02/12/2017

Duomo stringato ma incerto, TAMURE ROC la classica piazzata di posizione con licenza di vincere

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Sono pochi ma buoni gli anziani che si contenderanno il gruppo 1 per eccellenza del trotto fiorentino, il Gran Premio Duomo. C’è da notare che da quando si disputa al Visarno a mano sinistra è stato vinto da chi è andato davanti al via (Louvre nel 2014, Pacha Dei Greppi nel 2015 al record della corsa di 1.11.6, Brillantissime nel 2016); in questa edizione si prevede un gran parziale iniziale con i 4 principali protagonisti che sono tutti eccellenti partitori, quindi l’ipotesi più probabile è che ci sia un gran parziale iniziale, seguito da un consistente rallentamento dato che (in teoria, poi i cavalli ci fanno sempre bugiardi) non ci sono panzer in grado di agire di forza tutta strada allo scoperto, e infine la volata finale. Corsa senza un vero e proprio favorito anche per il fatto che avere il numero interno solitamente è un bel vantaggio ma a Firenze si stacca meglio con i numeri alti e quindi avrà molto peso anche il modo in cui andrà via l‘autostart. Pronostico che, nonostante i pochi partenti, è molto difficile perché non è facile (anche per la mancanza di linee dirette tra soggetti che non si sono mai incontrati) indovinare chi andrà davanti allo stacco tra Tamure, Superbo, Arazi e Dijon. Chi se non va davanti dovrebbe riuscire in ogni caso a restare seconda in corda è la rapidissima Tamure Roc (1) che nel Turilli e nel Campionato Europeo ha già mostrato di riuscire ad avviarsi al meglio anche dalla corda, cavalla regolare, ottima nel Palio dei Comuni battuta dopo aver dovuto respingere Uragano Dei Lady prima e Suerte’s Cage poi, sa adattarsi benissimo anche alla corsa di rimessa ed è la classica piazzata di posizione con licenza di vincere. Il più indicato a poterla saltare (o a essere mandato essendo un soggetto che quando va davanti non ferma mai in maniera evidente e la sua scia sarebbe preziosa per Tamure) è l’altrettanto rapido Superbo Capar (3), portacolori del patron dell’ippodromo Cesare Meli: l’allievo di Holger Ehlert ha avuto problemi fisici durante l’estate ma solo dopo che sono state mandate le analisi in Inghilterra si è arrivati a capire cosa aveva e a poterlo curare, ora è più tranquillo e meno ardente e se riesce ad attuare l’amato percorso in avanti (ma avrebbe preferito un numero più alto per lanciarsi) diventa il cavallo da battere. Mostrandosi adatti alle piste piatte e alle distanze italiane, meno ampie e più corte rispetto a quelle francesi, grandi chance per altri due ottimi partitori stranieri (di nascita, Arazi è stato acquistato nei giorni scorsi da Leonardo Cecchi e affidato in allenamento a Alessandro Gocciadoro che non avrà modificato molto in questo poco tempo anche perché l’anziano è un soggetto che non lavora svelto anche se nell’ultimo lavoro in pista dritta è apparso tonico), Dijon (5) dimostratosi adatto anche alla tipologia di corsa “stop and go” italiana, che da tempo ha mirato questo gran premio, e che all’occorrenza si adatta anche a correre al largo coperto (però Derieux ha annunciato che proverà a partire a tutta) e lo svedese Arazi Boko (4) che proverà ad andare davanti e a 10 anni ha vinto la sua prima corsa di Gruppo, la Coppa di Milano, in batteria con 600 finali in 41.2, in finale tirando via in 1.11.5 ed è un bellissimo cavallo di mole (sano ad onta dell’età) per il quale il 4 è il numero ideale per lanciarsi ed è duttile se dovesse essere respinto e impiegato di rimessa essendo adatto anche ad un eventuale percorso manovrato, sfortunata l’ultima in Francia quando è arrivato con poco spazio. Numero ancora più esterno per l’altrettanto svelta Peace Of Mind (6) che è stata riportata a un eccellente livello di rendimento dopo i problemi fisici da Alessandro Gocciadoro e ha vinto bene allo speed il Palio dei Comuni senza neanche chiudere la briglia; nell’occasione rinuncerà al largo puntando tutto sulla chiusa nella speranza che davanti ci sia lotta e andatura. Totoo Del Ronco (2) a Montegiorgio ha pagato il numero basso restando arretrato ma va più forte di quanto dica la carta recente e se resta in posizione può piazzarsi. Fuori categoria Saimon Barboi (7).

Proponiamo le nostre quote al 115%, almeno in una corsa in cui corrono solo in 5 o 6 sarebbe opportuno che i provider facessero un po’ di concorrenza all’osceno payout del totalizzatore proponendo quote appetibili, cosa che potrebbe fare anche la lavagna dell’ippodromo anziché scopiazzare (spesso ribassandole) le quote di snai e betflag, altrimenti gli ippodromi continueranno a svuotarsi.            

Ippodromo di Firenze – Data: 03/12/2017
GP DUOMO (GR.1)      Distanza: 1600
Clicca sul nome del cavallo per visualizzare la scheda prestazioni
N.P. Cavallo Guidatore R.B. R.L. Carr. Trim.
1 TAMURE ROC S.MOLLO 1"10"9 1"12"4 262.126 51.442
2 TOTOO DEL RONCO M.MINOPOLI 1"11"3 1"11"8 233.107 19.142
3 SUPERBO CAPAR R.VECCHIONE 1"10"0 1"13"1 261.851 9.578
4 ARAZI BOKO E.BELLEI 1"10"0 N/A 505.645 0
5 DIJON R.DERIEUX 1"12"4 N/A 0 0
6 PEACE OF MIND A.GOCCIADORO 1"10"9 1"10"8 316.114 62.492
7 SAIMON BARBOI R.PEZZATINI 1"12"0 1"14"8 65.339

2.805

 

PRONOSTICO: 1 – 3 – 5

 

1 TAMURE ROC (Santo Mollo) – Velocissima in partenza, regolare, ha colto il proprio record di 1.10.9 a maggio sfortunata quarta nel Renzo Orlandi sferrata finendo in crescendo con poco spazio dalle retrovie dopo aver subìto l’avvio lento di chi la precedeva; ha vinto 17 volte, la sestultima l’anno scorso nella batteria della Coppa di Milano in 1.12.7 finendo in crescendo dalla coda nella seconda parte di gara esterna, in finale in 1.11.8 finendo in crescendo dalla scia dei primi, a giugno in Francia in 1.14.1 sulla lunga distanza, la volta dopo nel Grassi in 1.12 da leader con lancio in 14.1 e 600 finali in 40.7 con arrivo in 13.3, nel Due Mari finendo bene nei 600 conclusivi in 41 dalla scia della leader che aveva mandato via nel lancio in 12.8, poi un quarto in una prova del Campionato Europeo calando sulla curva finale dopo aver agito in avanti con lancio in 13.9, un “np” nella seconda prova accusando sulla curva finale l’impegno esterno, un posto d’onore nel Freccia d’Europa battuta in retta ma con km finale in poco più di 1.10 dopo aver agito in avanti con lancio in 13.6, un terzo nel Turilli in quota nel km finale in 1.10.3 dopo aver mandato via nel quarto iniziale in 30.5, uno sfortunato “np” nel Nazioni arrivando senza spazio dopo aver mandato via sulla prima curva, un successo nella batteria del Palio dei Comuni in 1.14.2 da leader con quarto iniziale in 27.3 e 600 finali in 43.2, infine in finale un posto d’onore battuta dopo aver agito in avanti con quarto iniziale in 25.4. In gran forma e ottima partitrice, da leader o da seconda in corda è la classica piazzata di posizione con licenza di vincere.

Favorita. Quota: 3,50

 

2 TOTOO DEL RONCO (Mario Minopoli) – Veloce in partenza (meglio con i numeri alti), regolare, tende ad appoggiarsi all’interno sulle curve (preferisce pista grande) , si adatta ad ogni schema, ha colto il proprio record di 1.11.3 a maggio nella consolazione del Lotteria secondo finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 56.5 dalla scia dei primi dopo aver ottenuto strada nel lancio in 12.9 e aver mandato via dopo un quarto in 28.1; ha vinto 13 volte, nel 2015 la quarta in 1.16.7 da leader con lancio in 14.2 e 600 finali in 44.3, in 1.14 sul doppio km in avanti con lancio in 16.1 per allungare con mezzomiglio finale in 56, nel Marche in 1.13.6 da leader "scambiando" con un avversario dopo il quarto iniziale in 28.1 per allungare con 600 finali in 43, in 1.14.9 sul doppio km da leader scambiando con un avversario dopo il lancio in 14.4, in 1.12.3 a Milano progredendo dal gruppo nei 600 finali in 42.6, l’anno scorso in 1.12.8 progredendo dal gruppo nel km finale allo scoperto, in 1.13.4 sul doppio km con “rotolo” in 2.26 scarsi con km conclusivo in 1.12 scarso finendo in crescendo dalla scia dei primi, nel Regione Campania in 1.12.3 sferrato finendo in crescendo dalla scia dei primi, in una batteria del Palio dei Comuni in 1.13.6 ottenendo strada nel quarto iniziale in 28.1 per allungare con 600 finali in 42.5, a giugno in 1.13.5 sulla lunga distanza a Milano con 2000 finali in 2.25.9 e miglio conclusivo in 1.55.6 passando sulla curva finale dopo un miglio esterno; dopo 2 “np” (il primo in tris accusando in retta il miglio finale esterno, il secondo nel Nazioni non riuscendo  progredire dalla coda nel km finale esterno) all’ultima un quinto in una batteria del Palio dei Comuni finendo in leggero crescendo dalle retrovie nel giro conclusivo esterno. Rapido e duttile, sfortunato di recente, il numero basso (che l’ha già condizionato a Montegiorgio) non lo agevola ma se resta in posizione può piazzarsi.

Difficile. Quota: 25,00

 

3 SUPERBO CAPAR (Roberto Vecchione) –  Molto veloce in partenza (quando si avvia di trotto cosa che non sempre gli riesce), ardente, rende al meglio da leader, non ama girare al largo, ha vinto 22 volte, la quintultima l’anno scorso nel Due Mari in 1.12.4 in avanti “scambiando” con un avversario dopo il lancio in 14.2 per allungare con 600 finali in 41.7, ad aprile in 1.12.4 sferrato agli anteriori da leader con lancio in 12.8 e seconda parte di gara in 57.8, a maggio nel Renzo Orlandi al record delle piste italiane di 1.10 sferrato agli anteriori ottenendo strada nel quarto iniziale in 26.7 per allungare con 600 finali in 41.4, a luglio nel Regione Sicilia in 1.12.2 con lancio in 12.9 e seconda parte di gara in 57.3, all’ultima in 1.12.3 senza ferri davanti con lancio in 13.6 e seconda parte di gara in 57.1. Ora che è stato curato e sta bene sembra più tranquillo e graduabile, avrebbe preferito un numero più alto per lanciarsi ma se riesce ad attuare l’amato percorso in avanti può arrivare fino in fondo e diventa il cavallo da battere.

Controfavorito. Quota: 4,00

 

4 ARAZI BOKO (Enrico Bellei) – Molto veloce in partenza, ha un record di 1.10 colto ad aprile in un gruppo 2 in Francia quinto in quota in percorso allo scoperto; ha vinto 17 volte, 2 nell’annata nella Coppa di Milano da leader, in batteria in 1.12.2 con lancio in 13 e 600 finali in 41.2, in finale in 1.11.5 tirando via ad andatura costante dopo il lancio in 13.4, poi un sesto in Francia in quota nel gruppo arrivando con poco spazio. A 10 anni ha vinto il suo primo gran premio a Milano dimostrandosi molto adatto alle piste italiane, sano ad onta dell’età, sfortunato in Francia arrivando con poco spazio, ha lavorato bene in pista dritta, si giocherà molto al via, dovesse andare davanti o ritagliarsi spazio secondo in corda se la gioca bene, anche perché è duttile e adatto ad un eventuale percorso manovrato.

Sorpresa. Quota: 4,00

 

5 DIJON (Romain Derieux) – Molto veloce in partenza, regolare, ha un record di 1.12.4 a gennaio sesto in Francia in un gruppo 2 sul doppio km, ha vinto 9 volte, la penultima alla quartultima uscita nel Triossi in 1.13.1 sul doppio km da leader con il quarto iniziale in 28.9 e quello finale in 27.7 (1.11.5 l’ultimo km) e (dopo un quinto un po’ deludente nel Continentale accusando in retta il km finale allo scoperto dopo aver seguito i primi) si è ripetuto all’ultima nel Biasuzzi in 1.12.7 da leader con lancio in 12.4 (da tarare a Treviso) e 600 finali in 41.6 con arrivo in 13.6. Adattissimo alle piste e alle distanze corte italiane, nell’occasione non sarà facile attuare il preferito percorso in avanti (nel qual caso avrebbe chance di primissima), ma ha mirato da tempo questo gran premio per il quale è stato preparato e se trova la seconda pariglia può farcela anche al largo coperto.

Terzo incomodo. Quota: 4,00

 

6 PEACE OF MIND (Alessandro Gocciadoro) – Molto veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.10.8 l’anno scorso seconda in Francia sul doppio km; ha vinto l’anno scorso in 1.11.9 il Grassi a Cesena finendo in crescendo nei 600 conclusivi in 42.1 dalla scia della leader che aveva mandato via dopo il lancio in 14.2; ha vinto 21 volte, 5 nell’annata, la terzultima alla quartultima uscita in 1.12.8 sferrata agli anteriori muovendo allo scoperto dopo 700 metro per passare al mezzo giro finale e allungare nel quarto conclusivo in 27.9 con arrivo in 13.9, la volta dopo un buon posto d’onore nel Turilli finendo in leggero crescendo dalla scia dei primi nel km conclusivo in 1.10.4, infine due successi nel Palio dei Comuni, in batteria in 1.12 da leader con quarto iniziale in 27 e 600 finali in 42.3, in finale in 1.10.9 finendo in crescendo dalla scia della leader. Tornata al top della forma, ha ottimi partitori all’interno e rinuncerà al lancio per puntare tutto sulla chiusa, se davanti si prendono ci sta ancora.

Grossa sorpresa. Quota: 15,00

 

7 SAIMON BARBOI (Riccardo Pezzatini) – Piuttosto veloce in partenza, ha vinto 9 volte, una nell’annata a reclamare a luglio in 1.12.5 sferrato ai posteriori con 600 finali in 42.5 passando al mezzo giro conclusivo dopo aver seguito il leader; ha colto il proprio record di 1.12 a luglio secondo senza ferri finendo bene dalla scia dei primi nei 600 conclusivi in 41.4 (per la testa, meno per lui che veniva da dietro); all’ultima un “np” cedendo al mezzo giro finale dopo aver ottenuto strada sulla prima curva e aver mandato via dopo 600 in 43.7. Fuori categoria.

Outsider. Quota: 300,00