12/06/2016

Montecatini sabato, a segno ULTRAMATRIX e Edo Baldi nel centrale

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Veniva da qualche prova viziata da errori dovuti ad alcuni problemini ai piedi Ultimatrix che invece stavolta è apparso molto più centrato di meccanica ed ha vinto chiaramente il clou del Sesana al proprio record di 1.14.9. Come sempre impeccabile in sulky Edo Baldi, ma gran parte del merito va a papà “Pastasciutta” Alessandro che con tanta furbizia e mestiere ha colto lancio perfetto in corda con U And Me riuscendo a rientrare a Ushuaia Bi per poi mandare il compagno di colori che ha poi fatto passerella con 600 finali in 43.7 e arrivo in 14.4. Valida seconda la passista Urla Del Ronco che con il suo passo monocorde ha fatto la sua solita buona risalita allo scoperto mentre terza è rimasta U And Me. Si sono eliminati gli altri 4, con sfortunata Ushuaia che dopo aver partecipato alla partenza si è agganciata sulla curva finale con Unica Al Mondo e sarà da attendere quando potrà agire in avanti, mentre la favorita Ursula Fb (già poco centrata nell’ultima falsa partenza) ha sbagliato sulla prima curva (forse senza i ferri anteriori sentiva la pista).
 

Secondo con Urla, Felice Facci si è rifatto con Otto Di Piaggia al top della forma che ha attuato l’amato percorso in avanti e, dopo aver graduato nei 600 iniziali in 46.7, sull’avanzata di Remember Me Sm ha sparato un km finale intorno all’1.14 mettendo in difficoltà l’avversario che ha sbagliato all’ingresso in retta liberando Offen Matto che, dopo aver dato strada a Otto al via, ha guadagnato qualcosa sul leader ed è buono per la prossima unitamente a Rina Da Pisa terza finendo bene.
In fallo con Ursula e con Remember, Enrico Bellei alla prima uscita del 2016 nella “sua” Montecatini ha poi fatto un triplo con Tonga, Saba Del Ronco e Unadimaggio tutte presentate con forma a freccia in su da Gennaro Casillo. Superiori sulla carta le tre femmine hanno però dovuto sudarsela con avversari che si sono giocati le loro chance senza timori reverenziali dando vita a corse che, pur in parte dall’esito prevedibile, sono state comunque lottate e appassionanti. Tonga ha domato con un giro e mezzo allo scoperto le resistenze di Tahir Tadd (che aveva dovuto spendere un mezzo giro iniziale in 30) per sottrarsi agevolmente con 600 finali in 43.6 al regolare Supremo che quei 600 conclusivi se li è dovuti fare a centro pista venendo dalla coda. Caos al mezzo giro finale con Tahir che, un po’ stanca, è venuta un po’ in su per poi riscendere intralciando con quella manovra (involontaria) Sarule e Star De’ Glatignè entrambi sfortunatamente in errore (ma sono apparsi in ordine) al pari di Stellaria Jet che li seguiva.  
Dopo Tonga raddoppio in veste di proprietario per l’appassionatissimo Luigi Lettieri con Unadimaggio che, molto centrata già in sgambatura con Gennaro Casillo con arrivo in 14.5, dopo aver speso  un mezzo giro in 30.9 a centro pista prima di sfilare, ha dovuto respingere un deciso Udor Tal con un quarto paletto in 14.3 (da 1.11.5) per concludere poi netta togliendosi la qualifica di maiden sullo stesso Udor buono per la prossima. Da notare che l’attacco di Udor a Unadimaggio ha provocato un piccolo battibecco al secondo passaggio tra Enrico Bellei e Riccardo Pezzatini (dal parterre abbiam preso un botta e risposta più o meno: “Ma imparerai eh?” “Ti torno a diritto eh!”), e a nostro avviso queste corse combattute  sono sempre spettacolari fermo restando che è legittimo che Bellei con la favoritissima corra davanti come è altrettanto legittimo che Pezzatini con il controfavorito provi a metterla in difficoltà e a fargliela sudare.
Per i colori dello Zio Piero (Baccani) ha fatto invece centro la classica Saba al quarto successo su 4 uscite nel 2016 liberandosi con una frazione devastante della leader Scheggia Grad per isolarsi con 600 finali che abbiamo cronometrato in 41.4. Gran lotta per il posto d’onore con prevalenza di poco per Più Bella Grif su Patatrac Fez e Scheggia, tutti e 3 molto bene. Assurda la quota di 1,00 figlia di un prelievo assurdo e queste quote contribuiscono all’abbandono del pubblico dal nostro sport (non si può giocare 100 e concorrere per 66 …).
Il convegno si è aperto con un handicap nel quale l’ospite Robedamaschi Mark (giocatissimo dal primo pomeriggio dopo essere stato aperto a quota fissa a 2,30 su betflag) con sistemazione da urlo nella categoria ha sfruttato la sua proverbiale agilità tra i nastri per andare davanti e allungare con 600 finali in 43.9 (nelle mani di Daniele Cuglini) sull’altro specialista dello schema Really Dl che ha corso come sempre bene e presto dovrebbe trovare la sua corsa; terzo dopo aver girato con molta incertezza Rainbow Bi che abbiamo cronometrato in 2.30.4 da start a start e sarà da attendere in una corsa con l’autostart; ancora male Rajah Petral in difficoltà meccanica sulle curve.  
Nella gentlemen match tra le due migliori amazzoni toscane docg, le eccellenti Rebecca Dami e Monica Gradi con Toshiba As e Torres Dei Greppi, che si è giocato molto in partenza con la femmina che dal 5 è riuscita, con discesa millimetricamente precisa ma corretta, a saltare Torres e Tonight Lux che si sono eliminati in errore. Da notare che prima di andare in premiazione Rebecca è rientrata in scuderia per rivedere il filmato e sincerarsi di non aver danneggiato i rivali, e in effetti i due sbagliano quando sono già stati superati e vengono ripresi in mano (Torres era piaciuto in sgambatura ed è apparso comunque in forma, Tonight ha preso l’ambio e sarà da rivedere quando potrà attuare l’amato percorso in avanti). Toshiba e Rebecca sono due che quando riescono ad agire in avanti ne perdono poche e hanno fatto melina (“Ormai sa da sola cosa deve fare, non muovo nemmeno le mani, anche in sgambatura dopo che ho fatto un giro e mezzo la Toshiba ha fatto il parzialino senza che glielo chiedessi e passato il palo ha rallentato da sé come dire: ormai ho capito come funziona sto giochino” le parole di Rebecca)  per allungare con 600 finali in 44.2 e arrivo in 14.2 su un buon Tolstoi Del Nord scoperto per l’ultimo km con terza Theodora Op che non sa vincere ma segue tutte le andature; bene (pur scartando un po’ al largo sulle curve) anche Tilt Di Ruggero. Per la Dami (che in corsa è un po’ la fotocopia del marito Francesco Facci) media vittorie nel 2016 di oltre il 35%.
Tentativo di qualifica non riuscito per 2 tre anni, Uras e Unguento, entrambi in errore sulla prima curva; Unguento non è comunque dispiaciuto nel km finale in 1.19.2 ma una nuova incertezza sulla penultima curva gli ha impedito per un decimo (ha fatto 1.21.6 contro 1.21.5 richiesto) di qualificarsi malgrado una bella chiusa nei 600 conclusivi in 46.7 con arrivo in 15.1.   
Riqualifica in 1.18.8 per Ogiuseppesan (training di Andrea Scatolini e guida di Antonio Greppi) ardente in avvio (15.4 il lancio) e arrivato un filo lungo, ma quando è da solo non si impegna e probabilmente verrà avanti di condizione correndo.