01/03/2017

Il Ponte Vecchio Day (e Casillo day) raccontato da Amario

di admin
di Mario “Amario” Alderici – E’ stata una bella giornata quella del Ponte Vecchio, anche meteorologicamente, con un pubblico piuttosto numeroso per i tempi che corrono. Venendo alle corse (pista veloce, un po’ dura) il convegno è stato dominato dal team Casillo che, oltre a Tano Fohle, ha visto a segno altri 4 soggetti. Nella prova di spalla al gran premio però il training effettivo a dire il vero è dell’emergente Afrim Smidra con Thesaurusche ha colto il terzo successo consecutivo nelle mani di Enrico Bellei al miglior agguaglio della riunione di 1.12.2. Thesaurus si è disinteressato dell’incandescente fase iniziale, nella quale Tessa Ob Sonic (dopo aver respinto Pantera Del Pino nel lancio in 13.1) ha preso la mano con 600 iniziali addirittura in 41.1 e primo km in 1.10.9, per far valere finale più fresco su un’ammirevole Pantera; ottimo rientro per Terra Dell’Est, terza e da attendere alla prossima; ha sbagliato Tantalio al quale non venivano via i tappi e nel ripetuto tentativo di Federico Esposito di scuffiarlo si è incattivito, ma è apparso in grande condizione.
Per il training di Gennaro Casillo il “Cannibale” Enrico Bellei si era già affermato con Ulisse Many, anche lui al terzo successo a seguire, stavolta in maniera eccellente. Ulisse ha vinto di forza in percorso allo scoperto in 1.12.9 con seconda parte di gara in 57.3 domando le resistenze di Ur Tab Di Azzurra che aveva dovuto spendere un lancio in 13.4 per contenere Ussola e che si è conficcato un paletto nella ruota che strusciava poi a terra per tutto il percorso (se non ne ha frenato la corsa di certo non l’ha agevolato). Anche qui terzo con bella impressione un “bondiano” al rientro, Urano Cup.
Gennaro Casillo ha fatto centro personalmente con Uanita Ur da leader con lancio in 14.2 e seconda di parte di gara in 58.9, arrivando però un filo lunga e Gennaro è stato costretto a comandarla energicamente per sottrarsi al grintoso Urzulei che, finalmente esente da errori, ha corso benissimo tutta strada scoperto e infine ha prevalso per il posto d’onore su Ussaro Egral chiuso in scia a Uanita. Ha sbagliato la favorita Ursula Capar apparsa ancora in difficoltà meccanica.
Gennaro ha fatto pokerissimo in chiusura con Sugar Bred (figlio di Brads Photo, stallone al triplo in giornata essendo padre anche di Ulisse Many e Thesaurus) affidato all’ottimo Alessandro Muretti che è stato bravissimo sulla prima curva a rimettere al volo Sugar e, in seguito, a prenderlo in mano quando ha scambiato dando l’impressione di voler ripetere l’errore. Nel km finale in 1.12.7 Sugar ha fatto valore maggior prestanza rispetto al leader Parsifal, poi battuto per le migliori piazze da Temple Team, che l’aveva seguito dal via girando come un gatto dalla seconda fila ma nel finale non ha potuto essere comandato a fondo perché perfettibile di meccanica, e da See You Later che ha visto l’aria a pochi metri dal palo ed è finita più forte di tutti tra i paletti e Parsifal mettendo sul palo il nasino davanti a quello del maschio con km conclusivo che ho cronometrato in 1.12 secco.
Alla quinta il team Casillo non c’era. La corsa è vissuta sul duello tra Vigor Op al comando e Vincent Zs che sulla curva finale si è disunito. Via libera così per l’interessante puledro di Edy Moni che ha fatto passerella da leader (13.8 il lancio sull’accondiscendente Velatri Lung) in 1.15.3; porta ancora i ferri pesanti e quando Edy potrà alleggerirlo dovrebbe diventare un ottimo cavallo da corsa. Per il secondo l’appostato Visconti Laser ha battuto la sorpresa Velatri Lung che è arrivato un filo lungo ma dopo aver fatto partenza e che cresce ad ogni uscita e sarà da seguire in categoria inferiore a questa.
Il convegno si è aperto con una gentlemen vissuta sulla lotta iniziale (28.3 il primo quarto) tra Noram Lb e Scuhmann Bigi, che ha spianato la strada al primo successo in carriera della regolare Theodora Op (Sandro Gori in sulky per il training di Lucio Colletti) che dopo corsa di rimessa in corda ha infilato sulla curva conclusiva Scuhmann e ha fatto valere finale più fresco; alle sue spalle il passista Truxelli mentre per il terzo Scuhmann ha risolto a suo favore la lotta personale con Noram.
Detto che è stata una bella giornata che ha rivisto tanti appassionati parlare di corse nel parterre, detto che è una fortuna che il trotto a Firenze ci sia ancora grazie ai dirigenti (in testa Cesare Meli e l’appassionatissimo e gentilissimo Roberto Cesari), detto che il personale dell’ippodromo (totalizzatore, bar, eccetera) è a misura di cliente e molto educato, veniamo alle note dolenti: premesso che chi viene all’ippodromo (sia da tempo sia per le prime volte) spesso si appassiona al cavallo, scambia opinioni con gli operatori, magari poi compra un cavallino da corsa, eccetera, bisogna evitare di proporre al pubblico delle cazzate. Già nelle piste all’interno di quelle del galoppo le corse  non si vedono benissimo, se si offre al pubblico la quota fissa e gli si propone delle quote inferiori a quelle (già da strozzinaggio) di snai e di betflag ci si dà la zappa sui piedi. Sarebbe invece da proporre una quota più allettante (una percentuale di allibramento intorno al 110 – 115% con eventuale perdita finanziata dalla società di corse) rispetto ai provider nazionali, perché in questo modo la gente è incentivata a venire all’ippodromo , spende al bar, al ristorante, magari un giorno compra un cavallo da corsa, si crea cultura ippica. Se invece nel freddo della tribuna, vede i cavalli lontani perché la pista è interna a quella del galoppo e trova quote peggiori di quelle delle agenzie la prossima volta sta al caldo in una sala corse e spunta quote migliori …