04/05/2019

Lotteria, torna a vincere un francese: BEL AVIS, la pagella di Amario

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Qualitativamente non è stato un grande Lotteria ma a sopperire a ciò c’è stato lo spettacolo con batterie e finale entusiasmanti, una pista perfetta, un’ottima cornice di tanto pubblico e quote giocabili con un ottimo riscontro monetario (in finale betflag ha allibrato intorno al 125%, con Bel Avis giocabile addirittura anche a 3,15, dimostrando che quando le quote non sono ladre il pubblico gioca ancora volentieri). Dopo il successo di  Hillion Brillouard nel 1980 torna a vincere un cavallo francese, interrompe il digiuno Bel Avis, meritatamente pur con qualche neo: in batteria un doppio errore prima del via (galoppa anche dopo il punto di start ma per soli 5 tempi) tornando a vincere con rotolo cronometrato privatamente in 1.53 con poco più di 55 per il mezzomiglio finale, in finale sulla prima curva tocca involontariamente la ruota di Vitruvio afflosciandone il pneumatico (a nostro avviso doveva essere appiedato Bazire) per poi far valere caratura superiore nei 600 finali a centro pista in 41 (meno per lui che veniva da dietro) anche se con Bazire esultante la meccanica è notevolmente peggiorata negli ultimi metri (pur non sanzionabile per il regolamento italiano).
Prima degli indigeni Ursa Caf in sulky alla quale è stato perfetto il giovane campano Antonio Esposito.
La nostra pagella riguarda i finalisti, tra gli altri però è doveroso sottolineare la sfortunata prova di Sonia in errore sull’ultima curva quando stava andando all’attacco del leader Timone Ek e quella del vecchio Arazi Boko scoperto in batteria e poi a segno nella consolazione in 1.11.1 sotto un’immeritata gragnuola di frustate di Alessandro Gocciadoro (punito dalla giuria con una multa), il cui comportamento in materia di frustate (come quello di Riccio, Di Nardo e Gubellini) è stato contestato dagli operatori scandinavi, cosa che ha portato Gocciadoro a scusarsi e a promettere che in futuro non userà più il frustino in quella maniera.   

BEL AVIS – Al top della forma, nervoso, con la corda in batteria sbaglia due volte prima del via (non squalificabile perchè galoppa anche dopo il punto di start ma per soli 5 tempi), torna alla grande (evitando anche Sonia in errore sull’ultima curva) con percorso cronometrato da start a start in 1.53 con mezzomiglio finale in poco più di 55; in finale è giocabile addirittura a 3,15 su betflag, parte in mano, nell’andare in schiena a Vitruvio gli tocca la ruota afflosciandone involontariamente un pneumatico, in seconda pariglia, scatta in terza ruota al mezzo giro finale e in retta passa con superiorità con Bazire che esulta nonostante nel finale Bel Avis peggiori notevolmente l’andatura (nei limiti del regolamento italiano); ultimi 600 in 41 ufficiale che valgono meno per lui che veniva da dietro. Voto: 9
DISCO VOLANTE
– Conferma che l’ultima vittoria in 1.10.2 non era un caso della vita, al salto di categoria si comporta più che egregiamente, in batteria va davanti dall’8 (complici anche l’errore di Attack Diablo e la rinuncia di Pantera Del Pino) con un eccellente avvio in 12.8 e vince netto; ci prova in avanti anche in finale con lancio in 13.3 ma non gli sono sufficienti 600 finali in poco più di 41 per portarla a casa. Voto: 8
URSA CAF
– Prima degli italiani, in batteria terza in corda finisce in crescendo, in finale rinuncia saggiamente alla partenza veloce, al largo, finisce bene; perfetto in sulky il giovane campano Antonio Esposito. Voto: 7
VITRUVIO
– Sfortunato, in batteria ottiene strada e allunga netto vincitore, in finale allo scoperto, sulla prima curva Bel Avis gli tocca (ovviamente involontariamente anche se a nostro avviso Bazire doveva essere appiedato) la ruota afflosciandone il pneumatico, tutta strada nasino al vento e Gocciadoro spostato sulla parte con la ruota “sana”, alza bandiera bianca sull’ultima curva. Voto: 6,5
UA HUKA
– in batteria manda Vitruvio e resta in quota, in finale segue dal via Disco e resta in quota. Voto: 6,5
ATTACK DIABLO
– In batteria si avvantaggia ma sbaglia, torna alla grande finendo in spinta, in finale sbaglia ancora al via inseguendo decorosamente. Voto: 6,5
VANESIA EK
– Sacrificata dal numero sia in batteria sia in finale, si comporta onorevolmente per varchi dopo aver rinunciato alla partenza. Voto: 6
URLO DEI VENTI
– Fuori forma, in batteria conquista comunque l’accesso in finale seguendo Disco, in finale è penalizzato dal numero, finisce in leggero crescendo dalle retrovie. Voto: 6
TIMONE EK
– Non è il miglior Timone ma corre più che decorosomente in batteria sfondando al prezzo di 600 iniziali in 42.2, non ha argomenti per replicare a Bel Avis in retta ma stringe i denti per salvare il posto d’onore; in finale terzo in corda alza bandiera bianca sull’ultima curva. Voto: 6