15/02/2018

Manuel Pistone «Mi piace guidare. Allenare al mattino? Ha un sapore speciale»

di admin

di Filippo Lago – Un giovane e promettente talento. Basterebbero queste parole per descrivere Manuel Pistone, un ragazzo (classe 1990) che ha nel suo curriculum non solo la bellezza di 52 vittorie stagionali (tra le quali un Gruppo II), ma anche importanti collaborazioni con alcuni dei principali team nazionali. Fratello di Giuseppe (altro professionista affermato), Manuel è un ragazzo che fà della serietà la propria carta d’identità, oltre alla  modestia di chi sa di poter contare sul proprio talento perandare lontano… anzi, molto lontano.

Come nasce la tua passione per i cavalli?
Fin da bambino frequentavo gli ippodromi, in modo particolare le scuderie della famiglia Grasso, con la quale c’è un grado di parentela.

Chi è stato il tuo primo maestro?
Iniziai all’età di 17 anni a Palermo con Adolfo Grasso. Lavorai con lui per qualche tempo, fino a quando insieme a mio fratello Giuseppe ci trasferimmo da Toniatti.

Ricordi la tua prima vittoria?
Sì, fu già alla mia seconda corsa. Fu all'Arcoveggio con un cavallo di Enrico Montagna, Iari Ref.

E poi, l’incontro con Andrea Sarzetto…
Gli devo molto. Conoscerlo è stata una fortuna: credette da subito in me, dandomi sempre più fiducia fino a permettermi di divenire prima guida di scuderia.

Una collaborazione che continua…
Esatto, tutt’oggi collaboriamo. Attualmente abbiamo una sessantina di cavalli (puledri compresi) in un centro di allenamento a Musile di Piave,  in provincia di Venezia.

Com’è strutturato questo centro?
Due piste, una tonda da chiometro e una dritta da 600 metri con racchetta.

Ti senti più guidatore o allenatore?
Sono due cose diverse. Sinceramente preferisco guidare, ma costruire i cavalli pian piano con il lavoro mattutino e poi portarli in pista ha un sapore speciale…

A chi t’ispiri quando sali in sulky?
In realtà quando scendi in pista non pensi al mondo che ti circonda: cerchi solo di fare bene. Cerco d’imparare da tutti, in particolar modo da mio fratello Giuseppe e poi da due primissime guide: Roberto Vecchione e Enrico Bellei.

Ricorderai quest’anno per due vittorie particolari…
Ho avuto la fortuna di vincere due corse importanti, ovvero la Consolazione delle Oaks con Vallecchia DR e la Finale del Campionato femmile delle tre anni con Valchiria OP (poi appena passata ad Andreghetti, vincitrice della finale Derby, dopo il quale, sempre con Andreghetti, è finita quinta nella batteria del Mangelli e quarta nella finale del Consolazione).

La tua più grande soddisfazione finora dal punto di vista professionale? 
La vittoria ottenuta con Valchiria OP nella Finale del Campionato femminile delle tre anni all’ippodromo del Garigliano quest’estate. Con lei vinsi anche la Batteria, ma vincere la Finale (Gruppo II) è stata un’emozione che ricorderò a lungo.
                                                                                                                                               

Ti senti più siciliano o veneto?
Indubbiamente le origini non si scordano mai. Tuttavia il Veneto è per me una seconda casa.

Quest’estate hai fatto una nuova esperienza…
Esatto, ricevetti dal team Gocciadoro un’occasione che consideravo irripetibile. Il rapportò si interruppe solo sei mesi dopo, ma dal punto di vista professionale è stata un’esperienza che mi ha arricchito molto, permettendomi di lavorare con cavalli importanti.

Dietro ad un grande uomo, c’è sempre una grande donna…
La mia fidanzata Giulia, una figura importantissima. Lavora anche lei da Sarzetto e mi ha sempre seguito, fin dagli inizi. Inoltre mi è sempre stata vicina in ciascuna delle esperienze professionali fatte in questi anni.

Hai sempre avuto in tuo fratello un punto di riferimento
Con Giuseppe ci sentiamo spesso, ovviamente lui sta a Roma dove ha una scuderia per conto suo. In lui ho sempre avuto un esempio da seguire ed abbiamo lavorato insieme per diversi anni. Mi piacerebbe un giorno ritornare a lavorare con lui, magari in una scuderia di famiglia.

Hobby?
Mi piace pescare, giocare a calcio ed uscire con gli amici.

Il tuo sogno nel cassetto…
Vincere “la corsa delle corse”…il Derby.

Magagari ti avessero fatto guidare Valchiria Op anche nel Derby…