Torna a volare URLO DEI VENTI nel Duomo in 10.5, la pagella di Amario
di Mario “Amario” Alderici – Il Duomo è da sempre una giornata dell’anno nella quale un giorno si potrà dire “Io quel giorno in quel campione volò c’ero”. Nella fattispecie il campione è Urlo Dei Venti che fuga ogni dubbio sulla condizione (bravissimo il proprietario e allenatore, insieme con Enrico Bellei, Stefano Simonelli che aveva fatto intendere che il suo pupillo era tornato al meglio della condizione), dopo il Turilli deludente a causa di un virus, e vola al record della pista (e ovviamente della corsa) sfondando con un quarto in 26.7 su Santiago D’Ete per fare corsa per proprio conto. A un certo punto Urlo, incurante di aver fatto un km in 1.10.4, si mette a tirare, si schiaccia giù e vola … Impressionante!
Lancio in 12.9 in parte decisivo per mandare in bianco i piani del team Gocciadoro, perché stavolta l’autostart (contrariamente alle altre corse) è andato via spedito avvantaggiando i numeri bassi e penalizzando quelli alti con Santiago che nel lancio velocissimo è rientrato a Peace Of Mind che l’aveva sopravanzato. E Santiago è approdato, come Urlo, al proprio record personale (1.10.8) e all’ennesimo piazzamento di posizione per un cavallo sempre al palo, difendendo il secondo da un altro cavallo eccezionale e speciale come Uragano Trebì, a sua volta al proprio limite di 1.10.8, che è stato anticipato al passaggio da Arazi Boko e lo ha battuto con buon finish per il terzo con Arazi che ha ben poco da rimproverarsi avendo corso contro schema con partenza e ultimo km scoperto. Quinta in linea con gli altri tre finendo sorprendentemente bene un’ottima Ua Huka che da adesso è una delle poche indigene ad essere scesa sotto l’1.11 ed è quella che finisce più forte di tutti.
In sulky a Urlo perfetto da catch un fiorentino docg da tante generazioni come Antonio Greppi che aveva già vinto tre anni fa il Duomo con Pacha Dei Greppi e quest’anno si era imposto nell’Anact Maschi con Amancio. Caloroso l’affetto del pubblico toscano (anche di chi non l’aveva giocato) a Urlo e a Antonio in retta e al giro d’onore.
Riuscitissima la giornata, peccato per la collocazione invernale che con il maltempo e il freddo non fa accorrere il pubblico e speriamo che il Duomo torni alla sua originaria programmazione a fine primavera o a inizio estate, ma ci sia consentito un battito di mani al Direttore Roberto Cesari, ai proprietari dell’ippodromo famiglia Meli (con il presidente Cesare in testa con a fianco efficaci la cordiale e appassionata moglie Laura e il figlio Carlo), ai fotografi di sempre Carlo e Francesco Rosellini che ci fanno sempre rivivere ogni momento della giornata ippica come se fossimo sempre in pista; la pista era perfetta e veloce con il cambio sabbia, tanto che oltre al record di Urlo Dei Venti abbiamo assistito anche al nuovo record della pista dei 3 anni sul doppio km con Zerozerosette Vl che nelle mani di Santo Mollo è andato via tutta strada a media di 1.13.7.
Riuscito anche il Campionato Europeo Amazzoni: se molti scommettitori dicevano giustamente che corse così andavano programmate in un convegno non di gran premio (concordiamo perché correre senza frusta in 13 in sulky a cavalli mai visti prima, e che spesso cambiano anche caratteristiche in queste novità, fa sì che queste competizioni diventino tombole ingiocabili per lo scommettitore) è anche vero che la passione di queste lady driver nel fare tanti km per queste prove ci ha riportato a uno sport sano e bellissimo; alla fine a prevalere è stata l’esperta olandese Hiltje Tjalsma; ma è stata come sempre bravissima la nostra napoletana Elena Villani che ha pagato un Teddy Bear sacrificato dalla perizia e poco in palla e un Supremo contro schema (con l’autostart anziché con i nastri) ma è riuscita cionostante ad affermarsi allo speed con Tatanka Op affidatale al meglio da “Piottino” Simone Di Iorio e da Riccardo Pezzatini. Solitamente siamo ipercritici ippicamente ma stavolta vogliamo fare un applauso a un ippodromo cordiale e semplice, ricco buffet al ristorante a un prezzo contenuto, la casa di Babbo Natale con i bambini che si divertivano, il corner del Campari, cordialità e poca burocrazia, allibratore a quota fissa e quote fisse sul campo, tanta bella gente nuova e a fare le interviste nelle scuderie alle amazzoni (al grande Vieri Berti han lasciato i driver) una elegante (soprattutto nei modi) Eva Crosetta che dal vivo rende più che in video (proprio una bella donna), bene così.
N.P. | N.A. | Nome | Dist | Tempo | R.B. | R.L. | Guidatore | Part. | Premio |
4 | 1 | URLO DEI VENTI | 1600 | 1.10.5 | 1.10.5 | 1.10.5 | A.GREPPI | 4/9 | 57.960 |
2 | SANTIAGO D`ETE | 1600 | 10.8 | 1.10.8 | 1.13.3 | SANTO MOLLO | 1/9 | 27.720 | |
3 | URAGANO TREBI` | 1600 | 10.8 | 1.10.8 | 1.13.2 | R.VECCHIONE | 3/9 | 15.120 | |
8 | 4 | UA HUKA | 1600 | 10.9 | 1.10.9 | 1.13.7 | RENE` LEGATI | 8/9 | 7.560 |
5 | 5 | ARAZI BOKO | 1600 | 10.9 | N/A | N/A | A.GOCCIADORO | 5/9 | 5.040 |
9 | 6 | TOBIAS DEL RONCO | 1600 | 13.1 | 1.11.8 | 1.13.2 | A.DI NARDO | 9/9 | 0 |
2 | PEACE OF MIND | 1600 | RP | 1.09.7 | 1.10.8 | FED.ESPOSITO | 2/9 | 0 | |
6 | SATANASSO FI | 1600 | RP | 1.11.7 | 1.14.9 | M.CHELI | 6/9 | 0 |
URLO DEI VENTI – Cancella il Turilli con una prestazione da paura, quando sta bene è atomico, parte, si presenta su Santiago dopo il lancio in 12.9 ma per passare (sull’ardore del rivale) è costretto ad un quarto iniziale in 26.7, rifiata ma con due paletti ancora sotto il 15, riprende ad andare con un penultimo quarto in 27.9, ciononostante sull’ultima curva è ancora in gas, si aggancia alle guide e tira ancora, conclude indisturbato al record di 1.10.5 con facilità; è un campione. Voto: 9,5
SANTIAGO D’ETE – Molto bello in sgambatura, si conferma in corsa rientrando a Peace con lancio in 12.9, logicamente si anima un po’ e prende un po’ la mano, riesce comunque a mandare Urlo dopo un quarto in 26.7, ne segue il ritmo indiavolato, stringe i denti e difende la piazza d’onore al proprio record di 1.10.8; l’ennesimo ottimo piazzamento di un cavallo sempre al palo. Voto: 8
URAGANO TREBI’ – Saggiamente si risparmia nell’avvio incandescente, muove al passaggio sul primo e unico rallentamento, finisce bene; il solito bancomat che non delude mai. Voto: 8
ARAZI BOKO – Fa partenza, subisce i tre cavalli all’interno e deve adeguarsi quarto, muove allo scoperto al passaggio, e resta eroicamente in quota nell’ultimo km scoperto; da seguire con fiducia quando potrà agire in avanti. Voto: 8
UA HUKA – Nel gruppo in corda, è quella che finisce più forte di tutti. Voto: 8
SATANASSO FI – E’ penalizzato con il numero esterno dall’autostart che va via a tutta, ripiega saggiamente in coda, prova a riavvicinarsi sull’ultima curva ma sbaglia. Voto: 6
PEACE OF MIND – E’ la più veloce allo stacco ma nell’avvio in 12.9 subisce il rientro di Santiago, sull’ultima curva peggiora di meccanica e sbaglia quando è a ridosso chiusa in corda. Voto: 5,5
TOBIAS DEL RONCO – Non vede mai la corda, al largo nelle retrovie, sul’ultima curva logicamente chiama la mamma. Voto: 5,5