30/05/2016

Parlano i Tommaseo (Golfo dei Poeti), allevatori e proprietari di TENERIFE

di admin
di Mario “Amario” Alderici – Tra i meravigliosi golfi italiani va annoverato quello di La Spezia, denominato Golfo Dei Poeti, protetto da una catena di monti tutto intorno e delimitato dal promontorio di Portovenere e dalle isole Palmaria, Tino e Tinetto da un lato e la costa di Lerici dall’altra.
Ma non dovevamo parlare di cavalli? Qualche appassionato avrà già notato che in realtà ne stiamo già parlando dato che Portovenere, Palmaria, Isola del Tino (Isle Of Tino perché nato maschio) e Lerici sono alcuni dei nomi che i titolari della scuderia Golfo dei Poeti hanno assegnato ai loro puledri (tra i nomi locali ricordiamo anche La Spezia, Manarola, Puntabianca), con Lerici che è la madre di Tenerife a segno domenica in 1.12.5 nell’Europa Filly.
 
Una passione ippica ormai trentennale che lega i fratelli Tommaseo (Brunetto e Pasquale) all’ippica. Brunetto è stato il primo ad appassionarsi di ippica, com’è nata la tua passione?
Mi interessavo di vari sport e ovviamente compravo quotidianamente La Gazzetta. La seconda pagina della Gazzetta era tutta dedicata all'ippica, e anche in altri giornali si parlava di cavalli; per esempio l'Intrepido aveva sempre una rubrica dedicata ai grandi campioni dell'ippica curata da Alberto Giubilo. Quando vedevi un Gran Premio in TV sembrava un salotto, intervenivano grandi attori e attrici … insomma il background era tutto l'opposto di adesso. Allora ho cominciato a seguire sempre di più, il definitivo colpo di fulmine è stato "Il Trottatore" di Luigi Gianoli e nel 1976 sono entrato per la prima volta in un'agenzia ippica dove ancora non c'era la TV e c'era solo la telescrivente
E com’è andata?
Primi 3 cavalli giocati, 3 primi. Bando, Buganda e Cadore. Facile sto gioco, ho pensato…
Dall’agenzia all’ippodromo il passo è stato breve …
Nel 1977 da militare a L’Aquila sono andato per la prima volta a Tordivalle e da lì ho cominciato a frequentare gli ippodromi, soprattutto in Toscana le Mulina e il Sesana, mi sono innamorato di Zardoz e sono stato a Montecatini nel giorno del ritorno di Delfo dall'America, ippodromo pieno all'inverosimile
Un’altra ippica … hai giocato Delfo? 
Per fortuna no, Delfo ruppe e io presi l'accoppiata Atollo – Gaviola. Sembra ieri e sono passati 30 anni … “
Quando hai deciso di diventare allevatore?
Nell’87 ho acquistato Donera, gravida di Neil Hanover, non andò benissimo ma (dopo che l’ho ceduta al collega Angeloni a cui seguivo l’allevamento in fatto di incroci) produsse un buon cavallo da centrali come Pasquilio
Sei uno dei pochi allevatori in Liguria (quattro o cinque se non erro ), e piano piano hai coinvolto anche tuo fratello maggiore Pasquale.
"Sì, Pasquale si è subito appassionato alle corse, agli schemi, alla programmazione delle corse, io invece alle genealogie. Io sono più allevatore , mio fratello è invece più proprietario. Cosi ci compensiamo perfettamente."
Pasquale, tu quando sei entrato in scuderia con tuo fratello?
Quando ho visto la passione e la competenza che ci metteva Brunetto, nel 90 sono entrato socio con Petroliera e il mio primo cavallo in corsa è stata Purple Rain, un onesta routinier, la prima volta che vinse pagò 112 e io (pur non essendo uno scommettitore accanito mi piace giocare i miei cavalli quando corrono) la riscossi. Così anche se non erano campioni dai primi cavalli mi è piaciuto questo mondo e piano piano le soddisfazioni sono arrivate”.
Inizialmente con Duccio Parenti allenatore e driver vero?
Sì, abbiamo avuto una cavalla discreta come Suadente Magia e subito dopo Vialli che nelle prime 19 corse fece 11 primi; purtroppo andava a tre gambe, se le avesse avute tutte e 4 sane sarebbe stato un cavallo di prima categoria. Poi l’ottimo Zin Del Mare, un grande professionista che vinse 28 corse tra cui alcune tris. Ma soprattutto a 25 anni suonati Petroliera ha dato l’ultimo prodotto, che è stata l’ottima Charming Racer, una pedina importante della nostra scuderia, sia in pista sia in razza”.
A te Pasquale piace di più seguirli in corsa o consigli Brunetto nelle genealogie?
Io sono un appassionato, mio fratello è un tecnico, è riuscito a portare in corsa il 95% dei nostri puledri, a me piace seguirli da quando sono puledri fino alle corse, ma come incroci e genealogie lascio fare completamente a Brunetto, nell’intervista metti in evidenza lui, io seguo con passione i puledri da quando nascono a quando corrono, ma il vero artefice dei buoni risultati della scuderia è lui”.      
Brunetto, nella zona come conoscitore di genealogie sei imbattibile, hai sempre tenuto poche fattrici per tenerle bene e seguirle.
Sì, il massimo sono stati 4 puledri nel 2007 e nel 2009 , attualmente ho solo Charming Racer e Lerici (la mamma di Tenerife)”.
Ciononostante hai fatto cavalli classici, primo tra tutti (fratello di Lerici) Isle Of Tino (anche quello nome di un’isola locale), purtroppo morto prematuramente.
Se nasceva femmina la chiamavamo Isola Del Tino, è nato maschio e gli abbiamo dato il nome inglese, quindi neutro. Ha vinto il Maschio Angioino, Stabile (con un rush da infarto in retta, entrò in retta a 20 metri dalla testa ad Aversa e riuscì ad acciuffare il leader e favorito), lo Sfollamento del Derby e fece pure secondo a Vincennes nel Prix d'Orthez corsa di gruppo
Un grande dolore nel 2009.
Il 4 febbraio 2009 una peritonite. Ho ancora in mente le parole di mio fratello quando mi ha chiamato quella mattina, piangendo. Il cavallo che ci ha dato per la prima volta le luci della ribalta ci ha lasciato all'improvviso, senza nessun annuncio, lo avremo sempre nel cuore il dolcissimo Isle …
A correre nel ricordo Isle cicatrizzando la ferita di quella perdita, altri tuoi puledri, il più importante Mario Tommaseo, nome del vostro padre, personaggio eclettico.
Sì, quell’anno come nome di località del luogo avevamo già messo alla femmina Manarola, per il maschio abbiamo scelto quello di nostro padre, ottimo baritono e calciatore di serie A; durante la guerra nel 44 ebbe anche il piacere di vincere uno scudetto con i vigili del fuoco di La Spezia contro il Grande Torino di Mazzola Loik Gabetto che purtroppo precipito' a Superga”.
L’eterno secondo Mario Tommaseo …
Abbiam sempre trovato qualcuno che ci ha messo la testa davanti, secondi nel Dante, Stabile, Giovanardi, Nazionale, Societa' Terme Marangoni”.
E Mario Tommaseo è anche il vostro primo stallone.
Sì, ce l’abbiamo in società con l’Allevamento Mariano”.
E ora Tenerife, ai primi attacchi Ehlert vide subito che poteva essere una cavalla importante. E Pasquale gliene ha subito regalato una parte.
Sì, Tenerife l’ha cresciuta Tutino, la prima volta che ci è salito Holger per un trottone disse “cafalla molto pene” e ci chiese se ne poteva comprare una parte, ero entusiasta di quell’interesse e gliel’ho regalata, con il benestare di Brunetto ovviamente. E Holger ha rispettato molto la cavalla, lasciandola crescere e completarsi senza fretta prima del debutto a dicembre. Fare società con Ehlert e con un’altra persona appassionatissima come Diego Mondadori è molto piacevole perché pur essendo in 4 non litighiamo mai e le decisioni sono sempre prese unanimemente nell’interesse del cavallo, come nel caso di Tenerife per la quale è stato importante non avere fretta e non anticipare i tempi”.
Tra l’altro soddisfazione doppia perché tutti campioncini fatti in casa, la mamma di Tenerife, Lerici è sorella di Isle, entrambi figli di un’altra vostra fattrice, Tea Simon, che fu un vostro colpo di fortuna.
Molta. Alla morte dell’allevatore Simonini (anche lui spezzino) volevamo prendere come fattrice Romina Simon, una cavalla che aveva corso in prima categoria; ma le vendevano solo insieme così portammo via anche Tea. Romina purtroppo morì presto (anche se riuscì a darci dei buoni soggetti come Deiva Marina e E Mail Dei Poeti), da Tea invece sono nati Isle Of Tino e Lerici che ha prodotto appunto Tenerife
Tenerife aveva già vinto bene il Marangoni Filly, ma in questo caso soddisfazione inaspettata dopo aver sorteggiato il 14. L’aver corso è merito tuo Pasquale.
Sapevamo di avere la cavalla in grande condizione ma il numero aveva raffreddato molto gli animi. Però io ormai avevo intenzione di fare un giro a Milano e ho chiesto ad Ehlert se correvamo lo stesso; allora Ehlert ha detto che se restavamo con un numero fino al 13 avremmo provato a correre; siamo rimasti all’11 e siamo andati, non con la presunzione di vincere ma con la certezza che Tenerife avrebbe corso bene”.
Ed è andata più che bene con un arrivo a velocità doppia accompagnata dal vostro boato di allevatori, proprietari e (diciamolo) pure di scommettitori dato che l’avete appoggiata a quota grassa (53).
Il boato è stato quello di Brunetto perché dalla tribuna sulla curva finale l’avevamo quasi persa di vista, poi in dirittura abbiamo visto al largo di tutti un siluro a mille all’ora ed era proprio lei con Brunetto che ha iniziato ad urlare di gioia”.
Pasquale, ti han dovuto fare l’antiriciclaggio prima di pagarti la vincita al totalizzatore con Tenerife, a giocare i tuoi cavalli non rinuncerai mai neanche quando le chance non sembrano di primissima …
Non voglio invecchiare … George Bernard Shaw diceva: l’uomo non smette di giocare perché invecchia ma invecchia perché smette di giocare …
Lerici nel frattempo ha fatto altri puledri, dopo il successo con Exploit Caf ora sono tutti con il suo nuovo innamorato Mario Tommaseo.
Sì, con gli altri stalloni fatica a restare gravida, per fortuna con Exploit Caf andò bene anche perché era un incrocio studiato, buono stallone Exploit. Con Mario Tommaseo ha feeling: c’è Voucher che è in allenamento da Ehlert che ci ha detto che il puledro va “bene bene bene”;  poi dallo stesso matrimonio quest'anno è nata Albachiara. Invece figlia della Charming racer e di Mario tra i nati 2015 c'è Zora dei Poeti”.
E allora attendiamoli in pista con la certezza che al Golfo Dei Poeti questi puledri ben allevati scriveranno una nuova poesia.