28/06/2013

Vaccari: dal 15 luglio i pagamenti, la normalità forse a Settembre

di admin

Ieri Vaccari, delegato Mipaaf all’Ippica, ha fatto il punto dei pagamenti con i delegati del settore, Viani, Rocca, Smorgon, Francesco Gragnianello. Questo quello che è stato detto
1) Il Mef deve ancora firmare lo sblocco dei 17,5 milioni per pagare settembre-ottobre. La firma è imminente i pagamenti a quel punto verranno fatti, ma l’impressione è che si possa comunque finire a Settembre. Magari dando a qualcuno la possibilità di cantare vittoria dal palco delle aste…
2) I pagamenti torneranno nelle mani delle Società, che potranno liquidarli a partire dai premi di marzo. Ma ci vuole ancora la firma della Corte dei Conti, che arriverà tra un paio di settimane. I soldi ci sono e quindi potrebbero arrivare sui conti degli ippici nella seconda metà di luglio. Non prima, ma può darsi che si paghi marzo e aprile assieme. A gestire il processo ci sarà quel che rimane (poco) dell'ex Assi e quindi limitatamente a questo la delga torna a Ruffo.
3) Alcuni hanno già ricevuto i pagamenti di marzo, ma non è una bella notizia. Questo infatti impedisce che febbraio sia pagato attraverso le Società, quindi si seguirà l’iter ministeriale, quindi marzo arriverà per molti dopo marzo e aprile.
4) Circa la metà delle fatture presentate per gennaio (82 su 167) sono risultate regolari e quindi saldate. Le altre sono state rigettate e dovranno essere ripresentate.

Il Commento
Tutto questo lascia intendere che per settembre si dovrebbe tornare a un qualche ordine, ma disegna comunque un sistema malato, non tanto ippico, quanto istituzionale. Sicuramente lo è anche a livello nazionale, ma resta in piedi perché non ce n’è altro.  Infatti l’unica riserva di efficienza dello Stato è quella sui dispositivi che bloccano il cambiamento, la dove questo insidia la sicurezza della classe dirigente e burocratica. Ma la malattia si sta aggravando perché l’alienazione progressiva di sovranità a favore dell’Unione Europea blocca anche la capacità di prevaricazione da parte dell’élite politica che pertanto, pur non scomparendo, di fatto non riesce più a operare in alcun senso.
     A.F.