17/06/2016

Nazionale Amarcord, con i campioni che rappresentano la nostra storia

di admin

di Paolo Allegri – E' una storia sontuosa quella del Nazionale, una gallery of winners straordinaria, all'altezza di una competizione sportiva al massimo livello organizzata a Milano. Quello che si chiama Derby d'Estate può vantare un albo d'oro sopraffino, con tanti campioni che rappresentano l'eccellenza del trotto. Sfogliamo dal 1970 per ragioni di spazio e già quarantasei anni dicono già molto sul ranking di una race, che con Nad Al Sheba vincitore nel 2010 annovera anche il detentore del recod mondiale per un tre anni, 1.12.1, peraltro ottenuto vincendo di mezza retta. Ma partiamo da ben prima. Ed ecco che le criniere del veloce Tedo, creazione di quel genio di Casoli, quindi ecco lo Sharif di Jesolo di Pino Rossi, poi si va con Marcello Re di Roma, Mazzarini che ha alzato le braccia nella classica milanese prima con Ercole Ac, che seppe replicare anche sul traguardo di Roma,  quindi con Zatopek Ok. La passerella dei grandi del prix d'estate dei tre anni nazionali continua con le femmine virago, cavalle dalla classe diamantina come Giulia Grif, Ilaria Jet e Lana del Rio. 
Due su tre sono made in Piemonte, cioè di quella regione che ha rappresentato un luogo di vocazioni, investimenti e di virtu' nell'ippica che si è sviluppata dal Duemila in poi, nonostante tutto, nonostante la deriva del settore. Giulia Grif la collezione femminile di quel maestro sartoriale di puledri chiamato Marco Smorgon, che in precedenza aveva issato il sauro Nevaio nell'almanacco pregiato di questa meravigliosa corsa ambrosiana. Mint di Jesolo,  altro vincitore del Nazionale, rappresenta la vocazione partenopea con tutta la scuola di questi maestri che da Agnano e dintorni muovono sulla scacchiera della Penisola. Ecco Indro Park, che avrebbe vinto anche un indimenticabile Nazioni. Viking Kronos non ha bisogno di presentazioni. Splendido lampo e con dietro Varenne che si apprestava a rilevarne il ruolo di leader e che leader, protagonista assoluto di tutti i trotti.  Daguet Rapide con Pietro Gubellini è stato un altro che ha impresso il suo sigillo, vittoria da fuoriclasse. Il Derby d'estate, teatro anche di grandi sconfitte, come quella di Lemon Dra: un'improvvisa rottura a pochi metri dal traguardo, figlia, secondo l'immenso Casoli, suo creatore e driver, "da una parte di un'imperfezione della pista e dall'altra -e mentre lo ammetteva aveva gli occhi lucidi- del fatto che per la prima volta, avendo dovuto anticipare lo scatto lo ho toccato con il frustino, perchè non si deconcentrasse. Io la frusta non la uso e lui non ci era abituato..". Casoli, Baroncini, Brighenti, il profumo della BBC, cioè del trotto come storia di vita e di amicizia, ideale titolo di coda di questo amarcord per la corsa che piu' di ogni altra avvicina a quel sogno chiamato Nastro Azzurro. In estate si capisce chi il Derby potrà vincerlo e chi rientra nei ranghi.