11/07/2016

Montecatini, TOMOS D’AGHI nel centrale, saluta la Toscana SALLY BROWN

di admin
di Mario “Amario” Alderici – Veniva da qualche uscita buona ma tatticamente sfortunata Tomos D’Aghi, imbattendosi in duri percorsi esterni contro grandi “chiuse” della testa; stavolta è andato tutto bene per il portacolori di Stefano Bernardi (giustamente festante in premiazione) perfettamente improvvisato da Vincenzo Castiglia che lo han proiettato subito allo scoperto per forzare i tempi al secondo passaggio quando la leader Tatanka Op alzava già bandiera bianca (dopo il lancio in 14.5 aveva fermato, forse “affogandosi” un po’); a questo punto tutto facile per Tomos con km finale in 1.13.5 e 600 conclusivi in 42.9 (a media di 1.11.5) facendo valere la maggior predisposizione al doppio km rispetto a una comunque valida Touluse Om, che conferma la buona forma, respingendo di misura Tomè Dei Greppi; quarto con percorso tatticamente sfortunato Titano Degli Dei che ha subìto il calo di Tatanka dopo averla seguita dal via. Giusta soddisfazione per il bravo Vincenzo Castiglia  che aveva deciso di togliere le campanelle e mettere la briglia aperta a Tomos che non è un cavallo facile ma con Castiglia che lo cura la mattina e lo conosce bene ha dato il massimo: bravo Tomos e bravo Vincenzo!
Dopo la splendida tripletta di giovedì lo scatenato Edoardo Baldi ne ha vinte due anche oggi (balzando in testa alla classifica driver 2016 del Sesana) con Roi De Coeur e con Sally Brown, entrambi rivisti al top dopo alcune prove di rodaggio. Tutto facile per il maschio da leader con lancio in 14.6, km finale in 1.15.2 e ultimi 600 in 43 (a media di 1.11.7) sempre seguito in scia da Rey Tav con il vecchio intramontabile Manlio Capanna.
Venduta prima della corsa e in procinto di partire per le Marche Sally ha invece vinto in modo meritato ma rocambolesco passando per terza sul filo. In partenza è andato davanti Roby che nel convergere in corda ha toccato Sally costringendola all’errore; non era la miglior maniera di lasciare la Toscana per Sally e così, rimessasi in coda, si è prodotta in un ottimo ritorno. In retta Oilcan (che aveva preso la meglio sull’ultima curva con piegata in 13.9) ormai vincitore ha sbagliato, dopo tre tempi di galoppo allargando e fermando si è rimesso ed è transitato ancora per primo sul filo su Roby e Sally. Intervento della giuria che ha distanziato Roby e squalificato Oilcan; ineccepibile il distanziamento di Roby, sulla squalifica di Oilcan c’è da dire che manca una telecamera fissa al paletto dei 100 finali e valutando in prospettiva non è facile stabilire con certezza se un cavallo si sia rimesso prima o dopo il fatidico paletto; l’impressione visiva è però che Oilcan si sia rimesso dopo, quindi condividiamo il giudizio della giuria. Da segnalare che il filmato subito dopo la corsa è stato ritrasmesso più volte al pubblico, bene così.
Il convegno si è aperto con i 3 anni e quote inguardabili (fisse con Uragano Luis a 1,40 e Urdidera a 2,30; tot Uragano 1,13 e Urdidera 3,28), poi ci si chiede perché lo scommettere abbandoni l’ippica??? … Almeno c’è stato un po’ di spettacolo per il duello in pista con la femmina che ha sfruttato il numero interno per andare davanti nel lancio in 14.4 ma il maschio (con in sulkyFederico Esposito) è riuscito poi a prendere la meglio nel testa a testa nei 600 finali in 44.5.   
Trasferta a segno per Maurizio Visco con Refosco Lag e per Davide Nuti con Uganeo Jet. Refosco ha ottenuto strada da Shiraz Dei Greppi e, dopo 600 di comodo, ha allungato con km finale in 1.14.5, ultimi 600 in 43.2 e arrivo in 13.9  avanti a un ottimo Rossano valido allo scoperto in anticipo su Riba Bibi anche lei bene; ha sbagliato sulla prima curva dopo essere andato davanti Sydney Dei Greppi che ha poi inseguito bene con 1400 finali che abbiamo cronometrato in 1.46.2, se tornasse ad evitare divagazioni può centrare il bersaglio.
Notevole il percorso allo scoperto di Uganeo che con km finale in 1.16.1 e ultimi 600 in 43.9 ha prevalso sulla leader Urania DEzze che ha confermato la crescita palesata nell’uscita precedente a Follonica e appare matura per il primo successo; terzo con buon finish Urbino Dei Greppi su Ulia Di Risaia che aveva fatto un po’ di bizze in sgambatura impennandosi e scodellando a terra Michela Racca, nulla di grave per la “Michy Nazionale” che praticamente è caduta in piedi ed è riuscita a gestire al meglio la situazione.
Netto successo per il regolare Supremo che, dopo una lunga serie di piazzamenti correndo bene, è tornato al successo (per la gioia dell’appassionatissimo proprietario Giuseppe Lippo) girando svelto tra i nastri per allungare in progressione nel km finale in 1.14.3 con ultimi 600 in 43.2 e arrivo in 14.1 nelle mani di Manuele Matteini sempre molto bravo nel “mirare” il programma dei propri allievi con percentuali ottime sia in chiave vittorie sia in chiave piazzamenti, alle sue spalle dal via Luster Sf e Rubens Grad.
Nella reclamare per i gentlemen Torres Dei Greppi ha fatto valere una caratura decisamente superiore e, confermando l’ottima sgambatura con arrivo in 14.6 in mano, ha sfruttato la scia della compagna di colori Tamil Dei Greppi per sorvolare il gruppo al mezzo giro finale e fare passerella sulla leader iniziale Toshiba As, buona seconda su Tango Roc che dopo aver trovato tardi l’aria è finito bene e sarà da attendere in prima fila. Per Torres (in sulky Nicola Del Rosso) ultimo km in 1.14.1 con 600 finali in 43.9.
Qualifica con 6 V in pista e test superato per tutte con arrivo in coppia in 1.20 per due allieve di Ehlert con Vanatta (da Dauet Rapide e Annette Hanover) molto piaciuta nel km finale in 1.19.4 e soprattutto negli ultimi 600 allo scoperto in 47.1 con arrivo in 15.6 concludendo tutta in mano ad Holgerone sulla compagna di allenamento Vulcana molto rapida a partire (15.3 il lancio). Discreti gli altri 4: rapida Village People (1.20.4) in scia a Vulcana dal via, poi Vega Del Ronco (1.20.7), Vincecostaleone (1.21) che è l’ultima puledra allevata dall’appassionatissimo Marco Desideri (che mette sempre nomi di registi ai suoi cavalli e stavolta ne ha uniti tre) e Vasco Dei Ronchi (1.21.4) figlio della forte ma sfortunata (perché infortunatasi) Net Profit.