30/03/2017

Mirafiori, il ritorno in Italia del grande TIMONE EK

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Sentivamo la nostalgia di un campione come Timone Ek (2), anche perché sin dalle prime uscite abbiamo sempre sostenuto che fosse un cavallo fuori dal comune. E il tempo ha sempre più consolidato il valore del gioiello degli appassionatissimi fratelli Lettieri (Luigi e Domenico), persone che per l’entusiasmo riversato in pista meritavano di avere un primaserie così. Timone sentirà aria di casa e ritroverà il driver con il quale vinse i primi gran premi, Enrico Bellei che può stabilire il nuovo record di vittorie per questa classica avendo vinto 4 volte (come Sergio Brighenti e Roberto Andeghetti), una con El Nino al record della corsa che resiste da 10 anni di 1.11.6. Cavallo che sa leggere e scrivere, Timone si adatta a tutto, a Torino ha corso due volte vincendo in grande stile in entrambe le occasioni, è in forma e, dopo la vittoria nel Plateau De Gravelle, all’ultima è solo sesto ma contro rivali del calibro di Timoko e Un Mec D’Heriprè, trottando comunque in 1.09.9 senza vedere mai la corda. Il primo aprile il figlio di Mr Vic non se la porta certo da casa (pur essendo un favorito evidente) perché troverà sulla sua strada tanti ottimi rivali, in una corsa nella quale non ci sono comparse, primo tra tutti un Tesoro Degli Dei (6) piaciuto senza riserve nel vittorioso rientro nel Padovanelle nel quale era annunciato non ancora al 100%; anche Tesoro ritrova in sulky il driver con cui vinse il primo gran premio (il Città di Padova). Nel Derby 2015 Timone incappò in una giornata sfortunata sbagliando insolitamente e Tesoro fu battuto dal veloce Testimonial Ok (7) che da quel giorno non ha più vinto ma vale più di quanto dica la carta recente ed è piaciuto senza riserve in lavoro a Bologna trottando in 1.57 con i ferri con secondo giro in 57. E non saranno solo Tesoro e Testimonial a cercare di fare il più classico dei pesci d’aprile a Timone; se l’allievo di Souloy ha più volte battuto quello di Bondo  e quello di Gocciadoro diventando l’indiscusso leader della generazione, c’è un coetaneo che come avversario sarà una novità e si presenta con carta eloquente di 18 primi in 26 uscite: Tano Fohle Sm (14) che correndo sferrato agli anteriori è molto migliorato di meccanica e ha iniziato l’anno con tre vittorie classiche a seguire; dovrà agire su un binario senza manovrare e la distanza è un po’ breve, ma la forma è al top e l’ultima è stato un posto d’onore (trovando Specialess che ha viaggiato da leader in 1.11.5) con tattica prudente, in una corsa in cui ha sbagliato sulla curva finale ma è ugualmente piaciuta molto la rientrante Rania Lest (8) che, dopo essere stata curata ad un ginocchio, ha lavorato bene e se spara da vicino la frazione (ora agisce bene anche di rimessa) può anche fare il colpaccio, essendo meno ardente e più gestibile, miglioramenti che hanno visto protagonista anche Super Star Reaf (13) al top della forma. Di quelli che non hanno mai vinto nel circuito classico il più che intriga è l’appostato Super Fez (1), con in sulky Gabriele Gelormini che torna sulla pista di casa, che quando ha provato nelle corse di gruppo non ha centrato il marcatore ma è cresciuto e si trova benissimo sulla pista. Così come non va affatto trascurata Roxanne Bar (3) che rischia di essere presa in velocità in partenza (la distanza breve non la agevola) ma sa agire al largo e torna in Italia dopo una buona carriera francese che l’ha vista vincere due corse di gruppo. Da vedere la prima con il nuovo training di Ehlert del veloce e ardente Superbo Capar (5) che ha preso a sbagliare a ripetizione quando parte a rete; nell’amato percorso in avanti ci starebbe ma sono tanti mesi che non fa una prestazione decente e rappresenta una grande incognita, però ha lavorato molto bene, quindi attenzione. Di recente ha sempre sfortuna la regolare Tamure Roc (11) che stavolta ha contro il numero, ma per la frazione non può essere completamente trascurata. La posizione condiziona la chance di Rue Du Bac (10) e di Positano D’Ete (9), il primo è reduce da 4 successi consecutivi ma al via rischia di subire la partenza non veloce di Roxanne  che lo precede, il secondo all’ultima guadagna su una testa che chiude il mezzomiglio finale in 56 scarsi ma a questi livelli non è mai stato un vincente. La forma non dovrebbe bastare a Sonia (12) e a Pancottina Bar (4), però in Francia la prima ha vinto all’ultima in mano e si adatta ad ogni schema e la seconda è cresciuta e svelta, in una corsa nella quale però non c’è nessuno che sia completamente fuori categoria, e fare un pesce d’aprile a sorpresa piacerebbe a tutti. 
 

L’analisi e le quote di Mario “Amario” Alderici
Gran Premio Mirafiori (Gr.2)
01.04.2017 Torino
PRONO:  2 – 6 – 7
Clicca sul nome del cavallo per visualizzare la scheda prestazioni
N.P. Cavallo Guidatore R.B. R.L. Carr. Trim.
1 SUPER FEZ G.GELORMINI 1"11"8 1"12"2 165.483 12.480
2 TIMONE EK E.BELLEI 1"09"9 1"11"3 604.751 55.900
3 ROXANNE BAR A.GUZZINATI 1"11"9 1"11"0 304.139 8.400
4 PANCOTTINA BAR T.DI LORENZO 1"11"3 1"11"9 267.949 5.280
5 SUPERBO CAPAR G.LOMBARDO JR 1"11"6 1"13"1 220.118 0
6 TESORO DEGLI DEI P.GUBELLINI 1"12"0 1"12"1 420.232 11.730
7 TESTIMONIAL OK A.GOCCIDORO 1"12"3 1"11"9 356.245 510
8 RANIA LEST S.MOLLO 1"11"1 1"14"2 183.470 0
9 POSITANO D'ETE M.MINOPOLI JR 1"11"4 1"12"4 192.003 2.584
10 RUE DU BAC F.ESPOSITO 1"10"0 1"11"6 267.580 12.942
11 TAMURE ROC XXXXXX 1"11"8 1"13"3 143.198 782
12 SONIA R.LEGATI 1"12"0 1"14"2 100.121 13.307
13 SUPER STAR REAF D.DI STEFANO 1"11"5 1"14"6 111.143 20.077
14 TANO FOHLE SM A.DI NARDO 1"11"4 1"12"8 77.547 29.78

 

 
1) SUPER FEZ (Gabriele Gelormini) – Piuttosto veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.11.8 a maggio vincendo progredendo dalla scia dei primi nella seconda parte di gara allo scoperto;  ha vinto 22 volte, 6 nell’annata, l’ultima a settembre (sua ultima uscita italiana) in 1.13 progredendo dalla scia dei primi nel km finale allo scoperto con 600 conclusivi in 43.3 e arrivo in 13.3; ha vinto 22 volte, 6 nell’annata, l’ultima a novembre in Francia in 1.15.8 sulla lunga distanza finendo in crescendo dalla scia dei primi nel mezzo giro conclusivo esterno; resta su un quarto in Francia battuto nel finale dopo essere passato a metà corsa. A questi livelli non ha mai preso nulla ma è cresciuto ed è uno specialista della pista, ci sta. Grossa sorpresa. Quota: 20,00
2) TIMONE EK (Enrico Bellei) – Veloce in partenza, regolarissimo, si adatta ad ogni schema, l’ultima uscita italiana è stata a novembre al rientro buon secondo nel Nazioni finendo bene nel mezzomiglio conclusivo in 56.7; ha vinto 17 volte su 30, nel 2015 la settima in 1.14.6 a Bologna di forza con ultimo giro e mezzo allo scoperto, nell'Etruria in 1.12.7 finendo in crescendo dal gruppo nella seconda parte di gara esterna, in 1.12.5 a Bologna passando sulla curva finale dopo impegno allo scoperto, nel Nazionale in 1.14.9 sul doppio km in percorso esterno finendo bene nel mezzomiglio conclusivo in 58, nel Terme in 1.15.4 sul doppio km da leader con lancio in 13.7 e km finale in 1.13 con 600 conclusivi in 42.2, nel Marangoni in 1.14.8 sul doppio km in avanti "scambiando" con un avversario dopo mezzo giro in 35.2 per allungare con 600 finali in 44.2, in una batteria del derby in 1.14.6 sul doppio km ottenendo strada nel lancio in 15 per allungare nei 600 precedenti l'arrivo lento (in 16.1 forse pagando il fatto di aver saltato un lavoro) in 42.7, poi nel Derby un errore sulla prima curva quando seguiva il leader, un posto d’onore nell’Orsi Mangelli finendo in crescendo nel quarto conclusivo in 28.7 dopo impegno esterno, 4 volte consecutive tra aprile e giugno, nel Città di Torino in 1.13.6 sul doppio km passando sulla curva finale dopo percorso esterno, nell’Europa al proprio record italiano di 1.11.3 sfilando dopo un km per allungare con mezzomiglio finale in 56.1, a Bjerke in un gruppo 2 in 1.11.6 sul doppio km però poi distanziato, nel Triossi in 1.13.2 sul doppio km agendo in avanti scambiando con un avversario per allungare con 600 finali in 40.8, alla penultima in un gruppo 3 in Francia in 1.12.1 sul doppio km finendo bene dalla scia dei primi dopo aver mandato via sulla prima curva, la volta dopo un sesto in un gruppo 1 in Francia al proprio record di 1.09.9 in quota in percorso esterno. Un vero gioiello, sa fare tutto, sempre al palo, imbattuto a Torino, ha ancora chiarissima chance di farcela in ogni schema. Favorito . Quota: 1,60
3) ROXANNE BAR (Andrea Guzzinati) – Piuttosto lenta in partenza, sa agire al largo, ha colto il proprio record di 1.11 nel 2015 in Francia terza sul doppio km, l’ultima vittoria italiana l’anno scorso in 1.14.1 sul doppio km in percorso esterno finendo in crescendo nel mezzomiglio conclusivo in 57.5 (28.5 l’ultimo quarto), la volta dopo (ultima uscita italiana) un errore al via; ha vinto 14 volte, 4 nell’annata, l’ultima ad agosto in un gruppo 3 in Francia in 1.12.3 sul doppio km finendo in crescendo dopo impegno esterno; resta su 3 “np”, l’ultimo in un gruppo 3 in Francia sbagliando al via. Rischia di essere presa in velocità in partenza e sulla distanza breve non sarà facile recuperare, però non teme i percorsi esterni e sulla linea francese se la gioca. Grossa sorpresa. Quota: 22,00
4) PANCOTTINA BAR (Tommaso Di Lorenzo) – Veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.11.3 nel 2013 vincendo in Francia; l’ultima vittoria italiana nel 2013 in 1.13.4 sulla pista racchettizzata di Montegiorgio con 600 finali in 43.4 passando sulla curva conclusiva dopo un giro esterno; l’ultima uscita italiana nel 2015 un “np” in C – D accusando in retta l’impegno allo scoperto; ha vinto 19 volte, 4 nell’annata, l’ultima alla terzultima uscita in 1.12.5 sul doppio km in Francia finendo in crescendo dopo impegno esterno; resta su un quarto in Francia in quota in percorso esterno. Molto cresciuta e rapida in partenza ma a questi livelli non è mai una vincente. Estrema outsider. Quota: Scud. (40,00)
5) SUPERBO CAPAR (Giuseppe Lombardo) – Molto veloce in partenza (quando si avvia di trotto, cosa che non sempre gli riesce), non ama girare al largo, in possesso di ottimo cambio di marcia, ha colto il proprio record di 1.11.6 l’anno scorso vincendo nel Padovanelle finendo bene dalla scia dei primi e lo ha eguagliato a giugno vincendo il Repubblica a Bologna da leader con lancio dal 6 in 13.7 e km finale in 1.11.5; ha vinto 18 volte, 4 nell’annata, l’ultima a luglio nel Due Mari in 1.12.4 nel preferito percorso in avanti “scambiando” con un avversario dopo il lancio in 14.2 per allungare con 600 finali in 41.7; resta su 5 “np”, alla penultima non riuscendo a progredire dalla coda nel km finale esterno, poi nel Locatelli e nel Ponte Vecchio sbagliando al via. Se fosse nella condizione migliore e agisse nell’amato percorso in avanti ci starebbe, ma la forma recente e soprattutto, l’idiosincrasia ritrovata (lo faceva da puledro) per allinearsi di trotto, lasciano molti dubbi; è passato in allenamento ad Ehlert e ha lavorato bene, da vedere. Difficile. Quota: 25,00
6) TESORO DEGLI DEI (Pietro Gubellini) – Piuttosto veloce in partenza, rende al meglio fresco, ha vinto 11 volte, la sesta nel 2015 in 1.15.3 ottenendo strada nel quarto iniziale in 29.4 per allungare con quello finale in 27.5, l’anno scorso al rientro in 1.13.7 a Milano ma cronometrato privatamente in 1.56.6 progredendo dalla scia dei primi nella seconda parte di gara in 57, sempre l’anno scorso nel Città di Padova in 1.12.3 con secondo giro scoperto e 600 finali in 42.3, ad aprile in 1.14 sul doppio km progredendo dalla scia dei primi nel mezzo giro finale con km conclusivo misurato privatamente in 1.10.2, alla quartultima nel Turilli in 1.12.1 sul doppio km  finendo bene dalla scia dei primi nei 600 conclusivi in 42.6, poi un quinto nel Nazioni in quota con poco spazio dopo aver seguito il leader, un “np” in un gruppo 1 in Francia arrivando con poco spazio dopo aver mandato via e aver agito nel gruppo in corda, infine un successo nel Padovanelle al proprio record di 1.12 sferrato finendo bene nei 600 conclusivi in 42.2 dalla scia del leader che aveva seguito dal via. Devastante al rientro, se ripete quella linea può farcela. Controfavorito. Quota: 5,00
7) TESTIMONIAL OK (Alessandro Gocciadoro) – Veloce in partenza, regolare, ha colto il proprio record di 1.11.9 a maggio sul doppio km terzo nell’Europa sferrato agli anteriori dando strada a Timone dopo un km in 1.13.3 per perderne contatto nel mezzomiglio finale in 56.1; ha vinto 7 volte, nel 2015 la terzultima in 1.12.3 a Montecatini ottenendo strada nel lancio dal 6 in 14.4 per allungare con 600 finali in 41.3, a settembre in 1.13.5 ottenendo strada per allungare con seconda parte di gara in 58.6, a ottobre nel Derby sferrato agli anteriori in 1.12.8 sul doppio km finendo in crescendo dal gruppo nel mezzomiglio conclusivo in 56.3; resta su un quarto finendo in crescendo dalle retrovie dopo aver trovato tardi l’aria. Non vince dal Derby ma va più forte di quanto dica la carta recente, l’ultima uscita è prudente ma bella, ha lavorato molto bene con i ferri in 1.57 a Bologna con secondo giro in 57, può fare il colpaccio. Terzo incomodo. Quota: 15,00
8) RANIA LEST (Santo Mollo) – Molto veloce in partenza, meno ardente rispetto al passato, non è una leonessa nel finale, ha colto il proprio record di 1.11.1 l’anno scorso vincendo sferrata agli anteriori nel preferito percorso da leader con quarto iniziale in 28.5 e seconda parte di gara in 56.2; ha vinto 22 volte, 4 nell’annata, le ultime due consecutive, alla terzultima in 1.13.3 a Milano ottenendo strada nel lancio in 13.7 per allungare con seconda parte di gara in 57.6, la volta dopo nelle Royal Mares in 1.13.1 finendo in crescendo nei 600 conclusivi in 42.8 dalla scia della leader a cui aveva ripiegato in scia nel lancio in 12.7, infine al rientro un errore sulla curva finale quando era sul leader. Caratterialmente migliorata, dovrebbe essere venuta avanti dal già positivo (nonostante l’errore) rientro, curata ad un ginocchio, piaciuta in lavoro, ci sta bene. Sorpresa. Quota: 18,00
9) POSITANO D’ETE (Mario Minopoli) – Veloce in partenza, regolare, ha vinto 22 volte, 4 nell’annata, l’ultima a ottobre in 1.12.7 sferrato con seconda parte di gara in 57 scattando in retta dalla scia del leader a cui aveva dato strada nel lancio in 13.3; ha colto il proprio record di 1.11.4 nel 2014 in una batteria del Palio dei Comuni da un capo all’altro in corda in quota, il miglior ragguaglio stagionale è di 1.11.6 a novembre secondo nel Palio dei Comuni finendo bene dopo impregno esterno; resta su un bel posto d’onore in percorso esterno finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 55.9. Al top della forma ma a questi livelli non è mai un vincente. Molto difficile. Quota: 30,00
10) RUE DU BAC (Federico Esposito) – Piuttosto veloce in partenza, vinse nel 2014 il Città di Torino in 1.13.6 sul doppio km finendo bene nel mezzomiglio conclusivo in 57 dopo aver seguito i primi in corda con avvio sollecito dalla seconda fila; ha colto il proprio record di 1.09.7 nel 2015 quarto in una prova di un gruppo 1 in quota in percorso esterno; ha vinto 12 volte, 5 nell’annate, le ultime 4 consecutive, all’ultima in B – C in 1.13.4 a Follonica sferrato agli anteriori finendo bene dal gruppo nella seconda parte di gara esterna in 56.8. Tornato in forma ma la schiena della non svelta Roxanne lo penalizza. Molto difficile. Quota: 30,00
11) TAMURE ROC (Michela Racca) – Veloce in partenza, rende al meglio di rimessa, regolare, ha vinto 13 volte, 5 nell’annata, la penultima alla quintultima uscita a novembre in una batteria della Coppa di Milano in 1.12.7 finendo in crescendo dalla coda nella seconda parte di gara esterna, la volta dopo in finale al proprio record di 1.11.8 finendo in crescendo dalla scia dei primi, poi un sesto in Francia in quota in percorso esterno, al rientro un “np” nel Barbetta non riuscendo a progredire dal gruppo nel miglio finale esterno, nel Locatelli uno sfortunato quinto arrivando senza spazio nei 600 finali in 43.3 dopo aver seguito i primi in corda, infine nel Padovanelle un insolito errore sulla curva iniziale quando era al largo dei primi. Poco fortunata di recente, può piazzarsi. Quota: 25,00
12) SONIA (Renè Legati) – Veloce in partenza, si adatta ad ogni schema, vinse nel 2015 l'Andreani in 1.13.4 ottenendo strada nel lancio in 14.5 per poi allungare con 600 finali in 42.7; ha colto il proprio record di 1.12 nel 2015 vincendo sfondando con un quarto in 27.8; ha vinto 20 volte, 7 nell’annata, la penultima a dicembre in C in 1.12.9 passando dopo un km esterno per allungare con 600 finali in 43.2, poi un errore sulla prima curva dopo essere andata davanti nel quarto iniziale in 27.6, un posto d’onore in percorso esterno con progressione nei 600 finali, un errore in Francia, infine un facile successo in Francia in 1.12.9 ottenendo strada sulla prima curva. In ordine, resta su un successo senza forzare e ha lavorato bene ma la sistemazione nella compagnia la penalizza. Outsider. Quota: 33,00
13) SUPER STAR REAF (Davide Di Stefano) – Veloce in partenza, apparsa più gestibile, ha colto il proprio record di 1.11.5 l’anno scorso vincendo sferrata con seconda parte di gara in 56.9 sfondando dopo un km allo scoperto; ha vinto 22 volte, 8 nell’annata, la penultima alla terzultima uscita in A – B in 1.12.3 con km finale esterno e progressione nella seconda parte di gara allo scoperto, la volta dopo nel Locatelli in 1.13 in percorso esterno con km finale allo scoperto e 600 conclusivi in 43.3, infine un posto d’onore nel Padovanelle battuta in retta dopo aver agito in avanti con lancio in 13.6 e mezzo giro iniziale in 27.2. Maturata e al top della forma, ci sta bene. Sorpresa. Quota: 18,00
14) TANO FOHLE SM (Antonio Di Nardo) – Parte il giusto, migliorato di meccanica correndo sferrato davanti, rende al meglio quando può agire su un binario senza manovrare; ha colto il proprio record di 1.11.4 a maggio a Follonica vincendo sfondando dopo mezzomiglio allo scoperto; ha vinto 18 volte su 26, 12 su 18 nell’annata, la quartultima a dicembre in 1.12.1 sferrato agli anteriori in percorso esterno con km finale allo scoperto e seconda parte di gara in 57.4, poi un insolito errore sulla curva finale subendo un anticipo quando era al largo dei primi, 3 successi nel preferito assetto senza ferri davanti, il primo nell’Encat in 1.14.4 sul doppio km con miglio finale allo scoperto e mezzomiglio conclusivo in 58, il secondo nel Barbetta in 1.14.3 sulla lunga distanza con km finale esterno e progressione nei 700 conclusivi, il terzo nel Ponte Vecchio in 1.12.8 ottenendo strada dopo il mezzomiglio iniziale in 58 per allungare con quello finale in 57.3 (28.4 l’ultimo quarto), infine un posto d’onore finendo in crescendo dalla coda nella seconda parte di gara esterna in 56.8. Senza ferri davanti (con la resina ai piedi) è migliorato tanto di meccanica, se agisce su un binario e non trova troppo traffico potrebbe anche fare il colpaccio anche se la distanza è un po’ breve. Sorpresa. Quota: 15,00