14/06/2018

La pagella di Amario dell’Elwood Medium e un ricordo di Carlo Rossi a cui era intitolato il GP

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Nonostante Zaccaria Bar sia un soggetto di mole si conferma adattissimo alla pista piccola (imbattuto in mezzomiglio, 3 su 3), lanciandosi dalla corda (dopo il ritiro della compagna di colori Zona Da) con avvio in 13.9 per poi difendersi dal buon finish di Zabul Fi e di Zaniah Bi al record della corsa di 1.13.1, di un solo decimo migliore dell’1.13.2 siglato dal grande Nad Al Sheba ben 8 anni fa. Consolida la sua posizione in vetta all’albo d’oro del più antico gran premio d’Italia Enrico Bellei con 7 vittorie. L’Elwood Medium quest’anno ricordava Carlo Rossi, che lo vinse nel 1995 con Scorfano (che poi fu ottimo terzo nel Derby) e nel 2002 con Ciac Mat (che vinse anche Dante e Marangoni) per isolamento passando sull’ultima curva dopo duro percorso esterno con il numero 11. E Carlo avrebbe gradito questa edizione del suo gran premio dato che ha sempre avuto grande stima di Bellei al quale affidava spesso i suoi allievi in corsa. Carlo Rossi che salì in sulky (suo nonno Dino e suo padre Bruno erano maniscalchi) a 9 anni e (dopo le esperienze con Mario Manfredi che fu il suo primo maestro, Giancarlo Baldi, Gino Grandi e Luigi Nardo) si mise in proprio agli inizi anni 70 con Quercino e Reginaldo mettendosi in seguito in luce, oltre che con i già citati Scorfano e Ciac Mat, con il classico Neapolis (in collaborazione con Ernesto Sarzetto) che forse per la sua generosità fu il suo cavallo del cuore e con Varlone che vinse il Berardelli ma del quale si ricorda soprattutto l’Elwood Medium nel quale stracorse sfidando a viso aperto quello che al momento sembrava un puledro imbattibile come Viking Kronos; sfondò dopo un giro Varlone e comandato energicamente da Carlo tenne testa fin nei pressi del palo, quando infine Viking prese la meglio, e quel giorno Carlo con grande umiltà disse “Se oggi Varlone lo guidava Enrico non avrebbe perso …”. E ci piace immaginarlo così Carlo Rossi, che da lassù applaude il suo mito Enrico Bellei che di quella mezza lunghezza con cui perse Varlone, si è affermato nell’Elwood  intitolato alla sua memoria.      

N.P. N.A. Nome Dist Tempo R.B. R.L. Guidatore Part. Premio
2 1 ZACCARIA BAR 1640 1.13.1  1.13.1 1.13.6 E.BELLEI 2/8 12.420
3 2 ZABUL FI 1640 13.2  1.13.2 1.14.2 A.FAROLFI 3/8 5.940
6 3 ZANIAH BI 1640 13.2  1.13.2 N/A R.ANDREGHETTI 6/8 3.240
5 4 ZIGOLO DE BUTY 1640 13.8  1.12.6 1.14.7 A.BAVERESI 5/8 1.620
8 5 ZIO ROBI SPRITZ 1640 14.8  1.14.8 1.15.4 F.PISACANE 8/8 1.080
4 6 ZAR DEI BABA 1640 16.1  1.13.4 1.14.4 M.PISTONE 4/8 0
7   ZEPHYRUS GM 1640 RP  1.13.8 1.15.1 LOR.BALDI 7/8 0

ZACCARIA BAR – Nonostante sia un soggetto di mole si trova benissimo in pista piccola nella quale è imbattuto (3 su 3), fa valere il numero interno rispetto ai rivali e con partenza lanciata mantiene l’iniziativa con lancio in 13.9, si difende al record della corsa di 1.13.1. Voto: 8,5
ZABUL FI
– Scende saggiamente subito in scia a Zaccaria, lo segue come un’ombra, lo avvicina nel finale. Voto: 8
ZANIAH BI
– Rinuncia al lancio e scende subito terza in corda, finisce bene; migliorata in affidabilità, da attendere con fiducia nei Filly. Voto: 8
ZIGOLO DE BUTY
– In seconda pariglia esterna, rifiata in corda, torna in fuori al passaggio, attacca ai 600 finali ma si scontra con l’accelerazione della testa, cala in retta. Voto: 6
ZAR DEI BABA
– Com’era presumibile si gioca il tutto per tutto nel lancio nel tentativo di scavarsi spazio in corda, fa allungare Zaccaria nel lancio in 13.9 ma resta suo malgrado allo scoperto, dopo un km in 1.14.7 chiama la mamma. Voto: 5,5
ZIO ROBY SPRITZ
– Fuori categoria, in coda, perde contatto. Voto: 5
ZEPHYRUS GM
– Sbaglia prima del via, da rivedere, ma non in questa categoria. Voto: s.v.