02/03/2017

Riparte il circuito classico delle V, Amario fa il punto delle new entry sulla strada del Derby

di admin
di Mario “Amario” Alderici – Con l’Etruria di metà marzo a Firenze riprende il circuito classico anche per la generazione 2014. Fermi i big che avevano portato il fieno in cascina nel 2016 dall’Allevatori dominato dal leader della generazione, il praticamente imbattuto Vivid Wise As (7 vittorie e un errore nel Nazionale su 8 uscite) davanti agli ottimi Vessillo As e Vampire Dany, altri soggetti si sono messi in luce in questo inizio anno sulla strada del Derby.
Terzo successo consecutivo (con record in 1.13.4 vincendo) a Milano per Venere Grif, cavalla di genealogia regale (figlia di Varenne con madre da Viking Kronos, Fauve Grif). Una bella saura la sorellina di Princess Grif, probabilmente il meglio di sé lo dà di rimessa (da sola in avanti ha qualche problema caratteriale perché tende un po’ ad allargarsi e a rallentare) ma ha saputo vincere bene da leader a Milano senza arrivare all’ultimo buco. In pista con 4 ferri non leggeri, campanelle e cuffino, dovrebbe essere un buon prospetto da prima categoria. Nei 600 finali di Venere in 42.3 non ha perso un centimetro allo scoperto un’ottima Vanguardia, passista neo acquisto dell’appassionatissimo Christian Dell’Aquila e cavalla un po’ nervosa ma dotata di grande speed.
Perfettibile di camminata ma molto potente Von Wise As a segno di forza a Roma in 1.14.1 con seconda parte di gara allo scoperto in 58.5 in una corsa in cui è stato ritirato sul campo (e sarà da valutare al rientro) l’ardente e poco gestibile ma interessantissimo Valent Sf che a dicembre aveva vinto trottando sul doppio km al record di 1.13.7.
Nella stessa giornata notevole rientro vincente di Vash Top (figlia di Ready Cash con madre da Varenne) in un notevole 1.14.3 con 600 finali in 43.5 facili.
Quattro primi e un secondo in cinque uscite sono il biglietto da visita del potente Van Gogh Grif; l’ultima a Treviso al rientro in un ufficiale 1.14.8 vale in realtà meno di 1.14 dato che (perfettibile davanti sulla pista un po’ dura) ha sbagliato al via; soggetto di gran parziale per ora destinato ai centrali, porta i ferri pesanti, tra un po’ di mesi quando sarà possibile alleggerirlo davanti sarà un soggetto importante se risolverà i problemi di meccanica.
Bella impressione togliendo tutti i ferri per Vitruvio che ha vinto alla Maura in 1.13.3 con 600 finali in 42.5.
Due su due a gennaio a Milano (la prima in 1.13.9, la seconda in 1.13.2) per Vernissage Grif che ha mezzi enormi solo in parte espressi per problemi caratteriali e una meccanica perfettibile; sta maturando e ha potenza e parziale da prima categoria. All’ultima a Firenze ha sbagliato per un fatto episodico (ha rotto il legalingua e ha messo la lingua sopra l’imboccatura) in una corsa vinta da un altro ottimo soggetto come il veloce Vento Spritz che sa agire in ogni schema e in quella occasione ha agito in avanti con lancio in 13.7 e seconda parte di gara in 58 per sottrarsi di poco al finish del regolare Valerio Font che migliora ad ogni uscita e in quell’occasione ha trovato tardi l’aria. Piaciuta senza riserve la prima con Lorenzo Baldi (che aveva in scuderia anche il padre Gruccione Jet) per il regolare Vircan che, confermando i buoni lavori, dopo aver fatto partenza dal 6 è rimasto scoperto per un giro e mezzo prima di passare di forza  e isolarsi in 1.15.3 (a Bologna) con 600 finali in 43.6 e arrivo in 14.3. Due vittorie nelle ultime due uscite per Voltaire Gifont, l’ultima in 1.13.2, velocità propiziata però dalla scannata iniziale (42.3 i primi 600) tra due rivali. 
Reduce da due ottimi e netti successi Venivici Roc, un figlio di Nad Al Sheba pronto al salto di categoria e a segno nettamente a Napoli, in una corsa in cui ha sbagliato Victory Wind (ha un po’ paura in mezzo ai cavalli) che a fine gennaio si era imposto in 1.13.7. Il sauro fratellino di Prince Wind dell’artiere Vincenzo Russolillo ha ottimi mezzi, è stato portato avanti senza fretta da Massimo Finetti con il lavoro al mare e, da soggetto ancora un po’ acerbo (ha bisogno di essere messo sulle gambe nella fase iniziale), è da attendere in miglioramento, dato che corre con tappi e molto peso davanti. Sempre nei primi tre posti in carriera il veloce Vandalo Giò; l’allievo di Rebecca Dami e Francesco Facci (che lo allenano a casa) è migliorato molto dopo la castrazione (in passato faceva delle difese, ora è diventato regolarissimo) ed è giunto alla quinta vittoria consecutiva battendo in preferenziale un ottimo soggetto come Vertigo Spin che ha stracorso allo scoperto. Il pupillo dell’appassionatissima Ada Bertoni (e ovviamente del coproprietario Stefano Paladini), soggetto ai limiti della prima categoria, veniva da una bella vittoria a Firenze, nella quale dopo essere sfilato in avanti (anche se si adatta ad ogni schema, è bravo e duttile, sa fare un po’ tutto) ha trottato in 1.15.3 sul doppio km con secondo giro in 1.13.8; bella meccanica e testa d’oro, anche se è un po’ pigro. In quella corsa (a disagio sulla pista dura) ha sbagliato ai 600 finali quando era in mano Vincennes Font che su una pista morbida può essere un cavallo di prima categoria. Due su due dal rientro con il nuovo training di Holger Ehlert per la veloce Valdivia da leader, a Roma con 600 finali in 43.3, a Milano in 1.13.3. Botto a sorpresa in 1.14.6 a Treviso, chiudendo con ancora del buono in mano, per Volpelli; il portacolori dell’appassionatissimo Roberto Stancari, affidato in corsa alle mani di un ottimo catch come Marco Volpato, è più tranquillo e gestibile rispetto alle due sorelle Papalla e Toscarella,  sta completandosi muscolarmente con il lavoro al mare e con ferri più leggeri davanti, accorgimenti adottati da Gianluca Mastromatteo. Rientro vincente a Firenze (con il nuovo training di Erik Bondo) da leader in 1.15.5 con 600 finali in 44.3 per Villeneuve Grif che già a inizio carriera aveva mostrato di essere un buon prospetto. In grande crescita Vigor Op a segno domenica a Firenze in 1.15.3 in avanti; porta ancora ferri pesanti e quando sarà possibile alleggerirlo dovrebbe migliorare molto.