18/08/2017

Pagella di Alderici sul Montecatini, a TIMONE EK il voto più alto di sempre: 10

di admin
di Mario “Amario” Alderici – E’ un cavallo diverso Timone Ek, soprattutto sul miglio, soprattutto a Montecatini dove è imbattuto e dove ha sempre stravinto. Impressiona soprattutto la testa e il cuore di Timone, che l’appassionatissimo Luigi Lettieri scelse sul sito vendopuledri.it a ottimo prezzo da puledro quando il figlio di Mr Vic era un calimerino nero (non impressionava né per modello né per genealogia); ma ci aveva visto giusto Luigi in quello che doveva essere il suo ultimo puledro (“in famiglia mi dicevano: ma che ci fai sempre a comprare sti cavalli, comprati una casa, e mi avevano quasi convinto”), tanto da affrontare tanti km da Bosco Trecase (nel napoletano) per andarlo ad acquistare; stavolta da Boscotrecase Luigi e il fratello Domenico hanno mosso alla volta di Montecatini per esultare all’ennesimo successo di vertice dell’ex calimero nero, ora Campione conclamato, Timone che ha vinto con un vantaggio abissale e con un parziale impressionante il Città di Montecatini. In batteria Timone (veramente un computer, gli manca solo la parola, sa fare tutto) è rimasto tranquillo (unica preoccupazione trovare la destra libera che si è aperta dopo 200 metri), in terza pariglia, ha mosso a centro pista sulla penultima curva vanamente anticipato da Totoo Del Ronco che l’ha costretto in quarta ruota, la leader Peace Of Mind ha tentato l’allungo con un paletto per la retta opposta da 1.09 (13.8), ciononostante Timone ha travolto tutto e tutti e sulla curva finale era già padrone della situazione, si è isolato con 600 finali in 41.4 ufficiali (meno di 41 per lui che veniva da dietro) senza chiedergli nulla. Per la finale Timone, che sceglieva per primo, ha preso il 2 con decisione di Fabrice Souloy che non ha trovato d’accordo Enrico Bellei. All’atto pratico poco ha inciso il numero, dato che questo Timone avrebbe vinto anche se avesse scelto il 18 … Partenza tranquilla per poi sfondare con mezzo giro iniziale in 28.9, primo km in mano per poi staccarsi con retta opposta volata da 1.06.5 (13.3) con cui ha staccato nettamente i rivali. Come in batteria Enrico Bellei non ha richiesto nulla a Timone che ha concluso isolato sotto le urla dei Lettieri e dei fans di Timone a media di 1.11.8 (41.8 i 600 finali) e che se avesse voluto avrebbe senza dubbio battuto il record della pista e della corsa di 1.11.6. A differenza di tante altre corse Enrico Bellei (al quinto successo nel Città di Montecatini) non è stato determinante (se non per il fatto di non aver fatto errori e di essersi liberato dalla corda in batteria) perché un Timone simile avrebbe potuto guidarlo chiunque, bastava allacciare le cinture, reggersi e stare in sulky …
Contro un simile aeroplano gli altri hanno partecipato ad un’altra corsa. Al secondo è emerso l’altro campione Pascià Lest in ripresa ma, va detto, non il miglior Pascià di sempre, forse in finale risentendo anche del doppio impegno senza ferri. In batteria Pascià ha mosso dalla quarta posizione sulla seconda curva ed è sfilato a sorpresa al giro sulla sfortunata leader Pancottina Bar che dopo il lancio in 13.9 è stata ripresa in mano e si è affogata. Tutto semplice così per Pascià, netto in 1.12.3 con 600 finali in 42.3. In finale Pascià non è riuscito a sfruttare al meglio il numero 1 perchè è stato saltato da Stankovic Ok e, con la presenza esterna di Positano D’Ete e subito coperto da Timone, non ha potuto presentarsi per primo a chiedere strada, ma il risultato non sarebbe cambiato. Comunque poi Pascià è emerso netto secondo. Alle restanti piazze bene Totoo Del Ronco, Testimonial Ok e Rue Du Bac, così come bene anche Stankovic Ok che dopo la spesa iniziale ha capeggiato i battuti.
Detto della sfortuna di Pancottina, ha ancora sbagliato al via Superbo Capar che in sgambatura appariva più tranquillo, l’oscar della sfortuna va però a Rum e Coca Day che, ottimo in batteria arrivando carico senza spazio, è entrato in finale ma non ha potuto prendervi parte perché colto da lieve zoppia dopo il primo atto.
La Pagella di Amario Alderici il Prof
TIMONE EK – Un aereo, davvero gli manca solo la parola, sa fare tutto e bene, in batteria l’unico problema è trovare la destra libera dopo 200 metri, scatta a centro pista sulla penultima curva, vola via gli avversari e conclude con 600 finali in meno di 41 senza essere richiesto; in finale sceglie il 2 (con Enrico Bellei che appare contrariato dalla scelta di Souloy) parte in mano, sfila dopo mezzo giro in 28.9, sulla retta opposta all’arrivo mette le ali con un paletto da 1.06.5 (13.3), non viene richiesto e così non fa il record della pista per due decimi (1.11.8 contro 1.11.6) che sarebbe stato ampiamente nelle sue possibilità; 41.8 gli ultimi 600 fatti nella maniera di un cavallo che con la testa e il cuore più che correre stava festeggiando in tribuna con Luigi e Domenico Lettieri. Fantastico! Voto: 10
PASCIA’ LEST – In batteria subisce un po’ l’errore di chi lo precede ma filtra e va quarto in corda, sposta sulla seconda curva e inaspettatamente sfila al giro sui problemi di Pancottina, allunga bene con 600 finali in 42.3; in finale prova la partenza in corda ma è saltato da Stankovic, si libera sulla penultima curva e finisce in leggero crescendo bene ma senza brillare (forse risentendo anche del doppio impegno senza ferri). In ripresa ma non è il miglior Pascià. Voto: 7
TOTOO DEL RONCO – Al largo, muove in terza ruota sulla penultima curva, resta in quota; in finale nel gruppo in corda, muove sulla penultima curva finisce in crescendo. Voto: 7
RUM E COCA DAY – Oscar della sfortuna, in batteria nelle retrovie in corda, finisce senza spazio bello carico montando sui sulky alla disperata ricerca di un varco che non si apre; dopo la corsa è leggermente zoppo e saggiamente viene ritirato dalla finale. Voto: 7
RUE DU BAC – Sia in batteria sia in finale al seguito dei primi con mezzo giro esterno in quota. Voto: 6,5
POSITANO D’ETE – Tatticamente sfortunato ma valido, in batteria manda Pancottina nel lancio in 14, ne subisce il calo al giro, terzo in corda finisce in crescendo; in finale viene respinto nel lancio in 14.2, resta scoperto, cala logicamente dopo un km. Voto: 6,5   
STANKOVIC OK – In batteria secondo in corda finisce in crescendo; in finale va davanti con lancio in 14.2, manda Timone dopo mezzo giro in 28.9, ne perde progressivamente contatto. Voto: 6
TESTIMONIAL OK – In batteria nel gruppo in corda, muove sulla penultima curva, cala in retta: in finale nel gruppo in corda finisce in leggero crescendo in preferenziale. Voto: 6
PEACE OF MIND – In batteria si gioca il tutto per tutto in avvio riuscendo a saltare quelli all’interno (strizzandoli anche un po’ a dire il vero, con manovra precisa ma un po’ al limite del regolamento), arriva già in rallentamento al lancio in 15, gradua, tenta di sottrarsi a Timone con la retta opposta in 13.8 ma viene passata, cala in retta; in finale si ritrae in coda con il numero esterno, in coda, non avanza. Voto: 6
I NON FINALISTI
TRILLO PARK – Vercruysse decisamente in giornata no. Terzo in corda, muove sulla penultima curva, sulla piegata successiva va per varchi prendendo la schiena di Radio Wise in calo, in retta sposta in diagonale finendo tardivamente in crescendo. Voto: 6
TERRA DELL’EST – Lotta per il comando, subisce la discesa millimetrica di Peace, per non arrotare quelli al suo interno ferma ritraendosi in coda, al largo, non avanza. Voto: 6
STELLA DI AZZURRA – Sbaglia prima del via, insegue bene. Voto: 6
RADIO WISE – Al largo scoperto, in retta alza bandiera bianca. Voto: 5,5
SUPERBO CAPAR – In sgambatura sembra tranquillo, forse anche troppo (appariva un po’ spento), in corsa sbaglia ancora dietro l’autostart. Voto: 4
ODINGA – Sbaglia al via, da rivedere non in questa categoria. Voto: s.v.
STUDENT OF LIFE – Sbaglia al via, da rivedere non in questa categoria. Voto: s.v.  
PANCOTTINA BAR – Sfortunata, ottiene strada nel lancio in 14, ripresa in mano si affoga, al passaggio prova a replicare a Pascià ma non respira e si ferma. Voto: s.v.