18/07/2013

Snorgon getta la spugna. Anche i Driver ancora divisi

di admin

Il 13 Giugno ho indetto una riunione a Roma al fine di compattare la nostra categoria, e dare una voce rappresentativa alla stessa, essendo orfani ormai da anni di rappresentanti veri, avendo sigle che rappresentano sparuti gruppetti di colleghi con rappresentanti che avendo tempo disponibile fanno piccole commissioni in quel del palazzo per quei pochi che rappresentano.
In questo breve lasso di tempo ho cercato di incontrare il Ministro in ogni modo ma purtroppo non ho avuto udienza, sono riuscito assieme ai rappresentanti dei proprietari ed allevatori trotto a farmi ricevere dal dott.
Vaccari per cercare di sbloccare i pagamenti e per un attimo abbiamo creduto di aver ottenuto qualcosa. Nulla di vero, la sensazione generale è stata quella di aver un funzionario delegato a fare il becchino dell’ippica, preoccupato più a farci fare figuracce all’estero che a far qualcosa di costruttivo in Italia, purtroppo mi sono arenato davanti ad una burocrazia sorda, meschina e menefreghista.
Mi sono reso conto che del nostro settore
ai ministeriali non importa nulla, noto con dispiacere che il nostro ambiente è assuefatto al sistema: si vuole guardare indietro per non guardare avanti, il “dividi et impera” è all’ordine del giorno. Purtroppo come categoria siamo legati a vecchie logiche assistenzialiste, basta guardare quelli che pensano di rappresentarci.
Come si può andare avanti in questo modo? Come posso guardare negli occhi i miei colleghi e leggere la disperazione? Come si può parlare, ragionare, programmare un futuro per noi e i nostri cavalli davanti a gente abituata per anni a farsi prendere in giro e a prendere in giro?
Con grande rammarico sono costretto a rinunciare all’onere che avevo assunto, dovendo perdere tempo a difendermi da accuse sciocche e meschine di pseudo colleghi che seduti sul cadreghino del nulla, in cerca di qualcosa che non esiste, si affannano ad andare nelle stanze governative vestiti da festa a farsi raccontare le solite balle.
Se la nostra categoria vuole
continuare il teatrino fin qui andato in scena prego accomodatevi. Un'unica associazione vera era ed è l’unica soluzione percorribile, purtroppo non c’è la volontà o la lucidità per attuare questo progetto.

Gli interessi meschini al nostro interno e gli altri non meno meschini al nostro esterno sono più forti dei nostri cavalli, dei nostri sogni, delle nostre legittime aspirazioni.
Ringrazio i tanti colleghi che mi hanno dato fiducia, e che mi hanno aiutato in questo periodo. Non posso ringraziare i rappresentanti della categoria perché hanno cercato fin da subito di mettere i bastoni fra le ruote, con comunicati e proclami ridicoli. Vergogna.
L’unica soluzione possibile è quella di fare chiarezza una volta per tutte sulla situazione che stiamo vivendo,fermandoci per accelerare i processi, per ottenere quello che ci aspetta, per ottenere una credibilità della quale il comparto ha assolutamente bisogno, e non in ultimo fermare la caduta verso il fondo del baratro.
Purtroppo il sottoscritto qualcosa di cavalli e di corse comprende, di politica e di interessi collaterali poco o nulla. L’unica cosa che mi sento di ribadire è la dignità che ognuno di noi deve avere nei confronti dei cavalli e il rispetto che ognuno di noi deve pretendere nei confronti dei cavalli dall’ultimo dipendente del Ministero al Ministro stesso.

Marco Smorgon