08/08/2016

Il magic moment di ALESSANDRO GOCCIADORO, visto da Ghiradini

di admin

di Giovanni Ghirardini – Qualche fa giorno eravamo nelle scuderie di Cesena la sera del Premio Augusto Calzolari e ne abbiamo approfittato per fare due chiacchere con Alessandro Gocciadoro.

Allora Alessandro non mi sembra che te la stia passando male, la Scuderia sta andando alla grande e soprattutto da pochi giorni sei diventato papa’ per la seconda volta.
Certo io ho gia’ una figlia Giulia che ormai è una ragazzina di 16 anni e il 12 luglio la mia compagna Sinead Sernicoli mi ha dato un figlio al quale abbiamo dato nome Pietro e siamo molto felici.
Parliamo della scuderia, state andando alla grande!
E' vero stiamo andando alla grande, a parte un periodo a fine primavera nel quale abbiamo avuto molti effettivi malati ma adesso e’ tutto a posto.
Quanti cavalli avete ora?
Una cinquantina di cui 15 puledri lettera V che vanno bene e due dei quali hanno gia’ vinto (Vertigo spin e Vanilla sky font).
Una scuderia con tanti cavalli per funzionare deve essere ben strutturata!
Certo ora siamo bene organizzati, ognuno ha il proprio compito e stiamo lavorando bene.
Dicci brevemente da chi e’ composta.
Ovviamente io e mio padre Enrico ci occupiamo della gestione dei cavalli io un po’ piu’ sugli anziani e lui sui puledri, ci avvaliamo di collaboratori fidati come mio cugino Andrea,Mohamed,Omar,Celentano,Simone Basano e due ragazzi bravi coi puledri come Mustafa’ e Ibra.
A livello veterinario?
Ci avvaliamo di vari collaboratori tra cui la Dottoressa Vigliani per il fisico, il Dott.Viti per gli arti e l’osteopata Bresciani.
Per quanto riguarda la burocrazia, i rapporti coi proprietari ecc.ecc.?
Be’ di quello per fortuna, che non e’ un lavoro da poco, se ne occupa Sinead, io sinceramente non ne sono proprio portato.
Facciamo un piccolo passo indietro, tu vieni da una tradizione famigliare vero?
Si mio bisnonno Arnaldo e mio nonno Vittorio erano proprietari mentre mio papa’ Enrico ha collaborato con grandi guidatori come Casoli, Brighenti, Pino Rossi occupandosi soprattutto dei puledri.
E tu come hai cominciato?
Ho fatto il corso allievi ma gia’ da prima lavoravo coi puledri in scuderia da Casoli, Pino Rossi e Mario Rivara, poi col tempo abbiamo aperto scuderia con papa’.
Mi dicevi che una persona molto importante per la tua carriera e’ stato Guido Guareschi.
Certo, un proprietario fantastico mi ha sempre sostenuto, per me e’ stato come un secondo padre.
Una volta aperta scuderia avete cambiato diversi centri di allenamento?
Si, pensa che abbiamo cominciato proprio dal Mariano a Noceto dove siamo ora, poi siamo stati a Montecchio, alla Terra Reggiana, all’Ippocampus…..
E poi dopo l’Ippocampus una scelta coraggiosa, vi siete trasferiti in Scandinavia prima in Danimarca e poi in Svezia.
E' vero il 2012 e quasi tutto il 2013 sono stati 2 anni particolari che non rinnego e che anzi mi hanno fatto crescere sia dal punto di vista umano che professionale pero’…..
Che e’ successo?
E' successo che a un certo punto sono scoppiato, non ce la facevo piu’ e a livello personale ho passato un brutto momento.
A quel punto hai dovuto ricominciare daccapo.
Si pensa che mio padre aveva smesso ed io in scuderia avevo 6 cavalli.
E ti sei rimesso in gioco….
Proprio così e non avrei mai immaginato dopo 2 anni di avere 50 cavalli.
Ma dimmi tu preferisci allenare o guidare?
Entrambe le cose, ma forse mi sento un po’ piu’ allenatore.
E se un proprietario ti chiedesse di usare un catch-driver lo accetteresti?
Ma guarda non sarei contrario in assoluto, pero’ i cavalli che alleno io preferisco guidarli personalmente.
Tu hai avuto tantissimi buoni cavalli aiutami a ricordarne qualcuno.
In ordine sparso: Bordeaux as,Nonant le pin,Crow lg,Chance au chef,Orsia,Linda di Casei,Nephenta lux,Looney Toones e tanti altri che mi anno regalato bellissimi momenti.
Il cavallo del cuore rimane Bordeaux as?
Certo con lui ho vinto il mio primo Gran Premio che era anche il primo a cui partecipavo, il Criterium Vinovo; altre 2 corse che mi sono rimaste impresse sono il Triossi e il Continentale vinti con Orsia con le tribune piene come raramente accade ora.
Ma è vero che voi avete un feeling particolare con le femmine?
Me lo dicono in diversi ma forse e’ solo una coincidenza, puo’ darsi il tipo di lavoro ma io non credo ci siano particolari differenze.
Parliamo di un cavallo in prospettiva derby: Ubertino grif.
Si è un figlio di Libeccio grif, è stato domato da Giorgio Cassani, dopo qualche corsa con lui a fine 2015 è arrivato nelle mie scuderie insieme agli altri effettivi della Horses Our Passion di Federico Rescio e C.
Appena arrivato che impressione ti ha fatto?
Si vedeva che era un cavallo di mezzi ma aveva un brutto caratterino, quando vedeva la  macchina voleva strafare, col tempo si e’ tranquillizzato ed ha vinto diverse corse girando anche di fuori tra le quali l’Elwood Medium e il Societa’ Terme di Montecatini.
Ovviamente l’obiettivo e’ il Derby?
Senz’altro, faremo un'altra corsa e poi andremo direttamente a Roma.
Per concludere Alessandro ti chiedo: avresti piacere che tuo figlio Pietro continuasse la tradizione e lavorasse nell’ippica?
Mi piacerebbe anche se diventasse un buon tennista….(risata) ma in fondo se rimanesse in questo campo, magari in un’ippica migliore sarei contentissimo.
Alessandro ci lascia e comincia la serata lavorativa….. e Urgania cosa fa?…vince il Calzolari con un percorso esterno…..ma non aveva detto che le femmine…..