21/03/2016

Taranto, retta d’arrivo in famiglia per la coppia Maniglia-Gelo

di admin
di Mario “Amario” Alderici – Arrivo inusuale nella corsa allievi di Taranto della scorsa settimana con Giovanni Maniglia e Nasdaq Grif che nei pressi del palo prendono la meglio su Carmen Gelo e Prione Jet. Direte, e cosa c’è di strano? Il fatto insolito è che Giovanni e Carmen sono marito e moglie e un duello in arrivo così combattuto “in famiglia” da una coppia francamente non lo ricordiamo.
22 anni Carmen che ha fatto l’ultimo corso allievi e sta per passare professionista con all’attivo già 4 vittorie, 35 anni Giovanni allievo professionista a segno 7 volte, 4 anni la loro figlia Asia.
 
Carmen, per chi faceva il tifo Asia, per la mamma o per il papà?
Lei è una puledra indomabile, non la porto in pista, troppo vivace, anche se la passione ippica ha contagiato anche lei, va già a sella”.
Come tu da piccola; hai iniziato da bambina.
Sì, con i quarter horse ho iniziato a 6 anni con dressage, barrel racing e reining e ho vinto molto”.
Quando sei passata al trotto?
Quando avevo 12 anni, mio padre ha comprato una cavalla da trotto, così sono andata sempre più spesso in scuderia da Antonio Convertini e capivo che quello era il mio mondo, la mia vita”.
Mondo nel quale hai trovato anche l’amore …
Sì, noi allenavamo i cavalli fuori dall’ippodromo in un centro di allenamento, ma andando in pista quando correvano i nostri cavalli ho conosciuto Giovanni che lavorava da Petraroli (ora invece collabora con Marsiglia) e ci siamo innamorati”.
Il tuo cavallo del cuore?
Laioner perché ce l’ho da quando era puledro, è pigro ma molto forte, ora lo stiamo allenando in piscina e i risultati si vedono perché nelle 11 uscite è sempre andato a premio tranne la volta che lo guidavo io e arrivò sesto perché non era al top, ma mi rifarò”.
Magari quando passerai professionista.
Sì, mi mancano solo un paio di piazzamenti, correre in professionisti con Laioner e magari vincere sarebbe il top. Un’altra cavalla che voglio ricordare, anche se non è più in scuderia da me, è Selenia Mn, una nanetta che tutti scartavano e invece si è dimostrata un’ottima cavalla”.
La più grande soddisfazione nella tua breve carriera?
Vincere la prova più qualitativa della giornata delle amazzoni, il trofeo Redini d’Argento in sulky al vecchio Is Nothing, ha volato, l’ho sempre tenuto in mano (come da ordini di scuderia) avvicinandomi gradatamente, poi sulla retta opposta quando ho spostato a centro pista era un aeroplano. Peccato che quel giorno per un appiedamento non sono riuscita a salire sul podio”.
Appiedata per guide in una mano … tiratina d’orecchie, sei un po’ manesca in sulky, per una persona così appassionata, se me lo consenti, mi sembra un piccolo difetto …
In parte è vero, però sono minuta, 50 chili, e ci sono cavalli che tentano di approfittarne, mi prendono in giro, tipo l’altro giorno Olariamede Sm che non mi prendeva l’imboccatura, allora ho dovuto farmi sentire; con i cavalli carota e bastone”.
Anche con Prione Jet hai comandato a fondo in retta cercando di difendere il vantaggio, ma tuo marito con Nasdaq ti ha stampato nei pressi del palo, come ci sei rimasta?
Male perché mi piace vincere, ma se proprio devo perdere meglio che mi batta lui”.
Una volta passata credevi di vincere?
Abbiamo speso tanto per sfondare (44.3 i primi 600 allo scoperto, ndr), al mezzo giro finale quando ci siamo scrollati di dosso Oblio speravo di portarla comunque a casa, poi ho visto arrivare un cavallo a centro pista con sprint più fresco”.
Quando ti sei accorta che era il cavallo guidato da tuo marito?
Sulla curva finale perché ha cominciato a gridarmi: Sto arrivando sto arrivando, ti batto ti batto! Ahahha”.
Come è stato il precorsa e il dopocorsa?
Prima della corsa non abbiamo parlato di schemi, le prime volte lo facevamo ma poi le corse non venivano mai come le pensavamo e allora abbiamo lasciato perdere; nel dopocorsa lui dieta (a meno che non si sia cucinato da solo) e notte in box e sul balcone, eheh, no, scherzo, eravamo felici dell’accoppiata; quando avevamo corso insieme in passato ero arrivata davanti io, ma ai primi due posti non l’avevamo mai fatto; dopo il palo ci siamo dati il cinque, è stato bello, sono felice”.    
Driver a cui ti ispiri?
Il mio maestro è Antonio Convertini che ammiro per il senso del cronometro e per il rispetto in lavoro verso cavalli e collaboratori, in ambito nazionale secondo me il migliore guidatore è Roberto Vecchione per senso tattico; in ogni caso il mio idolo è Michela Racca, molto professionale in sulky”.
Nei tuoi obiettivi futuri c’è anche allenare?
Sì, sia guidare che allenare, stare dalla mattina alla sera con i cavalli, non ho altri hobby, solo cavalli”.
Se aprirai scuderia sempre in coppia con tuo marito Giovanni ovviamente.
Se sono prima guida io sì, sennò niente, ahaha”.
Allora un in bocca al lupo alla tua famiglia, alla piccola Asia, con l’augurio di tanti successi in coppia, alla prossima retta d’arrivo in famiglia.
Sì, a patto che la prossima volta sul palo son prima io e lui secondo, sennò divorzio!