25/05/2013

L’Assemblea Anact secondo Mazzucato: 43 tristi rassegnati

di admin

Si è appena conclusa l'assemblea generarle Anact a Bologna. C'erano 43 soci presenti più 32 deleghe su 520 soci effettivi. Quindiera presente oltre il 10% dei sopravvissuti: erano 1500 qualche anno fa, oggi sono un terzo. La rassegnazione generale impedisce grossi fuochi d'artificio, pure i miei. Unici a movimentare la veglia sono stati Francesco Farina e Laura dei Veltri.

Presentati e votati i bilanci. Il 2012 in rosso di 541mila euro e il preventivo 2013 in rosso di 74mila. C'è stato qualche voto contrario e qualche astenuto, tra cui io. Mi sonos astenuto perchè il bilancio 2013 viene in rosso solo di 74mila perché sono messe tra le attività i 600.000 euro delle provvidenze 2011, non ancora arrivate. Trovo la cosa inconcepibile perché, pur essendo io favorevole a lasciarle all'Anact per garantirne la sopravvivenza, la cosa deve essere prima approvata dall'assemblea.
Moscati ha ben relazionato sulla situazione farso/tragica in cui ci troviamo (s'è capito che praticamente vive al Mipaaf) e sullo sforzo che l'Anact sta facendo per spingere, svegliare, rompere i cabersesoli al dormitorio pubblico situato al ministero.
Avevo intenzione cominciare la battaglia della abolizione delle deleghe nelle elezioni, vero cancro della rappresentatività perché con qusto sistema chi arriva primo a farne incetta vince. Ma mi sono reso conto che nella pochezza odierna era un agitarsi inutile. Però non abbandono l'idea e studierò il modo più utile per arrivare alla meta.