22/03/2017

Due chiacchiere con LUCIO BECCHETTI, Power Action è nel mio cuore

di admin

di Giovanni Ghirardini – Lucio Becchetti fa parte dello zoccolo duro degli allenatori/drivers che ha resistito allo tsunami che ha colpito Roma qualche anno fa con la chiusura di Tordivalle, il periodo di stallo, il “purgatorio” delle corse all’incontrario e che ora con l’apertura di Capannelle trotto ormai consolidata ha ricominciato a riprendere fiato……
Sono stati tempi duri per il trotto romano, se sono ancora qui con la mia scuderia devo ringraziare i miei proprietari storici che non mi hanno mai abbandonato e tra questi ci metto anche mia madre che ogni tanto mi compra qualche cavallo……..
Andiamo un po’ indietro, parliamo di te dei tuoi inizi, come nipote di Carlo Bottoni non potevi non entrare nel mondo del trotto ?
Certo, fin da piccolo frequentavo Tor di Valle e il trotto mi è subito entrato nel sangue quindi appena ho potuto ho fatto l’artiere e mi sono iscritto al corso allievi.
Con chi hai cominciato ?
Con la scuderia Ossani Cencio (Gioacchino) e Romolo ed è proprio con un loro cavallo, Prost, che ho vinto la mia prima corsa.
Quanto tempo fa ?

Ma, considera che ho 40 anni e che ho cominciato il corso allievi a 18…..
Ok te lo dico io era il 15 febbraio 1997, sono più di vent’anni.
E' si il tempo passa ma il ricordo è ancora indelebile.
Poi ?
Poi ho avuto un'esperienza in Toscana alla Scuderia Lenzi a fine anni 90 per poi dopo poco più di un anno tornare a Roma dove ho aperto scuderia per conto mio ma non all’Ippodromo.
E dove ?
Al mare a Torvaianica a pochi km dal posto che mi sono costruito 3 anni fa e nel quale risiedo oggi con la mia scuderia.
Direi che le cose sono andate bene visto che hai vinto quasi 900 corse in questi anni ?
Certo, c’è stato anche un periodo che guidavo tantissimo per il Team Hollmann/Bellei e per Lucio Colletti ed ho vinto tante corse, forse potevo andare in scuderia da loro ma ho preferito rimanere a Roma con la mia scuderia e stare vicino alla mia famiglia.
Ormai ti sei specializzato nel lavorare al mare.
Si, penso sia l’ambiente ideale per i cavalli e in questi anni i risultati mi hanno dato ragione.
Come è composto il tuo Team ?
Ho i miei collaboratori storici che sono con me da una decina di anni ovvero: Valerio, Pino, Gianni, Giuseppe ed Augusto, mentre per quanto riguarda l’aspetto burocratico mi aiuta mio padre Renzo.
In questi anni abbiamo visto risultati eccezionali per cavalli che si sono rigenerati, mi vengono in mente Nando font, Pace del Rio, Radice del nord e tanti altri…..
È vero sono cavalli che mi hanno date tante soddisfazioni che ti premiano del lavoro e di tutti i sacrifici che fai.
Ricordo anche quando vincesti il Riccardo Grassi a Cesena con Lester nel 2012…
Certo è il mio unico Gran Premio vinto, anche se poi ho collezionato tanti piazzamenti prestigiosi e qualche vittoria anche all’estero.
Ma il tuo cavallo del cuore qual è ?
Non ci sono dubbi Power Action. 
Come mai ?
È un cavallo che ho plasmato io e che mi ha fatto sognare al derby 2012 quello vinto da Pascià lest, nel quale sono arrivato terzo in batteria e per pochissimo non mi sono piazzato in finale.
Ma tu ti senti più allenatore o guidatore ?
Entrambe le cose, la soddisfazione maggiore è formare un cavallo e poi portarlo in corsa.
Se un proprietario ti chiedesse di affidarti ad un catch driver di dispiacerebbe ?
Non sarebbe un problema, non sono geloso…
Attualmente quanti cavalli hai in scuderia ?
Una trentina, tra cui 7 puledri lettera Z.
Come ci risolleviamo da questa crisi Lucio ?
Ormai non so più cosa dire, speriamo di avere toccato il fondo e cerchiamo di risollevarci; io continuerò ad usare le mie armi ovvero il lavoro e la passione.