29/08/2016

Il Convegno del Bellei raccontato da Amario, ancora NAPOLEONE LANS

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Non solo gran premio sabato al Sesana ma tante corse qualitative e spettacolari. Prima tra tutte la tris intitolata alla memoria di una “belleiana” come Irma Cacialli, proprietaria della vincitrice classica Valpiana e sempre presente in ogni convegno del Sesana fino a poco prima della sua scomparsa; e il premio offerto dalla famiglia è stato vinto da Enrico Bellei che ha guidato da computer uno straordinario Napoleone Lans(già a segno nella tris di ferragosto) che a 9 anni ha corso sulla media distanza 25 corse vincendone  13, giù il cappello! Portato nuovamente al top della forma da Marjo Natynki (festante in premiazione con gli splendidi figli Emily Bellei e Samuel Bellei) e dalla … “francesina” Michela Racca che in Francia ha durato meno di un gatto in tangenziale (“Non c’erano relazioni umane, si lavorava, si mangiava e si dormiva, quando finito il lavoro uscivo per una sigaretta o uno spritz ero da sola, con chi lo prendevo lo spritz, con la mucca?”) Napoleone si è imposto a media di 1.15.1. In avanti se le sono dati frusta addosso (in maniera eccessiva e assai poco spettacolare) per tutta la corsa Loreto De Santana e Omagis Epi mentre Napoleone è rimasto coperto (ma avanti agli altri due penalizzati) fino ai 600 finali quando ha dato la stoccata in quarta ruota anticipato da Oddone Mp (ottimo come nella precedente tris quando però sbagliò sulla curva finale) e i due hanno ingaggiato un bel duello con Napoleone che quando prende sotto tiro l’avversario non lo molla e infine è passato sullo stesso Oddone ancora ottimo secondo respingendo gli altri due penalizzati, il regolare Renoir Du Lac (con Manuele Matteini che soprattutto in chiave piazzamenti è davvero un cecchino) e Powell Jolly ben tornato dopo un incertezza tra i nastri e da attendere in pista grande.
Doppiette di grandi guidatori, infatti (oltre a Enrico Bellei) hanno vinto e concesso il bis anche Edoardo Baldi e Roberto Andreghetti.
Edo, che ha il pregio di essere (oltre che un eccezionale driver) bravissimo anche nelle vesti di allenatore (ovviamente insieme a tutto il suo team, con papà Alessandro “Pastasciutta”, il fratello Stefano e la compagna Sara Bartolini), ha vinto in due prove per motivi diversi importanti.
E’ andato a segno nel Criterium Toscano (che non è più una classica ma conserva un valore particolare per i puledri) con il promettente Vessillo As che ha ottenuto strada nel lancio in 15 abbondante, ha graduato per poi allungare con mezzo giro finale in 28.5 e soprattutto arrivo in 13.9 (da 1.09.5) avanti a Vale Capar che ha ben esordito e ha rimontato all’interno un buon Valzer Di Poggio che era stato il più veloce allo stacco; sfortunata Vampiria Gifont che perde l’imbattibilità sbagliando sulla curva finale quando veniva via cattiva in terza ruota.
Il raddoppio è avvenuto con Porsche Font per la prima gioia da coproprietario dell’appassionatissimo Paolo Puglioli che la meritava. Qui una partenza da manuale con i nastri dalla seconda fila di Edo (un vero e proprio fenomeno negli avvii da fermo) che è riuscito a filtrare tenendo in terza ruota il rivale Ring Ok che ha finito con lo sbagliare; a quel punto Porsche ha ottenuto strada da Rudedu ma dopo un mezzo giro in un veloce 29.1; nel km finale Porsche è stato preso sottotiro da Papaua Dei Greppi e i due hanno ingaggiato un lungo ed entusiasmante duello con il castrone (sempre un po’ duro a impegnarsi e bisognoso di essere energicamente richiesto) che si è difeso con le unghie e con i denti dalla femmina che a metà retta ha finito con lo sbagliare.
Poteva essere tris per Edo con Ussaro Gifont, anche qui finale entusiasmante con un duello protrattosi a lungo con Unire Jet, mentre ha sbagliato sulla seconda curva la favorita Un De Mai De Rum che poi è tornata platonicamente bene (probabilmente Enrico non ha sentito la squalifica). Ussaro ha respinto Unire nel lancio in 15.5, ha fatto melina fino al km, poi ai 600 finali ha mosso nuovamente Unire e i due hanno lottato a lungo con Ussaro (soggetto particolare che da dietro non passa molto i cavalli e quando è davanti necessita di essere molto sostenuto) che si è difeso da Unire ma nei pressi del palo quando di poco aveva contenuto l’avversario si è piegato verso l’interno della pista e ha finito con l’aprire il galoppo in prossimità del palo lasciando la vittoria a Unire e Davide Nuti (training di Holger Ehlert al triplo in serata). Probabilmente ha influito anche la frusta a destra di Edo (quando vinse la prima corsa Ussaro aveva provato a tenerla a sinistra) che con il cavallo storto nel finale non poteva più prendere le guide in una mano e cambiare mano per la frusta perché Ussaro gli sarebbe finito dentro la pista nell’erba; probabilmente per Ussaro servirebbe una guida mancina, ma in Toscana non ce ne viene in mente (al nord se non andiamo errati Santo Mollo ma è in Piemonte).
Bel doppio anche per Roberto Andreghetti che prima della sfortunata delusione con Tesoro Degli Dei aveva vinto, sempre per il training di Erik Bondo, con Ultramar Bi e Totano Jet.
Ultramar ha trottato a media notevole di 1.14.2 con bella progressione nei 600 finali sulla leader Ugolinast che aveva tenuto ottima andatura da leader e infine è stata stampata per il secondo da Ushuaia Bi che, improvvisata da Enrico Bellei, ha dato la miglior linea di sempre. Dopo l’errore (diventato purtroppo una consuetudine per lui) ho cronometrato Uhuru Dei Greppi in tre quarti di miglio (dai primi 200 al paletto dei 200 finali) in 1.29.4.
Totano l’ha vinta in partenza riuscendo ad andare in seconda pariglia davanti all’avversario dichiarato Tropesien per liquidare sulla curva finale il leader Torres Dei Greppi (che dopo bella sgambatura ci ha provato in avanti) e arrivare al sedicesimo successo in 21 uscite davanti a un buon Tropesien che l’ha seguito tutta strada. Terza dopo l’ormai consueto errore (stavolta breve) Student Of Life.  
Edo Baldi è il Re dei nastri ma nelle gentlemen non è da meno il fratello Stefano che con Miracle Bieffe ha reso dura la vita ai favoritissimi Nedved KyuCarlo Hudorovich con Nedved che alla fine ha fatto valere comunque una categoria di differenza. Dopo girata perfetta Miracle ha fatto melina con un km addirittura in 1.22.3 per poi tentare di darsela a gambe giocando d’anticipo ma con 600 finali allo scoperto in 43.5 Nedved è  riuscito infine a prevalere. Terzo Passion Barboi in schiena a Nedved con la solita precisa guidata da “Notara” di Monica Gradi che non butta via nulla in corsa.