25/03/2013

Pre Lega risponde al pezzo di Mazzucato in Opinioni Loro

di admin

Il Comitato Pre Lega Ippica ci ha inviato la replica che segue a quanto pubblicato venerdì da Roberto Mazzucato circa la situazione ippica generale e lo stato dell’arte delle riforme e del Comitato stesso, che a nostro avviso resta il gruppo di pressione più attivo nel senso del rinnovamento. Il punto saliente della replica sta nell’annuncio della presentazione di uno statuto che chiarirà e perfezionerà la struttura Lega Ippica. Attendiamo questo documento con interesse perché come anche noi abbiamo più volte detto che nel progetto Lega è un’architettura incompleta. Incompletezza alla quale ora sembra si stia mettendo rimedio.

 

Prendiamo al volo l'occasione di rispondere all'amico Roberto Mazzucato che, con spirito critico, ha toccato molti argomenti interessanti e delicati a cui cercheremo di dare risposte e spiegazioni precise.
Approfittiamo di questo momento di riflessione per imporci un esame di coscienza e fare autocritica. Ricordiamo che il nostro movimento è totalmente volontaristico e che si basa sulla voglia di tutti noi ippici, mai prima compromessi nella gestione del sistema ippico, di reagire ai soprusi e alle ruberie degli ultimi 15 anni.
Come prassi, quindi, intendiamo iniziare questo nostro intervento ricordando che il nostro scopo è di portare un rinnovamento radicale a questo folle sistema.
I nostri obiettivi principali sono: la gestione diretta del settore da parte degli ippici e l'applicazione di regole giuste e severe che restituiscano dignità a questo mondo. L'applicazione di controlli severi a tutti e nessun privilegio per nessuno!
 
Per cui, caro Roberto, cerchiamo di rispondere a tutti gli argomenti da te toccati in maniera coerente con i nostri obiettivi:
 
-Nel Comitato Pre-Lega non ci sono Boss. In 9 mesi 47 persone (ippici importanti) hanno partecipato a decine di riunioni, e tu sai bene come lavoriamo. Chi vuol partecipare ci può contattare liberamente. Tutto si basa sulla massima trasparenza e viene condiviso tra di noi e gli ippodromi. L'Ing. Tomaso Grassi, che tu probabilmente identifichi come Boss mentre noi come alleato per il cambiamento, si è sempre dimostrato, seppur fermo e deciso nelle sue convinzioni, estremamente attento a cogliere le nostre osservazioni ed è sempre stato leale ogni volta che abbiamo dovuto affrontare scelte importanti o momenti critici.
 
-Il progetto di Lega Ippica nelle scorse settimane è stato completamente riscritto con molte modifiche apportate. Al momento opportuno, tra pochi giorni, usciremo con tutti i documenti condivisi. Molti di questi sono frutto di richieste, critiche e suggerimenti arrivati dalla base e dallo studio di altre proposte di riforma, alcune recenti, altre appartenenti al passato.
Lo Statuto è già scritto e tutti gli aspetti giuridici analizzati a fondo da professionisti importanti.
Alcuni di noi stanno lavorando serenamente insieme a rappresentanti delle Associazioni e delle Istituzioni ippiche dimostratisi disponibili e vogliosi del cambiamento. Siamo disponibili al dialogo e aperti a qualsiasi ulteriore miglioria sul nostro progetto. 
 
-Lo Statuto, al fine, ovvio, di mettere l'attività ippica alla base di tutto recita:
Art, 1 comma 1.     La Lega Ippica Italiana è associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato avente lo scopo di promuovere e disciplinare l’attività ippica.
 
-Il progetto destina, fin dal primo incontro di Luglio, almeno il 50% di tutte le risorse generate dal settore al Montepremi.
 
-uno dei punti di difficile comprensione era quello relativo al prelievo su tutti i giochi, incluso le scommesse ippiche, raccolte in ippodromo. Queste risorse, anzichè andare allo Stato, entrerebbero in Lega Ippica e verrebbero, come tutte le altre, distribuite al 50% (minimo) al Montepremi, il resto va alla promozione, alle spese generali, alle provvidenze e all'ippodromo che le ha generate.  Tu eri presente alla riunione di Milano di Imprenditori Ippici e questo punto è stato spiegato minuziosamente. Questa non è una novità, è sempre stato nel progetto. Oggi i giochi raccolti in Ippodromo, incluso le scommesse ippiche, rendono allo Stato diverse decine di milioni. E purtroppo lo Stato è già partito con le Corse virtuali, non certo perchè le abbiamo chieste noi, e con le leggi attuali non ci fruttano un centesimo e ci potrebbero recare ulteriore danno. Con la nostra legge il 50% del prelievo su queste verrebbe dato all'ippica, non solo quelle presenti negli ippodromi ma tutte quelle installate in Italia.
 
-Per quanto riguarda la Governance siamo convinti che un rapporto paritetico con le Società di Corse non sarà un problema se riusciremo ad imporre regole ferree e compensi agli ippodromi legati ai risultati, alle prestazioni e agli obiettivi. Chi li raggiungerà sarà premiato. Chi non li raggiungerà sarà sanzionato. Tutti dovranno avere la possibilità di crescere, grandi e piccoli. Controlli e nessun privilegio. Come in ogni nazione seria, come in ogni azienda gestita da persone serie ed oneste.
 
-certamente le dimissioni di Melzi da Federippodromi avrebbero potuto rappresentare un esempio per tutte le altre Associazioni che, invece, hanno preferito restare immobili sulle proprie decisioni. Di fatto Federippodromi ha respinto le sue dimissioni e noi rispettiamo la decisione interna del nostro compagno di strada. Siamo certi che, come da lui ripetutamente dichiarato, Guido Melzi sarà utile al processo di rinnovamento del settore e che favorirà l'emersione di volti nuovi e non compromessi col passato.
 
-Massimo Passamonti, Presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, era stato ufficialmente invitato al tavolo di lavoro del Mef. Fu chiamato perchè tutte le associazioni ritennero utile anche la presenza dei concessionari, lui ritenne di rappresentarli e il suo intervento fu assai apprezzato da tutti gli 8 di RU, tutti. Sostanzialmente disse che per i concessionari l'ippica rappresenta una fetta minoritaria di business ma che tutti hanno l'interesse che avvenga una ristrutturazione che loro appoggerebbero con un sostegno esterno. Quindi nessuna intromissione!  Nel secondo incontro al Mef ci fu un inutile scontro con Stendardo per un malinteso sul ruolo dei proprietari. Il discorso di Passamonti venne apprezzato dai presenti, tra cui Botti e Meli. Crediamo che il settore abbia bisogno del sostegno di tutte le sue componenti e che sia l'ora di riunire le forze nel massimo rispetto delle regole e delle leggi.
 
-sui comunicati forse abbiamo sbagliato a cadere nelle provocazioni di alcuni. Ci sembrava opportuno, in quel momento, ribattere a certe grossolane fandonie. Come vedi non ci sono più scontri da alcune settimane e si susseguono incontri che speriamo siano forieri di consenso e di unità. 
 
-i rapporti con la politica (di ogni partito) erano e sono gestiti direttamente da noi, abbiamo sempre svolto una azione diretta che andava a sommarsi con quella degli ippodromi.
Da alcuni giorni abbiamo anche un rapporto molto stretto con un esponente importante di M5S. Stiamo presentando il nostro progetto anche su quel canale, con quel sistema.
 
-i Comitati locali "formati da ippici di tutte le categorie che, sorvolando l'appartenenza alle rispettive associazioni, ne ricusano i rappresentanti" godono della nostra più sfrenata simpatia. Finalmente gli ippici si rendono conto che spetta a loro cambiare il sistema e non devono aspettare che qualcuno risolva i loro problemi. Noi crediamo nella rappresentatività, quella vera, e speriamo che le Associazioni comprendano presto questa necessità di trasformazione.
 
-a proposito di utilizzo di social network, cogliamo l’occasione per segnalarti che su www.imprenditoriippici.it stanno per essere attivati dei Think Tanks dove si parlerà, previa severa registrazione, di riforma ippica. Molti degli argomenti di questa lettera saranno trattati su quel forum che aprirà nei prossimi giorni.
 
Speriamo di essere stati utili a fare chiarezza.
Con l’amicizia e la stima di sempre.
 
 Comitato Pre-Lega
 

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