteva essere diversamente, ndr), e andare in palestra a fare aerobica 3 volte la settimana.

Ora vi faccio litigare: pregio e difetto dell’altra. 
– Michela: Il difetto di Marjo è che a volte le parli ma è assorta nei suoi pensieri e ti sente ma non ti ascolta, così dopo 5 minuti ti chiede qualcosa di cui le hai parlato poco prima. Come pregio è una donna tuttofare, non si ferma davanti a niente sia nella vita quotidiana sia professionalmente. 
– Marjo: Il difetto della Michela è che la mattina “tiene il muso” fino alle 11, poi dopo le 11 accenna un mezzo sorriso e poi parte finalmente la sua giornata. Il pregio è che è una persona di cuore, che è bravissima con i cavalli e che è una grande lavoratrice.

Non resta che continuare a vedervi all’opera e magari in sulky insieme … 
– Sì, il giorno della festa della donna saremo entrambe in sulky a Taranto da amiche–rivali (rivali ovviamente solo in pista).