15/12/2017

Finale Campionato 4 anni con numeri dal 7 all’11 stravolti per un errore del delegato Mipaaf, resta in posizione da sparo URAGANO TREBI’

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Domenica a Taranto manca il leader della generazione Urlo Dei Venti (e purtroppo ovviamente chi l’ha preceduto, la grande Unicka) ma per il resto è qualitativa e piuttosto aperta la prima edizione della finale del campionato dei 4 anni. Il maggior vincitore di corse di gruppo e capolista della classifica è il velocissimo Uragano Trebì (1) che però per il fatto di essere castrone (castrarlo lo portò a cambiare completamente volto diventando un soldatino) ha potuto correre pochissimi gruppi 1 e ora ha la possibilità di vincere il primo. Il figlio di Nad Al Sheba parte davvero fortissimo e dopo due stagioni ai massimi livelli, in cui non ha praticamente mai deluso, ha fatto l’unica battuta di arresto a Palermo per una piccola colica e subendo il viaggio, ma (dopo il San Paolo nel quale è stato tradito dalla racchetta ma ha fatto vedere di essere tornato al meglio lavorando praticamente in pista con un quarto in 27) ha fatto una delle corse migliori della carriera vincendo il Due Torri contro schema, con un km scoperto dopo aver fatto partenza dal 6 (e essere rimasto in quarta ruota dopo essersi avvantaggiato) e con bella accelerazione conclusiva negli ultimi 600 in 42.3, tonico anche sulla curva finale che in passato è stato talvolta il suo tallone d’Achille; dovrebbe agire in avanti o da secondo in corda e merita il ruolo di favorito. Lo merita per il fatto di essere più duttile rispetto al forte ma lunatico Uno Italia (3) che all’ultima ha vinto la sua prima corsa di gruppo e lo ha fatto di forza, in virtù di un gran motore che ha sempre avuto, con un km scoperto e 600 finali in 42.1 senza girare il frustino; ha lavorato bene con mezzomiglio finale in un minuto al largo scoperto su pista pesante, a piccoli passi Lorenzo Baldi l’ha reso un po’ più gestibile e meno falloso e se non si fa tradire dal carattere ed è tranquillo come nelle ultime due uscite può bissare. Di quelli che aspirano al primo successo classico il più che intriga è Unicorno Slm (6) che parte molto forte e essendo in training da Holger Ehlert  (anche se ”da programma” risulta il prestanome Taldaoui El Moloudi) come Uragano in avvio non si farà la guerra con il rivale (sono di proprietari diversi e quindi ognuno correrà per sé ma con due compagni di training driver dell’esperienza di Vecchione e Dell’Annunziata non si faranno una guerra “pancia a terra”); Unicorno continua ad andare a corrente alternata dato che soffre ai piedi ed è molto sensibile quando non si sente bene, in lavoro non era precisissimo ai posteriori, ma l’ultima in Svizzera è molto meglio di quanto dica il risultato perché è arrivato chiuso ma carico montando sui sulky mentre si andava da 1.11, la corsa precedente non fa testo perché sferrato agli anteriori sentiva la pista e non trottava, un eventuale pista dura lo danneggerebbe molto e va visto sgambare; se è giusto di meccanica e sfonda (comunque sa adattarsi anche ad altri schemi) diventa il cavallo da battere avendo le carte in regola per centrare il suo primo successo classico. In seconda fila la più che piace, anche se non ha brillato a Montegiorgio, è senza dubbio la regolare Uma Francis (8) che corre da tempo a questi livelli, si è sveltita e potrebbe sfruttare corda e scia dello svelto Uragano per piazzare da posizione da sparo la frazione cattiva di cui è in possesso.

La cavalla nascosta di quota può essere Ursa Caf (7) che nelle Royal Mares ha sbagliando (piegandosi forse un po’ spaventata dall’allargamento, peraltro corretto, di Tina Turner) all’imbocco in retta quando lottava per il terzo dopo impegno esterno, aveva sgambato bene e la condizione c’è, la meccanica sulle curve meno ma a Napoli non correva da un paio di mesi e a percorso netto avrebbe fatto intorno all’1.12 girando di fuori, è all’ultima uscita in Italia prima di essere trasferita in Francia e Antonio Esposito la presenterà al top sparando (se Ursa non sbaglia) tutte le cartucce che la cavalla ha.  La piazzata di posizione (con licenza di vincere a grossa quota) può essere la regolare Una Bella Gar (2) che parte molto forte.  A percorso netto può entrare in partita anche Ultimaluna Grif (5), che a Roma ha sbagliato per la terza volta consecutiva ma disturbata dall’errore di un rivale. E’ regolare e in ordine Urali Op (4) che alla penultima è andato forte, ma non vince da oltre un anno e quando ha centrato il bersaglio non l’ha fatto a questi livelli. Une Etoile Gar (11) è la vincitrice del Continentale Filly ma alle ultime due è peggiorata di meccanica con il passare dei metri e la seconda fila la penalizza. Sistemazione e categoria sacrificano Ufo Robot Hp (10) e Un Vero Hbd (9).

PRONOSTICO: 1 – 3 – 6  

Ippodromo di Taranto – Data: 17/12/2017
CAMPIONATO NAZIONALE DEI 4 ANNI      Distanza: 1600
Clicca sul nome del cavallo per visualizzare la scheda prestazioni
N.P. Cavallo Guidatore R.B. R.L. Carr. Trim.
1 URAGANO TREBI' R.VECCHIONE 1"11"7 1"13"2 191.858 6.256
2 UNA BELLA GAR ANTONIO GREPPI 1"12"6 1"12"9 135.690 6.000
3 UNO ITALIA LOR.BALDI 1"10"9 1"12"4 111.359 32.368
4 URALI OP M.VOLPATO 1"12"7 1"12"7 147.236 6.000
5 ULTIMALUNA GRIF V.LUONGO 1"12"5 1"13"3 76.857 0
6 UNICORNO SLM VP DELL'ANNUNZIATA 1"10"7 1"12"0 210.499 35.530
7

URSA CAF

ANTONIO ESPOSITO 1"13"8 1"13"3 57.740 8.381
8 UMA FRANCIS A.DI NARDO 1"11"9 1"13"1 358.142 52.190
9 UN VERO HBD G.D'ALESSANDRO JR 1"12"3 1"13"8 71.364 8.507
10

UFO ROBOT HP

GAETANO DI NARDO 1"12"3 1"13"7 93.354 35.030
11 UNE ETOILE GAR MARIO MINOPOLI 1"12"7 1"12"9 235.898 21.828

1 URAGANO TREBI’ (Roberto Vecchione)Velocissimo in partenza, regolare, tranquillizzatosi con la castrazione, ha vinto l’anno scorso lo Stabile in 1.13.4 finendo in crescendo dalla scia dei primi dopo avvio sollecito dalla seconda fila; ha vinto 18 volte, l’undicesima l’anno scorso nel Mediterraneo in 1.14.2 da leader con lancio in 13.6 e seconda parte di gara in 57.1, sempre l’anno scorso in 1.12.7 sferrato andando davanti con quarto iniziale in 29.5 per essere superato dopo 600 metri e tornare a prevalere con seconda parte di gara in 58.1, a gennaio in 1.16.9 sul doppio km senza ferri da leader con lancio in 16 e 600 finali in 41.4, a febbraio sempre nel preferito assetto sferrato nel Firenze in 1.14.2 sfondando nel lancio in 13.6 per allungare con 600 finali in 42.7 e arrivo in 14, a marzo nel Città Di Padova in 1.12.9 senza ferri in avanti scambiando con un’avversaria dopo il lancio in 14.4 per allungare con 600 finali in 42.7, ad agosto nel Città di Cesena al proprio record di 1.11.7 finendo bene dalla scia della leader; alla terzultima un deludente quinto nella consolazione del Trinacria cedendo dopo tre quarti di miglio in 1.26.6 dopo aver agito in avanti con quarto iniziale in 28 pagando il viaggio e una piccola colica, la volta dopo nel San Paolo un errore al via inseguendo platonicamente bene con un quarto in 27, infine un successo in 1.13.6 a Cesena sferrato agli anteriori con 600 finali in 42.3 passando sull’ultima curva dopo un km scoperto. Rivisto in grande condizione nel Due Torri contro schema (una delle migliori prestazioni della carriera dopo essersi avvantaggiato al via dal 6 e essere rimasto in quarta ruota per poi riproporsi allo scoperto), rapidissimo, dovrebbe agire in avanti o da secondo in corda e merita il ruolo di favorito.

Favorito. Quota: 2,25

 

2 UNA BELLA GAR (Antonio Greppi) – Molto veloce in partenza, regolare, ha vinto 9 volte, 4 consecutive nell’annata tra dicembre e febbraio, la penultima in Francia in 1.14.9 sulla lunga distanza in percorso esterno con progressione nel mezzo giro finale, la volta dopo nell’Andreani in 1.14.4 finendo bene nei 600 conclusivi in 42.9 dalla scia del leader; ha colto il proprio record di 1.12.6 ad aprile terza nell’Europa Filly in quota dopo aver ripiegato in scia alla leader nel quarto iniziale in 27.8; l’ultima corsa italiana alla quartultima uscita un “np” nel Continentale calando sulla curva finale dopo aver seguito nel gruppo in corda; resta su un “np” in Francia seguendo nel gruppo. Duttile e rapida, può essere la piazzata di posizione con licenza di vincere.

Grossa sorpresa. Quota: 30,00

 

3 UNO ITALIA (Lorenzo Baldi) – Veloce in partenza, ardente, caratteriale, ha vinto 7 volte, la quintultima l’anno scorso in 1.13 con seconda parte di gara in 57.1 progredendo dal gruppo nei 600 finali, a gennaio al rientro in 1.13.4 da leader con lancio in 13.4 e seconda parte di gara in 57.3, a giugno al proprio record di 1.10.9 (ma cronometrato privatamente in 1.52.5 da start a start) a Milano passando dopo un km scoperto in 1.10.4, alla quartultima in 1.12.7 a Milano facili tirando via a parziali invertiti dopo aver ottenuto strada nel lancio in 13.3, infine (dopo un buon posto d’onore progredendo dalla coda nel km finale allo scoperto in 1.11) all’ultima nel San Paolo in 1.12 passando dopo un km scoperto per allungare con 600 finali in 42.1 senza girare il frustino. E’ un po’ lunatico ma a piccoli passi è diventato più gestibile, meno falloso, il motore l’ha sempre avuto, ha lavorato bene con mezzomiglio finale in un minuto su pista pesante, se non si fa tradire dal carattere ed è tranquillo e gestibile come alle ultime due può farcela ancora.

Controfavorito. Quota: 3,00

 

4 URALI OP (Marco Volpato) – Veloce in partenza, regolare, ha colto il proprio record di 1.12.7 l’anno scorso terzo in un gruppo 3 in Francia; ha vinto 8 volte, la penultima l’anno scorso in 1.14.8 a Milano progredendo dalla scia dei primi nella seconda parte di gara allo scoperto in 58.3 (28.9 l’ultimo quarto), sempre l’anno scorso in 1.18 sulla lunga distanza in Francia; l’ultima corsa italiana alla quartultima uscita un “np” nel Nello Bellei comunque in quota nel gruppo in corda; alla penultima un quarto in Francia eguagliando il proprio record di 1.12.7 sul doppio km in quota dopo essere andato davanti e aver mandato via sulla prima curva, la volta dopo un “np” in Francia seguendo nel gruppo. A questi livelli non è mai stato un vincente, non centra il bersaglio da oltre un anno e non è questa l’occasione per rompere il ghiaccio, ma alla penultima è andato forte e ripetendo quella linea può piazzarsi.

Difficile. Quota: 50,00

 

5 ULTIMALUNA GRIF (Vincenzo Luongo) – Parte il giusto, passista, non sempre affidabile, ha colto il proprio record di 1.12.5 a marzo seconda a Milano sferrata agli anteriori finendo in crescendo dal gruppo nel km conclusivo allo scoperto; ha vinto 11 volte, 4 nell’annata, la terzultima a marzo in 1.14 a Bologna con km finale allo scoperto e secondo giro in 57.5, a luglio nell’eliminatoria del Campionato Femminile 4 anni in 1.15.2 sul doppio km con miglio finale esterno e progressione nel quarto conclusivo in 28.8, in finale in 1.13.3 sul doppio km ottenendo strada dopo un quarto in 31.1; resta su 3 prestazioni viziate da errori, alla penultima al mezzo giro finale quando era nel gruppo al largo, la volta dopo sfortunatamente sulla curva conclusiva subendo l’errore di chi la precedeva quando era nel gruppo al largo. Potente, se non sbaglia ci sta.

Grossa sorpresa. Quota: 44,00

 

6 UNICORNO SLM (Vincenzo Pisquoglio Dell’Annunziata) – Molto veloce in partenza, alterno perché soffre un po’ ai piedi ed è molto sensibile quando non sta benissimo, si adatta ad ogni schema, rende al meglio fresco; ha vinto 9 volte, la quintultima l’anno scorso al rientro in 1.13.4 con km finale in 1.12.8 passando sulla curva conclusiva dopo impegno allo scoperto, sempre l’anno scorso in 1.14.1 ottenendo strada dopo un quarto in 29.6 per allungare con seconda parte di gara in 58.4, a giugno a Bjerke in 1.12.4, sempre l’anno scorso in una batteria del Derby in 1.15.7 sul doppio km da leader con lancio in 14.7 e quarto finale in 27.5, due volte consecutive a luglio in Svezia entrambe al proprio record di 1.10.7, in batteria sfondando con mezzo giro in 34.2 per poi mandare e tornare a prevalere in retta, in finale da leader; l’ultima uscita italiana alla terzultima uscita secondo nel Continentale in quota dopo essere andato davanti nel lancio in 14.1 e aver dovuto mandare dopo mezzo giro in 28.5 dovendo accontentarsi per l’andatura sulle curve in pista piccola e dopo aver patito una sobbattitura nei giorni precedenti, poi 2 “np”, il primo in Svezia non trottando soffrendo sferrato agli anteriori, il secondo sfortunato in un gruppo 2 in Svizzera bello di meccanica e guidabile restando carico ma chiuso alle spalle dei primi in corda. L’ultima è ottima nonostante il risultato, il suo problema è che soffre ai piedi e le piste dure lo mettono in difficoltà e non è un soggetto che sa soffrire essendo sensibile quando non si sente bene, in lavoro non era precisissimo ai posteriori, va visto sgambare, se è giusto di meccanica e sfonda (comunque sa agire anche in altri schemi) diventa il cavallo da battere.

Terzo incomodo. Quota: 3,50  

 

7 URSA CAF (Antonio Esposito)Piuttosto veloce in partenza (ma ultimamente parte prudente per evitare divagazioni), ha colto il proprio record di 1.12.7 ad aprile quarta nel Regione Campania finendo bene dopo percorso esterno; ha vinto 11 volte, l’anno scorso la sesta in 1.15.9 da leader “scambiando” con un avversario dopo il lancio in 13.8 per allungare con 600 finali in 42.8, nel Città di Napoli in 1.13.2 finendo in crescendo dalla scia dei primi, in 1.16 da leader con lancio in 15.7 e mezzomiglio finale in 57.4 (28.5 l’ultimo quarto), nel Campionato Femminile in 1.14.2 ottenendo strada dopo il quarto iniziale in 31.5 per allungare con quello finale in 27.7 (mezzomiglio conclusivo in 56.8), nella batteria del Derby in 1.14 finendo bene dalla scia del leader nel km conclusivo in 1.11.9 senza forzare, alla quartultima in una batteria del Trinacria in 1.13.5 passando sulla curva finale dopo un km scoperta, poi in finale un errore al via subendo un intralcio, un buon posto d’onore nel Biasuzzi seguendo il leader in quota nei 600 finali in 41.6 arrivando con poco spazio senza stappare, infine nelle  Royal Mares un errore all’ingresso in retta piegandosi quando lottava per il terzo dopo impegno esterno. All’ultima (per il momento) corsa italiana prima di essere trasferita in Francia, a Napoli è apparsa in ottima condizione ma perfettibile di meccanica sulle curve, in ogni caso senza l’errore avrebbe fatto intorno all’1.12 in percorso esterno girando al largo dopo un paio di mesi di sosta, se evita divagazioni ci sta bene.

Sorpresa. Quota: 10,00

 

8 UMA FRANCIS (Antonio Di Nardo) – Piuttosto veloce in partenza, regolare, ha vinto 8 volte, nel 2015 in 1.17.5 a Cesena passando al mezzo giro finale dopo impegno esterno, l’anno scorso in 1.15 a Bologna finendo bene dalla coda nei 600 conclusivi in 44.5, in 1.13.8 ottenendo strada dopo il lancio in 14.4 per allungare con seconda parte di gara in 57.5, nel Nazionale in 1.14.8 sul doppio km finendo bene dal gruppo nel km conclusivo misurato privatamente in 1.13.5, a luglio in 1.14.8 sul doppio km ottenendo strada dopo un quarto in 31 per allungare con 600 finali in 43, a luglio nel Carena al proprio record di 1.11.9 in percorso esterno con km finale allo scoperto e 600 conclusivi in 42.9, ad agosto nel Città di Follonica in 1.13.8 sul doppio km finendo bene dal gruppo, alla terzultima nel Trinacria in 1.13.2 ottenendo strada nel quarto iniziale in 28.3 per allungare con 600 finali in 43.1, la volta dopo un “np” in corsa prudente seguendo nel gruppo in corda con una ruota bucata, infine un quinto in una batteria del Palio dei Comuni accusando in retta il giro finale allo scoperto. Dopo il Trinacria non ha brillato ma si è un po’ sveltita ed è in possesso di grande frazione, ha scelto per quarta il numero e ha scelto la schiena del veloce Uragano per restare più vicina possibile alla testa e piazzare da posizione da sparo la violenta frazione di cui è in possesso, ci sta bene.

Sorpresa. Quota: 7,00

 

9 UN VERO HBD (Giorgio D’Alessandro junior) – Veloce in partenza, regolare, rende al meglio di rimessa in corda, ha vinto 5 volte, la penultima l’anno scorso in 1.14.1 finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 58.9 (ultimo quarto in 29.2) dalla scia dei primi ai quali aveva ripiegato nel lancio in 12.9, a giugno al proprio record di 1.12.3 in una corsa a parziali invertiti progredendo nel mezzo giro finale esterno dalla scia dei primi nella quale aveva ripiegato nel lancio in 13.3; alla penultima un quarto seguendo in quota i primi ai quali aveva ripiegato nel quarto iniziale in 28.6, la volta dopo in tris un errore. Si trova bene sulla pista ma è inferiore ai migliori e la seconda fila lo sacrifica.

 Estremo outsider. Quota: 300,00

 

10 UFO ROBOT HP (Gaetano Di Nardo) – Parte il giusto, ha colto il proprio record di 1.13.3 a maggio quarto nel Cittò di Torino in quota in percorso esterno; ha vinto 7 volte, 3 nell’annata, la terzultima l’anno scorso in 1.15 sul doppio km con ultimi tre quarti di miglio in 1.29.5 passando al mezzo giro finale dopo mezzomiglio allo scoperto, sempre l’anno scorso in 1.14.4 sul doppio km nella consolazione del Derby finendo bene dalla coda nel mezzo giro conclusivo esterno, alla quartultima in D in 1.14.8 ottenendo strada dopo un quarto in 29.6 per allungare con seconda parte di gara in 59.5; alla penultima un posto d’onore calando in retta dopo aver ottenuto strada dopo 600 in 42.9, la volta dopo un errore al via. Sa agire al largo ma non in questa categoria.

Outsider. Quota: 250,00

 

11 UNE ETOILE GAR (Mario Minopoli) – Piuttosto veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.12.3 ad aprile seconda sferrata in linea con la vincitrice finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 57.5 dopo aver mandato via nel lancio in 13.1; ha vinto 11 volte, 4 nell’annata, l’ultima alla quintultima uscita nel Continentale Filly in 1.12.6 finendo bene nell’arrivo in 14.4 dalla scia della leader, poi tre quarti, alla terzultima finendo in leggero crescendo dalla coda nella seconda parte di gara in 57.2, la volta dopo nel San Paolo in quota seguendo dal via il leader peggiorando di andatura nel mezzo giro finale, infine nelle Royal Mares un errore sull’ultima curva quando seguiva nel gruppo in corda. Di recente peggiora d’andatura con il passare dei metri.  

Molto difficile. Quota: 69,00