30/04/2019

Prima Batteria Lotteria, match ARAZI BOKO vs URLO DEI VENTI, il prono di Amario

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Prima Batteria che dovrebbe essere caratterizzata dal match tra il vecchio Arazi Boko (4) e il campione in carica Urlo Dei Venti (1). Sono entrambi ottimi partitori ma dal 4 può lanciarsi meglio l’allievo di Gocciadoro che può riuscire ad andare davanti anche presentandosi per primo nel caso il compagno Attack o Pantera dovessero saltare i due favoriti; sulla linea migliore però il cavallo da battere sarebbe Urlo che in batteria correrà con i ferri dopo che all’ultima, sferrato davanti, è andato in dolore all’anteriore destro. Favori per Arazi anche per la chance personale del compagno di scuderia Attack Diablo (5) che al debutto italiano fu condizionato da problemi respiratori e a questi livelli non è mai stato un vincente ma parte molto forte ed è piaciuto senza riserve nella prova pubblica a Bologna in 1.54 scarsi con mezzo giro iniziale e finale entrambi in 28; parte molto forte anche Pantera Del Pino (7) che qualora riuscisse ancora ad andare davanti per mandarne uno potrebbe ancora fare il colpaccio. Una prima parte di gara incandescente può agevolare la progressione esterna di Ultra Wind Bi (2) tornato al meglio. Un altro egregio partitore, però sacrificato dal numero, è Disco Volante (8) al salto di categoria legittimato dall’ultimo netto successo (ottenendo strada e in categoria più abbordabile) a media di 1.10.2. Bene in lavoro è andato anche Lover Face (3) che però rientra e tenta un non facile salto di categoria. Il veloce Specialess (6) è in forma ma trova troppi partitori.

PRONO: 4 – 1 – 5  

 

1 URLO DEI VENTI A.DI NARDO
2 ULTRA WIND BI G.GELORMINI
3 LOVER FACE (F) R.BAKKER
♠ 4 ARAZI BOKO (S) A.GOCCIADORO
♠ 5 ATTACK DIABLO (S) FED.ESPOSITO
6 SPECIALESS AND.VITAGLIANO
7 PANTERA DEL PINO RENE` LEGATI
8 DISCO VOLANTE (S) B.GOOP

1 URLO DEI VENTI (Antonio Di Nardo) – Molto veloce in partenza, si adatta ad ogni schema, regolare, ha vinto 14 volte, la seconda nel 2015 in 1.15.1 a Follonica da leader con lancio in 13.8 e seconda parte di gara in 59.4, sempre nel 2015 nell’Allevatori in 1.16.5 sul doppio km passando ai 600 finali dopo mezzomiglio allo scoperto, nel 2016 nel Marangoni in 1.14.1 sul doppio km con km finale esterno e progressione nei 700 conclusivi, sempre nel 2016 nella consolazione del Mangelli in 1.13.6 da leader con lancio in 13.6 e seconda parte di gara in 57.2, nel 2017 in 1.14.8 sul doppio km con km finale allo scoperto e mezzomiglio conclusivo in 54.7, nell’Europa in 1.12.5 sul doppio km con 600 finali in 42.2 dopo aver ottenuto strada al via, nel Città di Torino in 1.12.7 sul doppio km sfondando dopo mezzo giro con paletto in 13.7 per allungare con 600 finali in 42.7 senza forzare e senza chiudere la briglia, nel Nello Bellei in 1.14.9 sul doppio km in percorso esterno con km finale allo scoperto in 1.10.7 ufficiali (che vale meno per lui che veniva da dietro) con ultimi 600 in 42.1 e arrivo in 14, nel Continentale eguagliando il record del mondo sul doppio km in pista piccola di 1.11.5 senza mai pigiare sull’acceleratore, senza togliere i tappi e dando la netta sensazione che, se ce ne fosse stato bisogno, avrebbe fatto meno di 1.11, l’anno scorso al rientro nel Louxembourg al record di 1.10.6 sul doppio km finendo bene dopo percorso esterno, ancora al rientro nel Campo di Mirafiori in 1.12 in percorso allo scoperto con seconda parte di gara in 56.3 e arrivo in 13.7 senza togliere i tappi, in batteria e finale del Lotteria sempre in 1.10.8, in batteria ottenendo strada nel lancio in 12.8 per allungare con 600 finali in 41.4 con i ferri, in finale in avanti scambiando con un avversario dopo il lancio in 13.2 per allungare con seconda parte di gara in 55.6 con i tappi, è stato distanziato per doping nell’Oslo Gran Prix dove aveva vinto a quello che sarebbe stato il suo record di 1.10.5 sul doppio km da leader con il mezzo giro iniziale in 34.7 e quello finale in 33.7 (da 1.07.5), un deludente “np” nel Turilli cedendo sulla curva finale dopo aver agito in avanti con lancio in 13.8, un successo nel Duomo al proprio record di 1.10.5 ottenendo strada dopo un quarto in 26.7, un deludente quarto nel Vittoria accusando in retta la distanza dopo aver sfondato con primo km in 1.14.7 (sotto l’1.14 per lui che era penalizzato), un “np” nell’Amerique finendo comunque in leggero crescendo dal gruppo, infine al rientro un posto d’onore battuto al termine di una seconda parte di gara in 58.4 andando in dolore all’anteriore destro dopo aver ottenuto strada dopo il lancio in 13.5. Campione completo, bello quando si impegna, si schiaccia a terra e accelera in maniera devastante, sa agire in ogni schema, all’ultima sferrato davanti è andato in dolore all’anteriore destro, in batteria correrà con i ferri e sarà meno esplosivoma sulla linea dell’anno scorso sarebbe il cavallo da battere.
Controfavorito. Quota: 1,90
2 ULTRA WIND BI (Gabriele Gelormini) – Piuttosto lento in partenza, regolare, si adatta ad ogni schema, ha vinto 15 volte, l’ultima italiana nel 2017 nel Regione Campania al proprio record italiano di 1.12.1 ottenendo strada dopo un quarto in 29.6 per allungare con 600 finali in 41.9 con arrivo in 13.7; l’ultima vittoria nel 2017 al rientro in 1.12.4 sul doppio km in Francia sferrato finendo bene dopo impegno esterno; resta su due terzi, il primo eguagliando il proprio record italiano di 1.12.1 a Follonica al rientro sferrato agli anteriori finendo in crescendo dalla coda, il secondo al proprio record di 1.11.1 in Francia sul doppio km senza ferri in quota in percorso esterno. Potente e adatto ad ogni schema, verrà presumibilmente preso in velocità in partenza ma è tornato al meglio e ci sta.
Grossa sorpresa. Quota: 12,00
3 LOVER FACE (Robin Bakker) – Piuttosto veloce con l’autostart, al rientro, regolare, ha colto il proprio record di 1.11.2 l’anno scorso terzo sul doppio km finendo in crescendo dal gruppo; ha vinto 5 volte, l’ultima alla quartultima uscita in 1.12.4 sul doppio km finendo in crescendo dopo impegno esterno; resta su un terzo finendo in crescendo dal gruppo. E’ duttile e ha buon finish ma rientra ed è al salto di categoria, ha lavorato bene ma non dovrebbe bastare.
Molto difficile. Quota: 30,00
4 ARAZI BOKO (Alessandro Gocciadoro) – Molto veloce in partenza, duttile e regolare, ha vinto 25 volte, la sedicesima nel 2017 nella Coppa di Milano da leader, in batteria in 1.12.2 con lancio in 13 e 600 finali in 41.2, in finale in 1.11.5 tirando via ad andatura costante dopo il lancio in 13.4, l’anno scorso al rientro in 1.15.6 con lancio in 14.6 e arrivo in 13.4 (43.3 i 600 finali), in 1.11.1 in avanti con lancio in 12.8 e 600 conclusivi in 41.8, in una batteria del Lotteria in 1.11.1 da leader con lancio in 13.9 e 600 finali in 40.9, in avanti nella Sweden Cup, in batteria in 1.10.4 con mezzo giro iniziale in 33.9, in finale in 1.10.2 restando davanti sull’errore di un avversario nel mezzo giro iniziale in 34, poi a giugno un terzo in un gruppo 2 in Svezia, un quinto in un gruppo 1 in Svezia al proprio record di 1.09.8 calando in retta dopo aver agito in avanti, due buoni posti d’onore nel Città di Montecatini, in batteria finendo bene dopo percorso esterno e aver subìto sulla curva finale il calo di un’avversaria, in finale battuto al termine di 600 conclusivi in 42.1 con arrivo in 13.6 dopo aver agito in avanti con lancio in 13.9, un successo nella prima prova del Campionato Europeo in 1.11.3 finendo bene nei 600 conclusivi in 42.3 dalla scia del leader a cui aveva ripiegato nel lancio in 13.7, nella seconda un “np” desistendo in coda, nel race off un successo al record europeo in mezzomiglio di 1.10.3 tirando via dopo il lancio in 14.5, un posto d’onore nel Freccia d’Europa in percorso esterno quasi interamente scoperto in linea con la vincitrice nei 600 finali in 42.5 e nell’arrivo in 13.7, un “np” nell’International Trot comunque in quota dopo aver sfondato dopo 600 metri e aver mandato via, un quinto nel Duomo in quota nel km finale scoperto dopo essere stato respinto nel lancio in 12.9, infine 2 successi, il primo al rientro un successo nel Padovanelle in 1.12.3 progredendo nel mezzo giro finale in 28 dalla scia della leader che aveva seguito dal via, il secondo in 1.13.4 ottenendo strada dopo il lancio in 13.8 per allungare con 600 finali in 42.4. Molto adatto alle piste italiane, sano ad onta dell’età, più invecchia più va forte, può andare davanti (forse scambiando con Sonia) e arrivare fino in fondo.
Favorito. Quota: 1,80
5 ATTACK DIABLO (Federico Esposito) – Molto veloce in partenza, regolare, non ama agire al largo, è arrivato secondo nel Kriterium a 3 anni, ha colto il proprio record di 1.10.6 alla quartultima secondo; ha vinto 19 volte, l’ultima alla terzultima uscita in 1.17.6 da leader, la volta dopo un “np” accusando in retta l’impegno esterno dopo essere stato respinto al via, infine al rientro nello Jegher un “np” cedendo sulla curva finale dopo aver spostato dalla scia dei primi al giro. E’ venuto avanti molto avanti dal rientro nel quale ha accusato un problema respiratorio, a questi livelli non è mai stato un vincente ma ha lavorato a Bologna in 1.54 scarsi con 28 sia il mezzo giro iniziale sia quello finale.
Terzo incomodo. Quota: Scud. (6,00)
6 SPECIALESS (Andrea Vitagliano) – Veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.11.5 nel 2017 vincendo sferrato ottenendo strada dopo un quarto in 27.6 per allungare con seconda parte di gara in 56.8; ha vinto 22 volte, 6 nell’annata, l’ultimo alla penultima uscita in B – C in 1.12.4 nel preferito assetto senza ferri finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 57.4 dalla scia del leader nella quale era sceso dopo un km esterno, la volta dopo un posto d’onore superato al mezzo giro finale dopo aver ottenuto strada dopo il lancio in 13.5. E’ in forma ma trova troppi partitori e la compagnia è tosta.
Outsider. Quota: 250,00
7 PANTERA DEL PINO (Renè Legati) – Molto veloce in partenza, regolare, ha vinto 34 volte, la sestultima l’anno scorso in 1.14.6 da leader con lancio in 13.5 e 600 finali in 43.2, a giugno al proprio record di 1.11.1 a Bologna sferrata agli anteriori mandando via dopo il lancio in 14.1 per tornare a prevalere con 600 finali in 42.3 e arrivo in 13.6 (e ha eguagliato quel record ad agosto terza sferrata agli anteriori calando in retta dopo aver agito in avanti con lancio in 13 e aver tirato via con km iniziale in 1.10.5), sempre a giugno in 1.13.5 sempre nel preferito assetto senza ferri davanti ottenendo strada nel lancio in 13 per allungare con 600 finali in 42.6, a novembre in A – B in 1.12.8 sferrata agli anteriori finendo bene dal gruppo nei 600 conclusivi in 43.5; dopo due posti d’onore (il secondo in percorso esterno con progressione nei 600 finali in 42.5) un “np” nel Locatelli calando in retta dopo aver sfondato nel lancio in 12.8, poi uno sfortunato quarto nel Ponte Vecchio arrivando carica ma senza spazio nel km finale in 1.11.9 dopo essere andata davanti nel lancio in 13.3 e aver mandato dopo un quarto in 28.3, “np” finendo comunque in leggero crescendo dalle retrovie, infine due successi, il primo nello Jegher in 1.13.4 da leader con lancio in 13.8, il secondo in 1.11.9 finendo in crescendo nella seconda parte di gara in 56.4 dalla scia del leader che aveva mandato via dopo il lancio in 13.5. Duttile e molto rapida, nonostante i 10 anni è in piena forma, se va davanti e ne manda uno può farcela ancora.
Sorpresa. Quota: 8,00
8 DISCO VOLANTE (Bjorn Goop) – Molto veloce in partenza, ha colto il proprio record di 1.09.9 nel 2018 vincendo finendo bene dal gruppo; ha vinto 18 volte, le ultime 2 consecutive, all’ultima in 1.10.2 ottenendo strada nel mezzo giro iniziale in 34.2 per allungare con quello finale in 34.5. Parte molto forte, al salto di categoria sulle ali della forma al top, il numero esterno lo penalizza ma può piazzarsi.
Difficile. Quota: 15,00