07/05/2019

ANDREA FAROLFI ci racconta AUDREY EFFE

di admin

di Filippo Lago – Le settimane scorse hanno consegnato alle cronache il nome di una cavalla seriamente candidata a diventare leader della generazione 2016, Audrey Effe. La figlia di Up And Quick con il successo nel Nazionale Filly ha bissato il settimo successo in carriera (il quarto consecutivo) in nove uscite e migliorando il proprio record sulla breve distanza in 1.13. Una vittoria, quella milanese, giunta al termine di una corsa combattuta soprattutto nell'ultima frazione di gara, laddove Andrea Farolfi lanciò a centro pista l'allieva di Walter Zanetti mettendo a sedere le rivali.
Andrea, hai avuto la fortuna di guidarla fin dal debutto. Quando hai capito di avere tra le mani una cavalla importante?
Mi resi conto della bontà dei suoi mezzi dalla prima corsa disputata.

Perché?
Per caratteristiche e duttilità. Somigliava già ad una cavalla anziana, peculiarità che accomuna i soggetti importanti.

Quali sono le sue caratteristiche?
È una cavalla completa. In percorso di testa diventa difficile da battere anche per i maschi. Nel caso in cui si trovi a districarsi dalle retrovie, disponendo di un parziale conclusivo considerevole, non risente alcun problema.
Veniamo al Nazionale Filly. La cavalla affrontava per la prima volta la seconda fila. È stato questo un motivo di preoccupazione nel pre corsa?
No, non mi sono mai sentito cosi tranquillo. È una cavalla che ti trasmette serenità; bastava soltanto trovare la destra libera al momento giusto.
Durante la corsa hai temuto di non riuscire a portare a casa il risultato?
Il mio intento era quello di far si che la cavalla potesse esprimersi. Siamo riusciti non senza qualche “spintone” a spostare dallo steccato anche se la situazione peggiore si è verificata nell'ultima curva, quando per la presenza interna di Amelie Kyu Bar, non potevamo scendere dalla terza ruota. In quel frangente la cavalla ha dimostrato ancora una volta la sua maturità, rimanendo in traiettoria senza scomporsi.
Margini di miglioramento?
Mi sembra che abbia già dimostrato tanto. A Milano la cavalla è scesa in pista sferrata agli anteriori e credo rimarrà l'assetto definitivo per tutto l'anno. Mi confronterò con l'allenatore per valutare anche la possibilità di toglierle il freno.

Il consolidamento in prima categoria, la porterà ad affrontare contesti ancor più impegnativi. Un'eventuale sfida con Amber Prad, come la valuteresti?
Sarebbe indubbiamente una bellissima corsa che presto potrebbe disputarsi. Difficile sbilanciarsi ora, sono due cavalle importanti e molto potrà deciderlo lo schema tattico ed eventuali evenienze in corsa.
Programmi futuri?
Ora ci attende il Carlo Cacciari, poi valuteremo con il team il programma. Tuttavia la cavalla dovrebbe correre le prove riservate alle femmine fino al Derby. Solo in quella occasione valuteremo se affrontare la prova Open oppure le Oaks.

Nel 2019 hai vinto altre due prove riservate ai tre anni: Etruria e Italia, entrambe con Ayrton Treb. Vi sono caratteristiche che accomunano il figlio di Majestic Son e Audrey Effe?
Assolutamente no, sono molto diversi. La femmina è una cavalla dal gran parziale, duttile e capace di far tutto con serenità. Il maschio invece è dotato anch'esso di mezzi importanti, ma al tempo stesso di un equilibrio mentale sottile. Se consideriamo la prestazione offerta nel Nazionale, a palo lontano il cavallo non rispondeva più ai comandi, come fosse scarico. Questo perché la partenza richiamata l'ha innervosito nei preliminari.

Ipotizzando di disputare il Derby domani, in cui sono partenti Audrey Effe e Ayrton Treb, chi guideresti?
Deciderò al momento opportuno confrontandomi con i relativi team e valutando la forma dei cavalli.