05/06/2019

Repubblica a Victor Ferm che fa una cosa mai vista nel Nad Al Sheba day, la pagella di Amario

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Rientro mostruoso di Victor Ferm che ha risolto di forza in 1.11.5 in percorso interamente scoperto in terza ruota che a memoria non avevamo mai visto fare a un cavallo in pista piccola in un gran premio. Una prestazione eccezionale per il figlio di Nad Al Sheba (al quale peraltro assomiglia molto) allenato da Mauro Baroncini e Maurizio Milani, anche inaspettata non tanto per il motore che era fuori discussione (basti vedere il Città di Follonica e le due vittorie in Francia che non erano in prove di gruppo ma contro ottimi soggetti a livello europeo) ma per il fatto che era al rientro, in pista piccola e su distanza un po’ breve per le sue caratteristiche (il che ha fatto sì che addirittura come quote fosse il penultimo cavallo del campo con quota, peraltro comunque eccessiva considerato la percentuale di allibramento sopra il 150%, a oltre 20 in tutti i provider). In sulky a Victor Ferm Santo Mollo raddoppia il successo della scorsa edizione con Tamure Roc. Nad Al Sheba Day con i successi (oltre quello di Victor Ferm) di Zefiro Bell in 1.12.2 allo scoperto e del promettentissimo fratellino di Ringostarr Treb, Al Pacino Treb al quarto successo consecutivo in 1.13.2.
Ha ancora gettato al vento un’ottima prestazione Vicino Mec che sull’ultima curva è stato ancora tradito dal carattere (e dopo il percorso scoperto quando è stanco si arrabbia anche di più del solito) sbagliando e così secondo finendo molto forte è stato Vernissage Grif, ma l’ottima piazza d’onore non cancella il dispiacere di Genny Riccio per un appiedamento abnorme e eccessivo di 50 giornate (15 + 15 per aver provocato il richiamo della partenza e 10 + 10 per l’uso della frusta), con la giuria che poteva chiudere un occhio per la partenza dato che a Vernissage si era rotto il bastone.
Tiratina d’orecchie per Trotto & Turf che dice che in Francia Victor Ferm aveva battuto avversari “non di particolare spessore”; francamente Alcoy, Broadwell e Portland non ci sembrano di categoria inferiore agli avversari che Victor incontrava a Bologna.

 

VICTOR FERM – Al rientro fa un vero e proprio numero, una cosa mai vista, resta in terza ruota, va sulla coppia di testa, mostruosamente passa bene in retta tutta strada in terza corsia; sempre più completo, nell’occasione impressionante. Voto: 10
VERNISSAGE GRIF
– Nelle retrovie in corda, muove sulla penultima curva, finisce molto forte. Voto: 8,5
DEIMOS RACING
– Sfortunato, sgamba bene, terzo in corda, finisce in slalom senza spazio molto carico. Voto: 7,5
URAGANO TREBI’
– Parte bene dalla seconda fila, al largo, resta in quota, era al rientro, da attendere in progresso alla prossima. Voto: 6,5
VENANZO JET
– In coda, sceglie le vie brevi, trova tardi l’aria finendo bene. Voto: 6,5
VICINO MEC
– Al largo, resta scoperto dopo mezzo giro, va in pressing, sopravanza Showmar al mezzo giro finale ma sull’ultima curva è a sua volta sopravanzato da Showmar e sbaglia quando dava l’impressione di poter arrivare secondo; potenzialmente e per la corsa meriterebbe un voto più alto ma troppe volte sciupa tutto con il suo carattere (che lo tradisce soprattutto quando inizia a sentire la stanchezza). Voto: 6
SHOWMAR
– Va davanti con lancio in 13.4, è costretto a tenere andatura costantemente veloce nel primo km in 1.11.2, in retta alza bandiera bianca; meglio di rimessa (oppure in pista piccola può correre anche in testa ma se gli è consentito di graduare, circostanza non avvenuta in questa occasione). Voto: 5,5
UNNO DEL DUOMO
– Al largo, muove in terza ruota ai 600, non avanza, sbaglia in retta. Voto: 5,5
STELLA DI AZZURRA
– Seconda in corda, in retta chiama la mamma. Voto: 5
TINA TURNER
– Respinta nel lancio in 13.4, controschema scoperta, dopo mezzo giro in 27.7 desiste e allarga per poi ritirarsi. Voto: s.v.