09/04/2013

Avv. Mattii: «Anche l’ippica nel decreto per i pagamenti della PA»

di admin

In una mail di ieri sera, che qui di seguito riportiamo, l’Av. Stefano Matti ha scritto al delegato Mipaaf Stefano Vaccari sostenendo che le spettanze arretrate per il 2012 rientrano a pieno titolo nel decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale che sblocca i pagamenti della pubblica amministrazione. Di tale dcerto si è molto parlato su tutti i mezzi di comunicazione, sebbene fino ad ora sembra sia stato ignorato dall’ippica.

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onsiderazioni dell’ Avv Stefano Matti nella mail inviata al Delegato Mipaaf alle 18,00 del 8.4.13  

 


Nella previsione del DL di cui sopra (noi lo riportiamo a seguire, ndr) rientrano i crediti delle SOCIETA' di CORSE verso il MIPAAF poiché le loro prestazioni convenzionali sono "somministrazioni" di SERVIZI. E questo è POSITIVO poiché vuol dire che il MIPAAF paga il residuo avere SOCIETA' di CORSE  2012, col fondo costituito con la L 266/2005 nello stato di previsione del MEF per "PROVVEDERE ALL'ESTINZIONE DEI DEBITI PREGRESSI CONTRATTI DALLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO" (così recita la L 266/2005), finanziato col  DL n 1/2012 con UN MILIARDO, ed ora RIFINANZIATO con 500 MILIONI col DECRETO LEGGE 6/4/13 in commento. Talché i 25 milioni residui del 2012 alle Società di Corse non graveranno sul bilancio ippica 2013 di 250 milioni.


    Nel concetto di "somministrazioni" a mio avviso  rientrano pure a PIENO TITOLO le prestazioni professionali di allenatori, guidatori e fantini, utilizzate da MIPAAF per realizzare il prodotto CORSA, onde far girare  il sistema scommesse da cui trarre linfa per il settore. Ed infatti loro sono pagati  direttamente dal MIPAAF a percentuale, per ogni corsa cui partecipano, in base ai Regolamenti trotto e galoppo, in corrispettivo di loro "somministrazione" di servizio o "prestazione professionale" che dir si voglia, come recita l'art 5 del DECRETO LEGGE 6/4/13 in commento.


    Ma nel concetto di "somministrazione" ci rientra anche la corsa fatta dal cavallo, poiché questa, nel rapporto tra proprietario del cavallo, da un lato, e Stato, dall'altro, non è altro che una "somministrazione" di un servizio che il proprietario del cavallo rende allo Stato, attraverso la messa a disposizione del suo cavallo che corre nell'interesse dello Stato, il quale paga il proprietario per la "somministrazione" resa coi PREMI al TRAGUARDO che mette a disposizione degli stessi.


    Quindi voglia il MIPAAF, anche grazie ai riconoscimenti di debito fatti da ex ASSI a tantissimi operatori ippici, del loro avere per il 2012, inserire gli stessi negli elenchi dei creditori del MIPAAF ex art 5 del DECRETO LEGGE 6/4/13, pubblicando in Gazzetta Ufficiale odierna, affinché lo Stato PAGHI il residuo montepremi 2012 che l'IPPICA avanza (50 e + milioni) col fondo di cui al predetto DECRETO LEGGE 6/4/13 e non col montepremi 2013-2014-2015, secondo la previsione del Decreto interministeriale 31.1.13, ora ampiamente superato dal DECRETO LEGGE predetto.

    Distinti saluti.

Avv Stefano Mattii


Art 5 del decreto pagamento debiti PA

1. Ai fini dell'estinzione dei debiti dei Mnisteri per obbligazioni giuridicamente perfezionate relative a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati alla data data del 31 dicembre 2012…..  ciascun Ministero predispone un apposito elendo dei debiti scaduti in ordine cronologico con l'indicazione dei relativi importi…..

2. Per garantire il concorso al pagamento dei debiti di cui al comma 1, ……. il fondo di cui all'articolo 1, comma 50, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è incrementato di 500 milioni per l'anno 2013 ……..

3. Ai fini del monitoraggio, le Amministrazioni trasmettono ai coesistenti Uffici Centrali di  Bilancio, con cadenza trimestrale, un prospetto dei pagamenti dei debiti di cui al comma 1 …………………

4. Per la eventuale quota dei debiti non soddisfatta con il Fondo di cui al comma 2 e al fine di prevenire il formarsi di nuove situazioni debitorie, i Ministri interessati entro il 15 giungo 2013 definiscono …….. un piano di rientro volto al conseguimento di risparmi attraverso misure di razionalizzazione e riorganizzazione della spesa. Ai fini del suddetto piano di rientro possono essere utilizzate le dotazioni finanziarie delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196.