03/08/2018

Città di Cesena senza un favorito, VERY JOY prova il salto di categoria, il prono di Amario

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Quando non c’è il gatto i topi ballano … La generazione V ha visto all’inizio leader incontrastato Vivid Wise As, a cui poi è subentrato (altrettanto nettamente) Vitruvio; ora entrambi guardano al programma estero, così nella seconda parte del 2018 ci sarà spazio per altri soggetti forti che cercano il primo alloro classico, a partire da questo aperto e equilibrato Città di Cesena in cui c’è un solo vincitore di gruppo (Venissage Grif nell’Etruria dell’anno scorso) e non c’è un favorito a prova di bomba. Molto interessante tra quelli che provano il salto di categoria valutare i limiti del regolarissimo Very Joy (2) che dopo aver sbagliato al debutto ha inanellato 22 piazzamenti consecutivi scalando le categorie con nelle ultime 3 uscite altrettante nette vittorie chiudendo in piena spinta con parziali vertiginosi (a Roma due volte seconda parte di gara in 54.9, a Cosma e Damiano gli ultimi 600 in 41.3); stavolta nella compagnia avrà vita tattica meno facile ma le sue devastanti volate finali delle ultime uscite ci son  rimaste negli occhi e proviamo ad indicarlo favorito. C’è poi il gruppo di quelli che con Vitruvio and company hanno battagliato con onore e che meriterebbero di trovare il loro grande giorno, in primis i veloci Vaprio (3) e Vertigo Spin (5): il portacolori di Nunzio Squeglia torna in prima fila, per lui arma a doppio taglio perché è svelto ma a volte si anima troppo e sbaglia mentre risparmiando al via si è espresso in buoni finali, anche se stavolta con il 3 in pista piccola e sul preferito miglio la tentazione di rischiare potrebbe essere troppo forte dopo che nel Triossi ha subìto l’avvio lento di chi lo precedeva per poi finire bene dalla coda; quello del gruppo di appassionatissimi proprietari emiliani facenti capo a Vittorio Miniero e Ada Mirella Bertoni invece a Roma al rientro era un po’ in gas e ha insolitamente sbagliato (l’impressione è che sul rallentamento di Vanesia Ek storga la testa per evitare di tamponarla rompendo), ma se fosse nella condizione migliore e si esprimesse nel preferito percorso in avanti (anche se all’occorrenza si adatta anche ad altri schemi) diventerebbe il cavallo da battere. Tra i due un altro figlio di Nad Al Sheba (come Vertigo), Vandalo Gio (4) che a questi livelli non ha mai preso nulla e all’ultima non ha brillato ma in percorso esterno e dopo due belle prestazioni intorno all’1.12. In posizione da sparo Volturina Jet (1) che nel rientro francese è piaciuta molto pur sfortunata trovando tanti intralci, soprattutto in retta quando è stata stretta in un sandwitch. Nella sua scia Vanguardia (7) che sa agire al largo, è improvvisata da Enrico Bellei e che all’ultima è tornata a sbagliare ma non dispiacendo affatto provando allo scoperto di Vanesia Ek nell’ultimo km in 1.10.6. Prova il salto di categoria sulle ali della forma al top Vasty Di Poggio (9) che resta su due successi (però sfilando in avanti), il primo con seconda parte di gara in 56.6, il secondo con ultimi 600 in 42. Notevole anche il km finale esterno misurato in 1.10.5 nel Triossi di Venanzo Jet (6) che completandosi fisicamente sta risolvendo i problemi di passaggi; sarà da valutare se sarà in grado di ripetere la linea romana e di fare percorso netto. Rivisto al meglio da quando è passato in training alla finlandese Marjo Natynki l’unico vincitore classico del campo, Vernissage Grif (10) penalizzato però dal numero. Vandalo D’Esi (8) è in forma ma alle ultime due ha sbagliato in partenza e preferirebbe agire in avanti.

PRONO: 2 – 3 – 5             

1 VOLTURINA JET (Filippo Rocca) – Piuttosto veloce in partenza, ha vinto 5 volte, nel 2016 la seconda in 1.16.3 da leader con lancio in 13.6 e 600 finali in 42.5, in 1.15 a Milano nel preferito percorso in avanti con lancio in 13.5 e seconda parte di gara in 57.6, nella batteria del Gran Criterium in 1.14.8 ottenendo strada dopo un quarto in 27.3 per difendersi in quello finale in 29.4 con arrivo in 14.7, l’anno scorso in 1.14 a Milano sferrata ai posteriori con km conclusivo esterno finendo bene negli ultimi 600 misurati privatamente in 41.5; ha colto il proprio record di 1.12.8 l’anno scorso sesta in un gruppo 3 in Francia in quota nel gruppo in corda e lo ha eguagliato alla terzultima quinta nel Mangelli Filly sferrata finendo in crescendo dopo impegno esterno, la volta dopo al rientro un “np” in percorso esterno, infine in un ulteriore rientro un terzo in Francia arrivando con poco spazio e subendo un intralcio quando stava finendo in crescendo dopo percorso manovrato. Nel rientro francese è piaciuta molto pur sfortunata, in posizione da sparo ci sta bene.
Sorpresa. Quota: 10,00
2 VERY JOY (Antonio Di Nardo) – Piuttosto veloce in partenza, regolarissimo, ha vinto 12 volte su 23, 6 su 10 nell’annata, le ultime 3 consecutive nel preferito assetto sferrato agli anteriori, la prima al proprio record di 1.12.1 ottenendo strada dopo un quarto in 28.9 per allungare con seconda parte di gara in 54.9, all’ultima in 1.13.4 ottenendo strada dopo un quarto in 29.6 per allungare con 600 finali in 41.3. Al salto di categoria, ha un parziale eccezionale, sempre al palo, ha vinto le ultime tre con frazioni finali eccezionali arrivando sempre in piena spinta, ora avrà vita tattica meno facile ma lo proviamo favorito.
Favorito. Quota: 2,50
3 VAPRIO (Gaetano Di Nardo) – Veloce in partenza, ha vinto 6 volte, nel 2016 al debutto a Montecatini in 1.16 finendo bene dalla scia del leader nei 600 conclusivi in 44.7, sempre nel 2016  in 1.17.9 dopo errore al via sfondando dopo 600 in 47.6 per allungare con 600 finali in 44, l’anno scorso in 1.15.4 da leader con lancio in 13.7 e 600 finali in 43.4 con arrivo in 14.3, in 1.12.8 in percorso esterno con seconda parte allo scoperto in 57.4, in 1.12.3 ottenendo strada dopo un quarto in 29.1 per allungare con seconda parte di gara in 56.6, a marzo in 1.12.3 sferrato agli anteriori progredendo dal gruppo nella seconda parte di gara allo scoperto in 57.4, poi un terzo nel Città di Torino perdendo leggermente contatto nella seconda parte di gara in 57 dal leader a cui aveva dato strada nel quarto iniziale in 29.4, due quarti, il primo nel Regione Campania al proprio record di 1.11.6 sferrato agli anteriori arrivando con poco spazio dopo aver seguito i primi in corda, il secondo in quota negli ultimi tre quarti di miglio esterni, nell’Unione Europea un errore prima del via, infine nel Triossi un quarto finendo bene dalla coda nel mezzomiglio conclusivo dopo aver subìto l’avvio lento di chi lo precedeva. Ha parziale, torna sulla sua distanza, se si avvia di trotto può centrare il primo alloro classico.
Controfavorito. Quota: 3,00
4 VANDALO GIO (Francesco Facci) – Piuttosto veloce in partenza, ha vinto 11 volte, 4 nell’annata, l’ultima alla terzultima uscita in 1.12.2 a Bologna finendo in crescendo nel secondo giro in 57.1 dalla scia del leader a cui aveva ripiegato in scia nel lancio in 14.5, la volta dopo un terzo al proprio record di 1.11.9 seguendo dal via la leader in quota nella seconda parte di gara in 56.8, infine un “np” in percorso esterno. Non ha brillato all’ultima ma in precedenza era volante, quando ha provato a questi livelli non ha mai preso nulla ma stavolta ci sta bene.
Sorpresa. Quota: 7,00
5 VERTIGO SPIN (Roberto Vecchione) – Veloce in partenza, regolare, si adatta ad ogni schema anche se preferisce quello in avanti, ha colto il proprio record di 1.12.7 l’anno scorso secondo sferrato stampato al termine di una seconda parte di gara in 57.1 dopo aver ottenuto strada nel lancio in 13.9 e lo ha eguagliato a novembre in batteria e finale del Mangelli, in batteria quarto calando in retta dopo aver ripiegato in scia alla leader nel lancio in 13.7, in finale quinto perdendo contatto nella seconda parte di gara in 55.8 dalla scia dei primi nella quale aveva ripiegato nel lancio dall’8 in 13.2; ha vinto 5 volte, una nell’annata a settembre in 1.13.2 senza ferri anteriori da leader con lancio in 13.3 e seconda parte di gara in 58.6; alla terzultima quarto finendo bene dalla coda nel km conclusivo in 1.12.8, la volta dopo un “np” nel Regione Campania cedendo in retta dopo aver agito in avanti con lancio in 13.3 ed essere stato costretto ad un km iniziale in 1.10.9, infine al rientro un errore al passaggio quando seguiva in corda i primi. Serio e rapido (anche con i numeri alti si lancia bene), un po’ troppo in gas al rientro, se è al meglio e riesce ad attuare il preferito percorso in avanti ha le carte in regola per arrivare fino in fondo.
Terzo incomodo. Quota: 4,00
6 VENANZO JET (Lorenzo Baldi) – Parte il giusto, non sempre affidabile sulle curve, ha vinto 5 volte, la penultima l’anno scorso in 1.21.7 a Trieste ottenendo strada dopo mezzo giro, a settembre in 1.14 a Bologna finendo in crescendo nei 600 conclusivi in 42.7 dalla scia del leader che aveva seguito con avvio sollecito dalla seconda fila; ha colto il proprio record di 1.11.8 alla quintultima secondo a Milano progredendo dalla coda nel mezzo giro finale; alla terzultima un quinto in quota in percorso esterno, la volta dopo un errore sulla curva finale dopo essere sceso in scia alla leader dopo percorso manovrato, infine un posto d’onore nel Triossi finendo in crescendo dopo impegno esterno con km conclusivo misurato privatamente in 1.10.5. Non sempre affidabile sulle curve, sorprendente a Roma, c’è da valutare se fa percorso netto e ripete quella linea.
Molto difficile. Quota: 25,00
7 VANGUARDIA (Enrico Bellei) – Piuttosto lenta in partenza, ha vinto 7 volte, nel 2016 al debutto a Milano in 1.16 finendo bene dalle retrovie nella seconda parte di gara esterna in 59.6, in 1.15.4 finendo bene dal gruppo nella seconda parte di gara in 58.6, in 1.15.2 finendo bene dalle retrovie, l’anno scorso in 1.13.8 in percorso allo scoperto con seconda parte di gara in 58, in 1.14.3 a Bologna da leader con lancio in 14.2, in 1.16.7 sul doppio km con miglio finale esterno e progressione nel mezzo miglio conclusivo in un minuto (29.4 l’ultimo quarto), alla terzultima in 1.13.9 sul doppio km sferrata agli anteriori con mezzomiglio finale in 57.7 passando sulla curva conclusiva dopo un km esterno, la volta dopo un quinto nel Carena al proprio record di 1.12.9 finendo bene dopo percorso manovrato, infine un errore sulla curva finale quando lottava per il posto d’onore dopo un km scoperta. Sa agire al largo, in gran forma, improvvisata da Enrico Bellei, ci sta.
Grossa sorpresa. Quota: 20,00
8 VANDALO D’ESI (Andrea Farolfi) – Veloce in partenza, preferisce agire in avanti, ha colto il proprio record di 1.12.3 alla quartultima secondo a Bologna finendo in crescendo dalla scia dei primi nel secondo giro in 57.1; ha vinto 9 volte, 5 nell’annata, l’ultima alla terzultima in 1.15 sul doppio km ottenendo strada dopo il quarto iniziale in 31.8 per allungare con quello finale in 27.8 (56.9 il mezzo miglio conclusivo), poi due prestazioni viziate da errori al via, il primo nel Triossi. Ultimamente sta sbagliando al via e preferisce agire in avanti.
Estremo outsider. Quota: 69,00
9 VASTY DI POGGIO (Massimo Barbini) – Veloce in partenza, ha vinto 8 volte, 5 nell’annata, le ultime due consecutive nel preferito assetto sferrato, la prima in 1.13.1 ottenendo strada dopo un quarto in 29.4 per allungare con seconda parte di gara in 56.6, la seconda al proprio record di 1.12.6 a Montecatini  da leader con lancio in 14.5 e 600 finali in 42. E’ letteralmente volante, prova il salto di categoria e può piazzarsi.
Difficile. Quota: 22,00
10 VERNISSAGE GRIF (Gennaro Riccio) – Parte il giusto, ha colto il proprio record di 1.12.6 ad aprile secondo in quota in corda al seguito dei primi; ha vinto 7 volte, la penultima l’anno scorso in 1.13.2 a Milano con 600 finali allo scoperto in 42.2, sempre l’anno scorso nell’Etruria in 1.13.1 in percorso allo scoperto con seconda parte di gara in 58, all’ultima in 1.13.1 a Cesena passando dopo mezzo giro in 29.3 per allungare con 600 finali in 43.1. Potente e tornato al meglio da quando è passato in training a Marjo Natinky, il numero però lo penalizza.
Outsider. Quota: 30,00