19/03/2018

Torna Giancarlo Giorgetti, leghista in giacca che salvò l’Ippica stando dietro a Zaia

di admin

Il Ministro Mipaaf Martina ha sostituto provvisoriamente Renzi alla guida del Pd. Martina per l’Ippica non ha fatto niente e non per indifferenza: non lo ha fatto perché gli stiamo un po’ sulle palle. Celebre l’intervento di un’ascoltatore durante un’intervista a Martina su Radio Radicale. Questi pensava di metterlo a terra con una domanda che ingenuamente riteneva un cazzotto: «Ministro, perché lascia morire l’ippica, settore che dà lavoro (ecc ecc), senza far niente? (il ministro non il settore, data la situazione meglio chiarire… ndr)». Il conduttore di Radio Radicale, che nei cavalli probabilmente vedeva solo potenziali bistecche, disse che la domanda non era pertinente. Ma Martina riprese piccato il giornalista: «No aspetti, ci tengo». E rispose: «Non faccio nulla perché il problema dell’Ippica sono gli Ippici e io non ho tempo da perdere; finchè l’ambiente è questo, il gioco non vale la candela». Era l’orgogliosa rivendicazione di un (non) programma politico. Che Martina adesso si occupi d’altro è quindi un bene. Ma non è detto che arrivi di meglio. Ricordate Galan (poi agli arresti per 899 giorni per corruzione con pena definitivamente scontata nel gennaio 2017) che l’ippica non la lasciava morire, ma la combatteva?
Ma oggi nessuno sa chi arriverà dopo Martina, perché dopo il 4 marzo si è passati da un Governo di non Eletti (anche se a dire il vero perfettamente legittimo dato che la Costituzione che non prevede elezione popolare per premier o ministri, ma Fiducia parlamentare e incarico persidenziale) a un Non Governo di Eletti.
Se però si ha memoria un po’ lunga, dietro uno dei vincitori, la Lega – incredibilmente assurta a strenuo difensore dell’Italianità – c’è uno che l’ippica la conosce e in passato l’ha, se non aiutata, allora si disse sovvenzionata. È Giancarlo Giorgetti, 51 anni, bocconiano, commercialista e da anni eminenza grigia del Carroccio, prima al fianco di Bossi (è uno dei pochi a essersi salvato dalla scomposto dibattersi del Trota) e poi di Salvini, del quale oggi è vice e ascoltatissimo (ma per nulla vincolante) consigliere. In questi giorni sembra che per Giorgetti si stia preparando la poltrona di presidente della Camera – la terza carica dello Stato – e forse per questo ha abbandonato la sua allergia ai riflettori e il 5 marzo proproio lui ha commentato a Porta a Porta il trionfo della Lega salviniana.

E l’ippica? Non c’è nulla di confermato, ma nell’ambiente del Galoppo, e di riflesso in quello del Trotto ai tempi dell’ultimo grande sciopero delle corse 2008-2009, si disse fosse stato lui, all’epoca sottosegretario all’Economia, a sbloccare la situazione spingendo l’allora ministro del Mipaaf a stanziare un bel po’ di milioni di euro per tre anni. E che  il suo interesse ippico nascesse dall’essere vicino ad ambienti del Galoppo varesino, gente che è ancora nell’ippica, anche se ora un po’ meno al centro.
Tutti felici quindi perché torna Giorgetti (se torna)? Beh calma, altrimenti si rifà la figura dell’ascoltatore di Radio Radicale. Da allora Giorgetti, uomo dalla carriera sempre in salita, è salito ulteriormente, mentre l’ippica ha fatto l’opposto e dall’alto chi la vede più? Martina è stato sincero: non la vede più nessuno. Su Facebook è stato scritto che questa posizione di Martina, avrebbe fatto perdere al Pd 25.000 voti. Se anche qualcuno a sta cosa dei 25.000 voti in pancia all’ippica ci avesse creduto, questo qualcuno non potrebbe essere uno sveglio come Giancarlo Giorgetti. Quindi…

Alessandro Ferrario