28/02/2017

Andreani, UNA BELLA GAR nonostante la pista piccola, la pagella di Amario

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Anno nuovo nomi nuovi nell’ippica italiana; i primi due mesi del 2017 hanno visto alla ribalta diversi soggetti che in precedenza non avevano ancora vinto ancora un gran premio, prima Tano Fohle Sm, poi Super Star Reaf, ora Una Bella Gar. L’allieva di Lucio Colletti e Antonio Greppi (team a segno 3 volte su 3 in giornata) già in passato aveva fatto vedere mezzi fuori dal comune ma ha avuto bisogno di essere inquadrata al meglio; ora è esplosiva e la bellissima vittoria in Francia era eloquente. Stavolta c’era contro la meno gradita pista piccola; Una Bella ha sbagliato nella falsa partenza e in corsa è stato fenomenale quell’ottimo catch driver che è Antonio Greppi a tenerla di trotto. Dopo l’avvio, in cui era in linea con Uragano, il guidatore fiorentino l’ha presa in mano per farle affrontare in rallentamento la temuta prima curva; è così sfilato in avanti il favorito Uragano Trebì che, dopo il lancio in 15.2, è andato via a ritmo tranquillo approdando al km in 1.17.4 e a quel punto sembrava in una botte di ferro. Invece Uragano ha allungato bene nel quarto precedente l’arrivo in 28.5 ma in retta si è piantato (faringite e senza ferri ha sentito la pista rientrando risentito ai piedi) dando via libera a Una Bella Gar che si è affermata in 1.14.4 con 600 finali in 42.9 facendo molto meglio le curve successive rispetto alla prima. Oltre ad Uragano si sono arenati alla distanza coloro che avevano agito al largo (escluso Uno Italia in errore ai 500 finali, animandosi troppo nel momento in cui viene stappato, quando era ancora tonico sul leader) e per le vie brevi sono emersi alle migliori piazze Uma Dany Grif, duttile e adatta alla pista piccola, che ha subìto sulla curva finale l’anticipo millimetrico di Una Bella (appiedato Greppi) e il sorprendente Un Vero Hbd che in partenza aveva subìto l’errore di Ursa Caf (che al rientro era troppo in gas tra i cavalli) che sarà da rivedere in pista grande. Paciarotta la quota di Una Bella Gar, 4.53.

UNA BELLA GAR – In errore sulla piegata nella falsa partenza, dopo l’avvio svelto Antonio Greppi (sempre ottimo tatticamente) l’ha ripresa in mano facendole affrontare in decelerazione la piegata, segue tutta strada il leader, sposta dalla sua scia sulla curva finale e lo coglie in crisi chiudendo in piena spinta a media di 1.14.4; è maggiormente adatta alla pista grande però a parte la prima curva le altre le ha fatte bene (l’ultima l’ha volata). Voto: 8,5
UNO ITALIA – Ardente, sposta subito, sul rallentamento della testa deve muovere allo scoperto e va sul battistrada, ai 500 sembra ancora bello tonico ma quando viene stappato si anima e sbaglia. Voto: 7
UMA DANY GRIF – Specialista della pista, terza in corda, segue tutta strada in quota Una Bella provando su di lei sulla curva  finale ma subendone l’anticipo millimetrico (appiedato Antonio Greppi). Voto: 6,5
UN VERO HBD – La sorpresa della corsa. Subisce in avvio l’errore di Ursa Caf, in coda, recupera posizioni lungo la corda, finisce in leggero crescendo per le vie brevi. Voto: 6,5
URLO DI POGGIO – Quarto in corda, muove al giro, prova a centro pista ai 500 finali, resta bene in quota sul passo; per caratteristiche è più adatto alla pista grande. Voto: 6
URSA CAF – Come già nel Derby sbaglia prima del via animandosi molto, stavolta anche condizionata dalla curva a raggio ridotto; da rivedere in pista grande. Voto: 5
UFO GIUS SM – Fuori categoria, al largo, ai 500 finali sull’accelerazione della testa chiama la mamma. Voto: 4
URCEUS MDM – Fuori categoria, al largo, non avanza. Voto: 4
URAGANO TREBI’ – La delusione della corsa; è stato il vero Uragano solo per 1400 metri, in avanti con lancio in 15.2, va via a ritmo tranquillo, allunga nel quarto precedente l’arrivo in 28.5, in retta si ferma; prestazione troppo brutta per essere presa alla lettera; è rientrato risentito ai piedi (senza ferri ha sentito la pista) e gli è stata diagnosticata una faringite. Voto: 4
ULTRA DI CASEI – Sollecito dalla seconda fila, nello scendere in corda sbaglia, da rivedere. Voto: s.v.