Il campo definitivo del Campionato Europeo, rivincita URAGANO TREBI e ARAZI BOKO

di Mario “Amario” Alderici – Il 2018 completa i suoi convegni in notturna come tradizione con il Campionato Europeo che è certamente tra gli eventi più importanti e attesi per Cesena e la Romagna, una corsa tra le più antiche d’Italia che (a parte una breve parentesi a Montecatini ad inizio secolo scorso) si è sempre disputata in Romagna (a Faenza la prima edizione nel 1908 vinta da Siliko, poi Ravenna, quindi Cesena, dove diventa il vero e proprio Campionato Europeo dal 1927 con successo di Homer), un evento storico e di grande fascino che tra gli appassionati di ippica ha un rilievo mondiale. Nel 2014 hanno vinto Osasco Di Ruggi e Roberto Vecchione, in 1.12.8 da secondi in corda in batteria, in 1.13.6 dopo errore nel race off con Increased Wordload; nel 2015 da favoriti Orsia e Antonio Di Nardo, in 1.13.1 da leader in batteria, in 1.13.5 nel race off girando allo scoperto di Olona Ok (che aveva vinto in batteria al record della corsa di 1.11.4); nel 2016 da favoriti Ringostarr Treb e Roberto Vecchione, da leader in batteria in 1.12, battendo allo speed in 1.14.3 Peace Of Mind nel race off; l’anno scorso  ancora un favorito al palo, stavolta senza race off, Timone Ek e Enrico Bellei, 1.11.6 allo scoperto nella prima prova, eguagliando il record della corsa e della pista di 1.11.4 nella seconda passando ai 500 finali. La statistica vuole che difficilmente una femmina vinca il Campionato (nella lunga storia della corsa è avvenuto solo due volte, Scrivia nel 1942 e Orsia nel 2015). L’ultimo vincitore estero è stato Renommee D’Obret con Pierre Vercruysse nel 2011. Le edizioni con vincitore di due prove senza race off sono state 28 (ci sono riusciti due volte Georgia Volo, Tornese e Eillen Eden).
 

Ottantaquattreesima edizione che è in parte un copia incolla del Città di Montecatini di ferragosto con nella prima prova la rivincita del duello che ha infiammato la finale del Sesana tra Uragano Trebì (a segno in maniera splendida sia in batteria con una ruota bucata nel secondo giro sia in finale con arrivo da 1.08) e Arazi Boko (bene anche in pista piccola nonostante la mole), con il vecchio castrone di Gocciadoro stavolta appoggiato dalla compagna di colori Peace Of Mind (con il peggior numero d’estrazione, 6 in una prova, 7 nell’altra) che torna in Italia dopo la parentesi scandinava iniziata bene e finita male e dal compagno di allenamento Testimonial Ok, anche lui messo bene al 3 nella prima prova. A Montecatini vinse alla grande la prima batteria Deimos Racing che in finale ha sbagliato, un errore da attribuire in parte alla poca abitudine alla pista piccola e in parte al fatto che due volte in serata sferrato agli anteriori potrebbe aver sentito in finale la pista un po’ dura, e sarà d’obbligo vederlo sgambare e, soprattutto, vedere le scelte di ferratura del team che potrebbe optare per dare il massimo stavolta nella seconda prova dove i principali avversari hanno brutti numeri. Di quelli che cercano la prima vittoria classica la più che intriga è nella seconda prova Ulena Car che cercherà di far fruttare la velocità iniziale. Sono maiden in pista piccola Tessa Ob Sonic e Tina Turner, ma l’allieva di Casillo e Di Nardo torna in prima categoria sulla scorta di due successi a media eccezionale (1.10.8 e 1.10.4), quella di Gaspare Lo Verde è molto veloce e regolare e nella seconda prova mandandone via uno può diventare la classica piazzata di posizione con licenza di vincere nell’amato schema da seconda in corda. Terza a sorpresa ma con merito a Montecatini, Pantera Del Pino continua ad andare forte alla soglia della pensione. Cercheranno di sfruttare la regolarità per inserirsi Tango Negro e Tarim ma i numeri (5 – 8 e 9 – 4) non li aiutano. Satanasso Fi un anno fa correva in categoria G, ha scalato le categorie fino a vincere il Basilio Mattii, qui tenta un ulteriore salto in alto con numeri che lo sacrificano.
Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.