19/08/2018

Pagella Città di Montecatini: 10 a URAGANO TREBI’ e al pubblico che lo ha applaudito

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Ci sarebbe da dare una valanga di 10 nella pagella della notte di ferragosto del Città di Montecatini, da chi partiamo? Dal pubblico: categoria spesso bistrattata (della riforma delle scommesse ogni tanto se ne riparla, poi viene accantonata, poi se ne riparla di nuovo e poi riviene messa nel cassetto); quindicimila persone come 40 anni fa quando tornò Delfo dagli Stati Uniti, una lode (oggi sono civettuolo) per chi come me (ma eravamo in tanti) c’era sia ora sia allora. Non fate i conti che sono vecchio, ero bambino e ricordo poco di Delfo, però mi ricordo la grande folla (e l’altoparlante che diceva “Il bambino Mario Alderici attende i genitori in segreteria”, perché eludendo i controlli dei genitori sgattaiolavo dalle tribune alle scuderie per vedere i cavalli da vicino, finché qualcuno vedendomi solo mi portava in segreteria); pubblico vociante, appassionato, critico, competente quello toscano (grandi!). Molto bene ai fini del gioco l’iniziativa dei quotisti di allibrare con lavagne in chiusura al 115 – 120%, il pubblico giocava e il banco (a occhio e croce) ha vinto tanto; esperienza che speriamo verrà ripetuta  destinando però lo sportello solo al gioco a quota fissa e con un minimo di giocata maggiore rispetto agli altri sportelli (stoici Micol Fenzi e Andrea Zanoboni nell’incentivare il gioco, ma autentico eroe il ragazzo addetto al terminale della quota fissa). Ci sarebbe da dare (non lo facciamo per il fatto che qualcuno potrebbe obiettare il pizzico di fortuna in finale, secondo in corda grazie all’errore di Superbo e con la destra libera ai 200 finali, ideale dato che tende a scattare in fuori ed è un po’ restìo a entrare in preferenziale) voto 10 a Uragano Trebì, 1.11.9 girando di fuori con la ruota sinistra bucata in batteria, in finale arrivo da 1.08 (13.6 il paletto finale, addirittura meno per lui che veniva da dietro) per rimontare a palmo a palmo un irriducibile Arazi Boko per una retta d’arrivo volata in un appassionante duello che resterà a lungo nella memoria; oltre che per il Città di Montecatini è da applausi la generosità e la costanza di Uragano sempre all’altezza della situazione in ogni evenienza. Uragano figlio di quel gran campione che è stato (ed è attualmente da stallone) Nad Al Sheba che è andato a segno coi suoi figli in altre due importanti corse recenti, a Follonica con Victor Ferm e con Zahra Mail in Svezia. Mostruoso, ma non solo in questa occasione, Roberto Vecchione che negli ultimi tempi è il driver italiano che ha fatto più capolavori, non sbaglia mai una mossa tattica, è energico in corsa, corretto, cordiale con il pubblico, un fenomeno. Dalla sua il vantaggio di avere un trainer che gli affida sempre cavalli in ordine come Holger Ehlert (e da accomunare all’elogio al trainer tedesco ovviamente tutto il team che lavora con Ehlert) che prima della corsa aveva dichiarato “Cavallo mio non cambia con nessuno”. Molto sportivo il team di Arazi Boko (battuto stracorrendo sia in batteria sia in finale) con in testa Leonardo Cecchi e Stefano Ciappi che si sono subito andati a congratulare con chi aveva vinto.         

 
N.P. N.A. Cavallo Sponsor Tempo Guidatore R.B. R.L. Carr. Padre
1 1 URAGANO TREBI' 11.3 R. Vecchione 1"10"9 1"13"2 295.354 NAD AL SHEBA
4 2 ARAZI BOKO (S)   11.4 A. Guzzinati 1"09"8 1"11"2 555.456 VARENNE
7 3 PANTERA DEL PINO 11.8 R. Legati 1"11"1 1"13"8 157.919 TURBO SUND
5 4 DIJON (F)   12.1 R. Derleux 1"09"8 1"10"9 523.720 GANYMEDE
8 5 TARIM   12.2 F. Esposito 1"12"1 1"13"5 95.405 VARENNE
9 6 SUGAR REY   12.6 GP Minnucci 1"11"4 1"12"3 628.468 LOOK DE STAR
2 7 UP RIGHT BI   13.0 R. Andreghetti 1"11"2 1"13"0 50.959 EQUINOX BI

 Il 2 Deimos Racing (S) e il 6 Superbo Capar rp

URAGANO TREBI’ – Finiti gli aggettivi per un cavallo che stracorre ad ogni uscita, in ogni schema, su ogni distanza, con ogni numero; sa davvero leggere e scrivere, gli manca davvero solo la parola (per ora …). In batteria al largo in scia a Timone, dopo un giro gli si buca una ruota ma non demorde affatto, scatta al mezzo giro finale e prevale con ultimi 600 in 42.8 e arrivo in 13.9 con la ruota sinistra bucata; in finale terzo in corda, si ritrova secondo sull’errore sulla prima curva di Superbo, segue come un’ombra Arazi, ai 200 finali sul calo di Up Right Bi gli si libera la destra, scatta al largo del leader (meglio, dato che tende a venire in fuori ed è restìo a entrare in preferenziale), vola l’arrivo, rimonta a palmo a palmo Arazi e lo batte di mezza lunghezza al record della corsa di 1.11.3 con 600 finali in 42.1 e arrivo in 13.6 (da 1.08) per la testa, meno per lui che era dietro ed ha letteralmente volato. Voto: 9,5
ARAZI BOKO
– Nonostante la mole riesce ad adattarsi bene anche alla pista piccola; in batteria muove subito dalla terza posizione in corda, subisce sull’ultima curva il calo di Sonia, finisce bene; in finale parte come un razzo e arriva già in rallentamento ai primi 200 in 13.9 (i primi 100 micidiali), gradua, riprende ad andare al passaggio, respinge Up Right con la retta opposta in 13.9, riprende un attimo in mano sull’ultima curva ma poi è costretto a riallungare dal calo verticale di Up Right, non gli è sufficiente chiudere l’ultimo km in poco più di 1.11 con 600 finali in poco più di 42 arrivando ancora in spinta per portarla a casa. Battuto con l’onore delle armi, ha 11 anni, commovente. Voto: 9
UP RIGHT BI
– Sfortunato ma continuando ad andare così forte troverà presto il suo gran premio, in batteria va davanti nel lancio in 13.7, prova a respingere Superbo nel secondo paletto in 13.5, sbaglia, si rimette dopo 4 tempi di galoppo (si rimette sul quinto tempo) secondo in corda, la giuria lo tiene buono (sarebbe stato opportuno nel dopocorsa il disco giallo e la revisione del filmato in un caso non facile), nell’arrivo in 13.9 finisce bene in slalom con poco spazio, è secondo meritatamente anche se (diciamolo) la squalifica ci stava; in finale resta scoperto, molto ardente, sull’ultima curva logicamente chiama la mamma. Voto: 7,5
DEIMOS RACING
– In batteria in coda, scatta in terza ruota al giro, passa sull’ultima curva e allunga con ultimi 600 in 42.6 con arrivo in 13.7; in finale il suo team sceglie il 3 per tentare di evitare le insidie della pista piccola a cui è poco abituato ma sulla prima curva nello scendere quarto in corda sbaglia forse sentendo un po’ la pista dura per la seconda volta nella serata sferrato agli anteriori. Voto: 7,5
PANTERA DEL PINO
– A fine carriera è ancora all’apice della forma, in batteria terza in corda, resta bene in quota; in finale terza in corda, segue tutta strada Uragano, ne perde leggermente contatto nell’arrivo volante ma resta benissimo in quota con Renè Legati che sul palo giustamente esulta per il meritato terzo posto. Voto: 7,5
SUPERBO CAPAR
– In batteria è respinto nel lancio in 13.7, insiste e passa al prezzo di un mezzo giro iniziale in 27.2, cala in retta; in finale parte molto forte dal largo, riesce a ritagliarsi spazio nel lancio in 13.9 per scendere secondo in corda ma nel fare la manovra sbaglia. Voto: 6,5
DIJON
– Subisce lo schema contrario e la pista piccola, in batteria al largo, finisce in crescendo; in finale ancora contro schema al largo, resta in quota; da seguire quando potrà riattuare il preferito percorso in avanti (o da secondo in corda). Voto: 6
TARIM
– In batteria quarto in corda, finisce bene;  in finale nel gruppo in corda, muove dopo mezzo giro, resta in quota. Voto: 6
TOTANO JET
– Sbaglia prima del via, insegue bene in 1.56. Voto: 6
ULENA CAR
– Sfortunata, seconda in corda, subisce sull’ultima curva il cedimento di Tamure. Voto: 6
SUGAR REY
– Penalizzato dalla pista piccola, in batteria esce dopo 300 metri dal gruppo, sulla penultima curva segue la progressione di Deimos in terza ruota, resta in quota; in finale in coda, non avanza. Voto: 5,5
SONIA
– Scoperta, prova a sorprendere Tamure ma viene respinta, si adegua dopo un giro in 57.7, logicamente accusa sull’ultima curva e finisce con lo sbagliare. Voto: 5,5
TRILLO PARK
– Con il numero esterno rinuncia al lancio, in coda, non avanza. Voto: 5
TIMONE EK
– La delusione della corsa in una prestazione che non può essere presa alla lettera, scoperto, sul rallentamento avanza sul leader ma sull’ultima curva è alle pompe (e Calimerino Esposito giustamente lo rispetta fermando) probabilmente per i guai respiratori che lo stanno condizionando. Voto: 5
UNA BELLA GAR
– Al secondo errore consecutivo, stavolta nel ripiegare nelle retrovie all’imbocco della prima curva. Voto: 5
TAMURE ROC
– La delusione della corsa, con i ferri, va davanti nel lancio in 14.6, sotto la pressione di Sonia completa il giro in 57.7, tenta la difesa con la retta opposta in 13.7 ma al mezzo giro finale chiama la mamma; una delle poche prestazioni negative della carriera di questa splendida cavalla, forse un po’ stanca dopo tante stagioni a battagliare con grande onore con i migliori. Voto: 4