24/10/2016

La passione UNICKA è la forza dei coniugi LAMI, l’intervista di Amario alla Signora GIOVANNA premiata come Signora dell’ippica

di admin
di Mario “Amario” Alderici – E’ una cavalla incredibile Unicka, meravigliosa nel mantello, elegante nel modo di correre e uno spettacolo della natura morfologicamente, saura come Tornese e fredda come Varenne, corre praticamente nuda (solo stivaletti e paraginocchi più per prudenza che per necessità), un computer che vola in ogni schema con una facilità e una naturalezza incredibile, con quella criniera bionda al vento come una bandiera, con quella spettacolare falcata lunga. Una cavalla così, più … unic(k)a che rara è capitata a una coppia da tempo innamorata dei cavalli (“la passione è la nostra forza” lo slogan della loro scuderia Wave) e che va controcorrente investendo sempre più nella nostra disastrata ippica; eloquente anche l’acquisto di una pagina di tutti i quotidiani sportivi per l’impresa di Unicka nel Derby (stravinto al record di 1.12.2 sul doppio km senza forzare) e quel “Viva l’ippica” è stato letto da milioni di persone: una pubblicità importante per il nostro sport.
Meritavano i coniugi Lami una Campionessa così unica (anzi .. Unicka) dopo oltre mezzo secolo di passione e amore per i cavalli. La prima cavalla di Gianluca Lami fu Ravaglina nel 1960 (acquistata dal padre ovviamente, dato che all’epoca Gianluca aveva 6 anni). La passione del Signor Lami e il suo amore per i cavalli è andato sempre aumentando e dopo essere diventato imprenditore di livello mondiale con il suo gruppo di aziende (che producono pellami bovini grezzi) ha creato a Staffoli un paradiso per i cavalli (contesto naturale splendido con tanto bosco e pista sofficissima, un posto curato nei minimi particolari come si vede pochissime volte nei centri di allenamento) con vincitori di classiche in numero sempre crescente (Radiofreccia Fi, Louvre, Savannah Bi, ecc.), coadiuvato e incentivato dalla passione dell’inseparabile moglie Giovanna, come Federico Tesio era stimolato a dare il meglio come allevatore e allenatore dalla passione della consorte Lydia; e non è un caso che nei giorni scorsi la Signora Lami è stata premiata come “Signora dell’ippica” con il “Premio Lydia Tesio”.
Signora Giovanna, anche la sua passione per i cavalli risale a quando era bambina?
Quasi … A dire il vero da bambina non conoscevo i cavalli, però nel 1966 vicino a Volterra conobbi la famiglia Lami che aveva qualche cavallo da corsa dal grande e compianto Romano Nesti, e fu amore a prima vista, sia per Gianluca sia per i cavalli”.
Con una sua predilezione per le femmine, nello specifico per le femmine saure …
Esatto, sono bellissimi i cavalli dal mantello sauro, ricordo il nostro Ajace As, un sauro con una gamba più corta che Bjorn Lindblom riuscì a portare a vincere i centrali. Il nostro primo Gran Premio lo ha vinto una saura, Everglade As, nel Gran Premio Aste 2004 con in sulky proprio Pippo Gubellini come nel Derby di Unicka”.
Qualcuno la chiama Uniscica, qualcuno unìca con l’accento sulla i …
Si chiama Unica, quello è il nome che l’allevatore Pietro Daneri aveva scelto e l’ha chiamata così (sapeva già che sarebbe stata unica per davvero), purtroppo esisteva già una cavalla registrata con quel nome, allora ha aggiunto una k, ma la pronuncia resta unica”.  
Godibile in premiazione la vostra felicità con anche due lacrime di gioia scese al Signor Gianluca. 
E’ stata la realizzazione di un sogno; per alcuni il più grande desiderio è vincere il Lotteria, per noi è sempre stato il Derby, perché il Lotteria se lo perdi un anno lo puoi anche ricorrere l’anno dopo, il Derby per un cavallo invece non passa più, ti giochi la corsa della vita, te la giochi in due minuti e mezzo …
Unicka è riuscito a farlo anche in molto meno di due minuti e mezzo … un missile. Ha mai pensato di poterlo perdere questo Derby?
Sempre! Ci ho sperato e creduto ma non ho mai avuto la presunzione di vincere, finché non è passato il palo non sono mai convinta di vincere”.
Un brivido sull’ultima curva quando c’era un paletto (divelto il giro prima da un avversario) in pista, ma Unicka non l’ha saltato (come farebbero altri cavalli soprattutto da capofila) ma si è allargata evitandolo.
E’ attentissima a tutto Unicka, l’ha visto, l’ha puntato ci ha pensato un pochino e lo ha passato senza spaventarsi; da quando aveva 18 mesi a Staffoli dal suo box alla pista doveva attraversare una parte asfaltata, lei la guardava incuriosita, controllava poi chi passava, il tutto senza mai spaventarsi di nulla, pura sua curiosità femminile verso tutto ciò che la circonda. Ove Kristofferson che l’ha domata (e approfitto per ringraziarlo ancora) mi ha sempre detto che a Unicka piace essere primadonna, che voleva abituarsi per quando sarebbe dovuta andare a ricevere premi. A proposito, se guardi il video del nostro impianto nel nostro sito la prima che si vede è una puledra saura, ovviamente a quel tempo non sapevamo ancora che cavalla in corsa sarebbe stata Unicka, ma per puro caso avevamo inquadrato e filmato proprio lei”.
Una cavalla sensibile e tranquilla.
Sì, buonissima, sia in box sia in paddock, le piace stare con la gente; l’opposto di Radiofreccia Fi che invece va presa con le molle, soprattutto nel box, è una iena”.
Difetto di Unicka?
Ci penso ma davvero non glielo trovo, non perché è mia, ma sinceramente non riesco a trovarle un difetto. Tu che sei un criticone trovale un difetto”.
Difficile, qualcuno dice che non parte forte, ma non le è mai stato richiesto. E’ vero che non è mai andata in testa ma se le girano il frustino dietro la macchina chissà che non sappia anche partire come una saetta.
Tutti i cavalli plasmati da Erik Bondo sono così (a differenza di quando allenava i nostri cavalli Bjorn Lindblom che avrebbe fatto partire forte anche una pecora), lui parte dal presupposto che si deve aspettare, dato che se si spreca la benzina all’inizio poi manca alla fine”.
Questa filosofia ha anche dettato il background in corsa di Unicka che ha aspettato il Derby prima di confrontarsi con i maschi.
In tanti ci dicevano: ma correte le open e non i filly, state buttando via un sacco di soldi! Ma abbiamo preferito fare così (anche se c’è da dire che la generazione delle femmine U è fortissima con anche Uma Francis e Ursa Caf davvero ottime) dato che tante volte è successo di vedere arrivare al Derby cavalli con forme in declino, invece Erik Bondo ha sempre detto che Unicka il top lo doveva raggiungere il giorno del Derby e così è stato”.     
A proposito di Bondo, a inizio carriera la guidava solo lui.
Per lo stesso motivo: bisogna usare poca benzina all’inizio, Erik credeva tanto in Unicka e voleva evitare di spremerla, anche perché le figlie di Love You vanno prese con le molle senza forzare; chi fa di professione il catch driver avrebbe potuto, in caso di lotta per la vittoria, farsi prendere dalla voglia di vincere, frustare la cavalla per il successo, credo sia innata nei driver la voglia di vincere, invece Erik anche se non avesse vinto (come invece Unicka è riuscita a fare comunque) era interessato a far venire avanti di condizione la cavalla senza stressarla minimamente”.
Poi ha vinto con Enrico Bellei e con Pippo Gubellini; per la vostra scuderia vi servite di vari catch driver.
La nostra guida di scuderia è Federco Esposito che è davvero bravissimo. Per i catch driver però sceglie Erik Bondo che a seconda delle caratteristiche dei cavalli e dei driver decide chi deve guidare in corsa e noi ovviamente riconosciamo a Erik la capacità di scegliere la guida più adatta; siamo in simbiosi con Erik e parliamo spesso, trovandoci sempre d’accordo”.
La prima scelta di Erik Bondo per Unicka fu Enrico Bellei?
Sì, però Enrico fu molto corretto e professionale e ci disse che aveva un contratto sulla parola con i proprietari di Uma Francis e che quindi avrebbe portato lei al Derby, è anche a noi sembrato giusto che Bellei mantenesse la sua promessa, così abbiamo deciso per Pippo Gubellini che è stato subito entusiasta di guidare Unicka”.
Striscia di vittorie interrotta solo con il posto d’onore nel Campionato femminile con un contatto in retta proprio con Uma Francis.
Già, gliel’ho detto ad Enrico: proprio noi dovevi agganciare? Però lui mi ha fatto rivedere la corsa dicendomi che se quella in testa viene su lui non può certo scomparire, e in effetti è vero, andò proprio così con Ursa che si allarga un po’, Uma che è costretta a venire più su e c’è il contatto con Unicka che stava per sparare la frazione. Non so se avrebbe preso Ursa, però se la sarebbe giocata; non avere una striscia di vittorie consecutive che sarebbe stata fantastica un po’ mi spiace”.       
Quinto derby della carriera per Pippo, ma questo vale mezzo perché Unicka andava il triplo, però è stato freddo Superpippo a spostare sulla prima curva ma senza opporsi all’ardente Uno Italia e a spostare in punta di dita Unicka quando ha visto il paletto in pista sulla curva finale; in retta prima di iniziare i festeggiamenti però ha anche un attimo comandato; aveva paura di perdere? Ehehe.
Ha detto che anche questa volta è stato passeggero senza pagare il biglietto ma si stava annoiando, allora si è detto: fammi fare qualcosa anche a me sennò qui che ci sto a fare! E ha mosso un po’ le mani”.  
Chi ha scelto Unicka alle aste Its e quanto è costata?
Io e mio marito su consiglio della dottoressa Alessandra Vigliani che è bravissima come talent scout sia di trotto sia di galoppo, studia la morfologia e la genealogia dei puledri e poi ci dà la sua pagella in base alla quale noi poi scegliamo in base alla nostra impressione e al prezzo del puledro. Unicka è costata circa 20 mila euro”.
Poi l’avete domata a Staffoli nella vostra “scuola del cavallo trottatore”. Cos’è la scuola del cavallo trottatore?
Si tratta di un vero e proprio addestramento per i puledri, che inizia con la doma e termina con la prova di qualifica in pista. La classe è composta da puledri di proprietà Wave e di altre scuderie, per un massimo di 22 unità. Nel momento in cui il puledro avrà effettuato la prova di qualifica, il proprietario potrà decidere se proseguire il training in loco e avvalersi del team Bondo, oppure destinare e trasferire il cavallo presso altro allenatore e/o centro. L’iscrizione alla scuola infine, garantisce al proprietario diritto di prelazione per l’anno successivo. L’anno delle U è stato il primo anno della scuola, abbiamo iniziato in un modo impensabile, con Unicka ciliegina sulla torta”.
Nell’ombra ha fatto un ottimo lavoro Ove Kristofferson.
Non gli piace essere sotto i riflettori ma è bravissimo, trasmette la sua tranquillità ai puledri, coadiuvato da Alessandro Rosaspina e Umberto Sguazzo; ora Ove si è preso un po’ di meritato riposo, noi speriamo che torni presto con noi”.
Rosaspina e Sguazzo, due toscani nati con i cavalli, tutte persone di comprovata esperienza nella vostra scuderia, tra cui il mio amico Lorenzo Michelacci, io avevo proposto di farla guidare a lui Unicka nel Derby, avrebbe vinto facile uguale.
Di sicuro, ahah, ma mica potevamo provarci di Lorenzo in scuderia, appassionato, bravo e lavoratore; approfitto per ringraziare tutti gli uomini di scuderia, tutti veramente amanti del cavallo, e quella è la prima cosa! E’ importante che il cavallo abbia attorno persone serene che li amano, in questo modo sono più sereni anche i cavalli e si divertono come ci divertiamo noi amanti di questo sport”.
Prossimi impegni di Unicka?
Il Mangelli, poi il meritato riposo e la rivedrete a marzo – aprile”.
Verrà probabilmente la francese Dawana, c’è l’incognita di affrontare batteria e finale ma la Unicka vista nel  Derby non può temere nessuno.
Contiamo di avere Unicka in grande forma anche al Mangelli ma gli avversari li rispettiamo sempre, soprattutto quando vengono dall’estero per vincere; vedremo e speriamo”.    
Il suo consorte diceva che forse Unicka andrà in razza dopo i 4 anni ma dovrà lottare con lei per ritirarla in allevamento …
No, ma scherzava. E’ vero che preferiamo mettere in razza le cavalle quando sono ancora in forma ma a 4 anni è un po’ troppo. Invece a fine stagione (forse dopo il Freccia D’Europa, il Nazioni e il Galà) andrà a fare la mamma Radiofreccia Fi, e abbiamo preparato i documenti per la monta pubblica del vecchio, inossidabile Louvre”. 
Suo marito Gianluca è gentlemen, differenze tra vedere in corsa un suo cavallo e vedere in corsa suo marito?
Quando corre Gianluca non guardo proprio la corsa, ho il terrore, che possa succedere qualcosa, che ci possa essere una caduta; invece quando corre un cavallo in professionisti seguo la corsa con tanta adrenalina”.   
Con il vestito nero e i fiorellini bianchi; malignità delle signore dell’ippica: ma la Signora Lami ha solo quello di vestito? Per fugare ogni dubbio e ogni malignità chiariamo che lei da buona ippica è molto superstiziosa.
Ahahha! Abbiamo iniziato a vincere con la Unicka che ero vestita così, quindi non si cambia, mi preoccupa solo il fatto che ora inizia un po’ a far freddo. Poi ho l’aglio portafortuna sempre in borsa! Ora ti ho spiegato perché vinciamo, ma non dirlo a nessuno eh, ahahha!”         
Cavallo del cuore?
Non si può dirne uno al posto di un’altro, sono come i figli, non si può dire di amare uno più dell’altro”.
I vostri investimenti non hanno riguardato solo l’Italia ma avete acquistato un centro di allenamento a Le Mans.
Non grande (20 – 25 ettari) ma ideale per allenare i trottatori in attività (mentre per allevare non va bene), abbiamo portato lì alcuni cavalli allenati da Bondo e anche a Holger Ehlert è piaciuto il posto e si è associato all’idea mandando 9 suoi cavalli. Ci sono una quarantina di box, bei paddock e ne abbiamo fatti altri due, abbiamo rifatto la pista tonda e stiamo ultimando la pista dritta. Sia Erik sia Holger sono entusiasti perché è un posto fantastico, mio marito non voleva più venire via da lì perché se ne è innamorato, infatti appena ha avuto oggi delle ore libere dal lavoro è partito ed è andato in Francia anche ora, ha l’intenzione e l’obiettivo di creare una scuderia competitiva all’estero”.
Complimenti ancora per la vostra passione e l’entusiasmo con cui investite nell’ippica, non ultimo l’acquisto della pagina dei quotidiani per celebrare la vittoria di Unicka, anche perché tanti giornali mettono solo un trafiletto nonostante si tratti del Derby.
Quella pagina, con il nostro slogan La passione è la nostra forza, ha voluto essere un ringraziamento a tutti coloro che hanno gioito con noi e Unicka, abbiamo ricevuto tantissime telefonate di congratulazioni e tanto affetto dagli appassionati di ippica e questo è stato il nostro modo per ringraziarli tutti e per condividere con loro la gioia di questo sogno realizzato”.