16/07/2016

Amario intervista Elena Villani, che racconta VISONE JET e VA PENSIERO GAR

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Ha fatto scalpore il debutto ad Agnano di Visone Jet, un figlio di Igor Font e Frutute Jet, che ha vinto in 1.15.9; ma al di là dell’ottima media è piaciuta la serietà in un robusto percorso allo scoperto. Sorpresa per molti (quota di oltre 20 al tot) ma non per tutti, dato che la sua proprietaria, la “pasionaria” (cit zio Salvio Cervone) Elena Villani, ci credeva.

Aveva fatto una grande qualifica con mezzomiglio finale in 59, poi già in lavoro avevo visto che ha un’ottima frazione e una testa d’oro; credo che sarà un soggetto in grado di adattarsi ad ogni schema perché è molto duttile”.
In quella corsa sbagliò un altro portacolori di Elena, Va Pensiero Gar (un figlio di Varenne e Galà Dei Pass), che si è rifatto giovedì, con papà Vincenzo in sulky, anche lui in grande stile di forza in 1.16.7 con primo km “nasino al vento”. Aspirazioni di prima categoria con Visone e Va Pensiero?
 
La speranza è quella, però siamo a luglio ed è presto per dirlo, Va Pensieo al debutto e stato sfortunato, giovedì ha mostrato il suo valore; con Visone correremo il 21 al Garigliano e vedremo se replicherà il successo del debutto”.
Tra l’altro la vittoria di Napoli Visone l’ha fatta nel premio intitolato al tuo Campione Obama Gar, derbywinner e vincitore di tanti gran premi.
 
Oltre che Campione è anche il mio cavallo del cuore; alle Aste a mio padre non piaceva, ma a me sì e ho insistito tanto perché lo guardasse a modo e alla fine lo abbiamo comprato”.
E Obama oltre ai tanti gran premi e alle somme vinte (oltre 700 mila euro) ti ha dato la soddisfazione di guidarlo e vincerci alla sua penultima uscita in carriera; nonostante la giovane età (28 anni) sei molto brava in sulky e, avendo iniziato presto, hai già anche esperienza, raccontaci della tua carriera, a quando risale la passione?
 
Sono praticamente nata nell’ippica ereditando la passione dai nonni e dai miei genitori, entrambi professionisti, mio padre Vincenzo driver e mia mamma Cira Comentale ex fantina. Ho iniziato a correre a 21 anni, prima corsa con Logan Bi che però sotto un diluvio universale è scivolato sul pesante dietro l’autostart; il mese dopo ho vinto la mia prima corsa con Lotus Joy”.
A sorpresa, a quota di oltre 13, ma vittoria netta e immagino grande soddisfazione …
 
Sì, anche perché al’inizio potevo correre solo con il paio di anziani routinier di scuderia che avevano programma in gentlemen, Lotus era un piccoletto un po’ limitato ma era una bicicletta, una volta in testa riuscii a graduare il primo km e poi fuga nei 600 finali in 45”.
Altro cavallo piccoletto è Turaco Jet che con te ha un feeling particolare, in professionisti con tuo padre non riesce a vincere, ha vinto 7 volte tutte con te in sulky.
 
Lui è un nanetto che tende un po’ ad animarsi, soprattutto in avvio e con i numeri bassi, attaccandolo tutti i giorni si è creato un bel rapporto tra noi, ci conosciamo bene e qualche volta evita errori e riusciamo a far valere il suo potenziale; ormai è il mio nano, assieme a mio padre cerchiamo di trovare il programma migliore nelle gentlemen”.
Segui tuo padre nel programmare le corse dei vostri cavalli?
 
Sì, io e mio padre collaboriamo in tutto, programmazione, lavori dei cavalli e nel suo lavoro di veterinario che mi serve anche per lo studio essendo laureanda in medicina veterinaria”.
Come e dove lavorate i vostri cavalli?
 
Abbiamo un centro di allenamento vicino a Pompei con piscina e li lavoriamo in acqua o da treno o per trottoncini lì, quando dobbiamo fare prove svelte li portiamo ad Agnano”.
Il tuo successo più bello?
 
Ad aprile a Taranto con Ulterior Vil perché abbiamo  volato; 1.13.4, ha fatto il suo record”.
Nella classifica delle amazzoni quest’anno sei in testa a quota 21 vittorie a pari merito con Alessandra Devidè, ci sei andata diverse volte vicina a vincere questa specie di “frustino d’oro”, con una percentuale sempre intorno al 30% e punta nel 2011 con 30 primi e media vittorie del 35%, ci provi quest’anno?
 
Seguo il numero di vittorie ed è ovvio che mi farebbe piacere, però senza assillo, seguo il programma che devon fare i miei cavalli e cerco di vincere sempre di più.  L’anno scorso 26 successi, meglio di me (nelle corse gentlemen, perché in professionisti Michela Racca ha vinto 33 volte) ha fatto Monica Gradi che è arrivata a 28. Io ci provo, ma le mie colleghe sono agguerrite, tutte molto brave, qui al sud guida benissimo anche Iole Iannaco”.
Com’è il tuo rapporto con le colleghe e con i colleghi.
 
Mi piace quando fanno eventi per le amazzoni, partecipo volentieri perché c’è un bel clima, in corsa ognuna si gioca la sua chance ma prima e dopo la corsa si scherza volentieri, sono manifestazioni carine e serene. Tra i colleghi maschi ce n’è qualcuno un po’ scortese, ma fa parte dell’agonismo, io cerco di correre sempre con chances, quindi quando sono in pista sono combattiva”.
E questo è un tuo pregio.
 
Sì, anche nella vita non mi arrendo mai”.
 
Il tuo difetto?
Ho un brutto carattere”.
 
Non sembra, ti vedo sempre sorridente.
All’ippodromo perché i cavalli mi rilassano, nel quotidiano mi innervosisco facilmente”.
 
Il guidatore migliore d’Italia?
Enrico Bellei”.
 
Da quando ha vinto il Derby e i Gran Premi con Obama Gar?
No, da prima, lo abbiamo scelto perché lo reputiamo il migliore”. 
 
Obiettivi?
Spero che riusciamo a fare bene con i puledri con la V, oltre a Visone Jet  e Va Pensiero ce ne sono altri che fanno ben sperare; Visone è un grande scattista, caratteristiche diverse per Va Pensiero che è un bel passistone. Un altro obiettivo è vincere qualche manifestazione, il Federnat sarebbe il massimo ma quest’anno non avevo il cavallo giusto, altrimenti il Trofeo Regioni, l’anno scorso con Predator Gadd sono arrivata prima in batteria e seconda in finale; quest’anno mi sono qualificata per la finale di Montegiorgio, vedremo”.
 
Lo “zio Salvio” Cervone ti chiama affettuosamente pasionaria, ti piace come soprannome?
Ha visto la mia passione quando circolavo nelle scuderie già da bimba e mi ha dato quel soprannome, sì, mi piace”.
 
Quando vinci mandi spesso baci; lo “zio Salvio” vuol sapere a chi. Li mandi a me vero?
Ahahah. Il bacio è per mio padre, immagino la sua felicità a bordo pista quando vinco; però è un bacio anche per tutti i fans, quindi un po’ anche tuo dai”.